ISDE 21 Italia. Giorno 3. Grande Italia. E grande 6 Giorni
Rivanazzano Terme, Pavia, 1 Settembre. ISDE 2021 Italia. Siamo a metà 6 Giorni. Tre giorni sono andati, il primo ciclo in programma, basato sull’anello che si insinua nella Valle di Staffora, è esaurito. 200 chilometri per tre giorni e almeno sei ore e mezzo in sella, non uno scherzo. È logico pensare a un primo bilancio intermedio, che diventa addirittura urgente quando si parla del lato agonistico. Certo: è un bilancio estremamente favorevole. Allora ecco il primo verdetto: grande Italia. Per il terzo giorno consecutivo le formazioni azzurre le hanno suonate agli avversari. Verona, Cavallo, Oldrati e Guarneri hanno vinto ancora e il loro incedere è ogni giorno che passa più sicuro. La guida del Team italiano impegnato nel Trofeo Mondiale è Andrea Verona, GASGAS, il meno efficace ancora Oldrati, Honda, che dovremmo comunque ringraziare per il solo fatto di esserci. Matteo Cavallo, TM, e Davide Guarneri contribuiscono alla compattezza e alla “tremenda” efficienza dell’attacco italiano. Sembra di assistere ad un’accelerazione in rettilineo. Gli italiani allungano inesorabilmente sugli spagnoli, Garcia, Betriu, Sans e Cristobal Guerrero, i quali a loro volta allontanano dietro le spalle gli americani, Robert, Girroir, Michael, Sipes. Tre minuti e venti di vantaggio sono un investimento su cui impostare una strategia.
È bene fugare un paio di dubbi. O almeno riportare la discussione su un piano realistico, il più possibile obiettivo. Non è una Si Giorni difficilissima, e neanche spropositatamente favorevole ai nostri colori. È una Six Days equilibratamente impegnativa, e quando si parla di impegno si deve offrire il concetto ai fuoriclasse e agli amatori che sono la stragrande maggioranza “etnica” della partecipazione. Oggi la Sei Giorni non deve accontentare tutti, però possibilmente non deve deludere nessuno. Tradurre sul terreno questo algoritmo è un’operazione raffinatissima, e possiamo dire che gli organizzatori dei due Moto Club impegnati, Pavia e Alfieri, sono stati molto bravi. In quanto al fatto che sia una Sei Giorni a noi favorevole, non bastano né la teoria del giocare in casa e neppure l’assenza di alcuni dei tradizionali protagonisti, vedi inglesi e australiani. Semplicemente Cristian Rossi ha messo insieme le Squadre giuste e le ha opportunamente motivate. Il fattore ambientale conta, ma deve trovare l’innesco buono.
Stessa musica, meravigliosa quando si parla del Trofeo Mondiale Junior. Matteo Pavoni, Lorenzo Macoritto e Manolo Morettini stanno facendo un lavoro davvero eccellente. Anche gli Azzurri “Giovani” non lasciano scampo agli inseguitori, nell’ordine americani e francesi i più vicini, comunque… lontani oltre tre minuti.
Se il trend diventa scaramanzia di un risultato definitivo non detto, c’è una vicenda che appassiona per una forma di inaccettabile incertezza. Eccola. Bravissimo e simpatico, Josep Garcia, KTM, vince anche la terza giornata. E sono tre vittorie consecutive. L’avversario che può batterlo, tuttavia, è Andrea Verona. Lo possiamo dire. Verona è caduto due volte il primo giorno, lasciando in quella sventura quasi mezzo minuto. Bene. Dopo una giornata interlocutoria, la sfida continua e ricomincia praticamente da zero a tre giornate dalla fine. Verona è stato imprendibile sulle linee, Garcia resta un mago dei “fettucciati”. Certamente la battaglia non è finita. Belle anche le sfide tra Verona e Persson per la conquista della E1, e tra Cavallo e Pavoni nella E3.
Si cambia percorso, dunque, due giorni verso la Valle di Curone prima del gran finale sul Campo da Cross di Sabato. Ancora poco meno di 200 chilometri al giorno. Sono pochi quelli che credono che possa essere una fase meno “appuntita” della Sei Giorni lombardo-piemontese. Al contrario, c’è la convinzione che la Corsa potrebbe diventare più dura e che possa “scremare” più della dozzina di ritirati al giorno fino al terzo. Resteranno il caldo, e soprattutto la polvere. Per la perfetta conservazione di questa “caratteristica” si è pensato bene di mettere in programma un doppio passaggio sulla Stellara.
Il Team Moto.It. Siamo seri, per una volta: non potremmo avere inviati migliori al fronte di questa Sei Giorni. Giovanni Somaruga, Marco Aurelio Fontana e Aimone Dal Pozzo si divertono e fanno divertire, ma la loro partecipazione è una cosa tremendamente seria. Teniamo presente che essi rappresentano il sogno popolare di un vasto range di appassionati. Quelli che hanno gareggiato qualche anno fa e tornano per un’impresa d’orgoglio (Dal Pozzo). Quelli che per tutta la vita hanno fatto altro e ora possono liberare la loro voglia di Enduro (Fontana). Quelli che hanno gareggiato ai confini dell’Enduro ed ora arrivano ed esprimono nuove qualità scoperte (l’ex crossista Giovanni Sommaruga). Insieme si scambiano un’esperienza che cresce di livello, sui vari livelli della Sei Giorni, ogni giorno che passa. Si ritrovano gli automatismi, si impara a gestire una lunga lista di richieste fisiche e tecniche, si converte un tipo di velocità a “scarica rapida” in un ritmo elevato di corsa. Sono contributi importanti che sommandosi fondono in divertimento e salto di qualità.
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