Il tatuaggio come segno d’eleganza, tratto di distinzione formale, elemento di qualità artistica: sono passati i tempi in cui i disegni sull’epidermide erano l’evidenza della nostalgia, del pentimento o del rimpianto per ergastolani alla Papillon o marinai imbarcati sulle baleniere dei Mari del Nord.
Oggi un tatuaggio ce l’hanno tutti, o quasi, e quei ghirigori rappresentano una sorta di carta d’identità per chi li esibisce, che si tratti di un muscoloso bicipite da palestrato o di una maliziosa farfallina nascosta negli anfratti più nascosti di una top model.

I tempi sono maturi per lo sdoganamento del tattoo anche nel mondo dell’alta moda, come ha dimostrato l’evento organizzato al museo MAXXI di Roma dove una speciale performance artistica ha unito universi all’apparenza lontani.

Protagonista del “Tattoo d’Haute Couture” anche la R nineT, espressione di arte su ruote, che ha unito le sue forme raffinate ai lavori di Marco Manzo, uno dei tatuatori più famosi e già vincitore di oltre cinquanta premi nazionali ed internazionali. Manzo ha reso omaggio allo stilista Gattinoni attraverso alcuni abiti celebri della sua maison, mostrando sulla passerella creazioni di raffinati pizzi tatuati con talento e tecnica sulla pelle delle modelle, morbidamente adagiate sulla R niteT.

Seducenti ed ammalianti, i tatuaggi di Marco Manzo sono la perfetta sintesi in termini artistici della boxer targata BMW, della sua silhouette e della sua eleganza raffinata.

Per BMW Roma, partner dell’evento, è stata occasione per proporre ad un pubblico raffinato ed esigente le qualità di un modello come la R nineT che, ad un solo anno dal lancio commerciale, è riuscito a crearsi un suo spazio nel mercato delle due ruote, diventando da subito riferimento per i motociclisti che vogliono distinguersi dalla massa, ostentando uno stile originale e dai grandi contenuti tecnici.

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