Imola, la cerimonia della dedica della "Curva Gresini"
La 200 Miglia Revival si è conclusa domenica 12 settembre all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, con una grande partecipazione di appassionati e di pubblico, che ha superato le 5000 presenze. Nelle due giornate della manifestazione sono stati diversi i momenti significativi: dalla proiezione del film autobiografico “Voglio Correre” del Dottor Claudio Costa, alla premiazione dei campioni presenti, all’asta benefica di cimeli donati dai protagonisti a favore della Casa de Los Ninos a sostegno dei bambini boliviani in difficoltà, fino alle sessioni di autografi.
Collegati a questi si sono svolte ovviamente le prove libere in pista, con veri gioielli storici che hanno scritto la storia delle competizioni motociclistiche e con piloti del passato come Johnny Cecotto e Marco Lucchinelli (che hanno festeggiato il 40°anniversario delle loro vittorie alle 200 Miglia del 1980 e 1981) Carlos Lavado, Pierpaolo Bianchi, Davide Giugliano, Virginio Ferrari, Stefano Caracchi, Sergio Pellandini, Dario Marchetti, Alex George, Jon Ekerold, Vinicio Salmi, Henk Van Kessel, Philippe Coulon, Mick Grant, Marcellino Lucchi, Jos Schurgers, Lorenzo Savadori, Samuele Cavalieri, Leandro Mercado e molti altri.
Ma il momento certamente più toccante è stata l’intitolazione a Fausto Gresini della Variante Alta, che ora si chiama Curva Gresini. Alla presenza del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, del Sindaco di Imola, Marco Panieri, dell’Assessore all’Autodromo, Elena Penazzi, del Direttore dell’Autodromo, Pietro Benvenuti, e naturalmente della famiglia Gresini, con la moglie Nadia ed i figli, è stata svelata una stele che ricorda il grande campione. La decisione di questa intitolazione è stata presa dal Comune di Imola, in piena sintonia con la famiglia dell’indimenticato campione di motociclismo e manager della MotoGP, per testimoniare tutto l’affetto e la gratitudine nei riguardi di Fausto Gresini.
Lorenzo, Luca, Alice, Agnese e Nadia Padovani Gresini: “Siamo molto orgogliosi e felici che il ricordo di Fausto si mantenga vivo in tantissime manifestazioni a tutti i livelli. Siamo onorati di aver ricevuto dal Comune di Imola la richiesta di intitolare la variante alta dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari Curva Gresini. Una curva all’interno dell’autodromo dedicata a Fausto è per la sua famiglia un gesto forte perché consegna il nome di Fausto alla storia e per questo vogliamo ringraziare il sindaco di Imola Marco Panieri, l’assessore all’Autodromo Elena Penazzi, il direttore dell’Autodromo Pietro Benvenuti e il Presidente della Regione Stefano Bonaccini. Grazie di cuore”.
Pietro Benvenuti, direttore Autodromo Imola: “Fare un’intitolazione a nome di Fausto è un onore per noi, per mantenere sempre vivo il ricordo di un campione ma soprattutto di una persona eccezionale affettuosa e corretta nei confronti di tutti coloro che gli erano vicini. Io ho avuto la fortuna di poter lavorare con lui e di apprezzarne le doti umane infinite, ma più di tutto oggi mi manca l’Amico con cui potermi confrontare su idee, opinioni e soprattutto ricevere suggerimenti. Penso che sia un vero orgoglio per tutti gli imolesi avere un tratto dell’Autodromo intitolato a lui”.
Però, oh mio Capitano, gli hai intitolato una curva il cui maggiore merito è che il tipo che possiede il casolare sulla destra del senso di marcia vende un'ottima porchetta, perché purtroppo l'ex "variante alta" non è una curva che dà emozione ma un male reso necessario dal fatto che se non ci fosse la variante, la frenata della Rivazza in caso di errore sarebbe fatale.
E il problema -vedi oh mio Capitano?- è che nel conferire quello che resta un grande onore hai fatto mostra E di mancare di cultura del motorsport E di grande ignoranza semantica, e più precisamente di sconnessione tra significante e significato, perché hai guardato alla forma ma nella sostanza se gli intitolavi il parcheggio dell'autodromo da un punto di vista del piacere del pilotaggio eravamo quasi uguale.
Ma la memoria di un grande di questo sport meritava una curva che resta nella memoria, e non credo sia il caso della variante alta che è solo un'ostacolo da scavalcare per andare a vedere altrove se c'è qualcosa da fare.
C'era la veloce Piratella con la sua difficile uscita piegati in accelerazione, c'era la Tosa, col popolo dei motori che grida la propria passione ai piloti, c'erano le Acque Minerali da raccordare in compressione... Abbiamo avuto la variante alta, che a differenza della variante bassa (altrettanto insignificante e necessaria) non ha nemmeno una tribuna.
E vedi coincidenza, oh mio Capitano? Le foto della cerimonia sembrano quelle di una gita scolastica finita male se non addirittura dell'ora d'aria a Guantanamò, coi dignitari stretti in croce tra due reti e due pini marittimi, perché di quel punto del pur mitico circuito di Imola ce ne freghiamo un po' tutti, caro il mio Capitano, mi sembra abbastanza evidente, donde le mie sincere lamentazioni.
E quando farai ammenda, mio Capitano? Perché non so se hai notato, ma che io sappia in cent'anni e passa di motorsport di Gresini ne hai avuto uno...