Le strane di Moto.it: Moto Guzzi V1000SP
Fra i nostri annunci ultimanente furoreggiano le Dirt Track Replica realizzate partendo da modelli insospettabili. Non possiamo definire diversamente questa splendida Moto Guzzi SP Mille del 1979 trasformata con gusto, misura ed eleganza da icona sportiva fine anni 70 in una racer da sterrato nel più verace stile statunitense, livrea compresa.
La parte motoristica è stata preparata con kit Stucchi. Pistoni e cilindri da 1064cc, albero motore alleggerito e riequilibrato, testate riviste nei condotti e valvole maggiorate. L'alimentazione è stata affidata a carburatori Dell'Orto da 36mm. E' stata ovviamente iscritta ai registri per mezzi d'epoca, e gode ovviamente di tutte le agevolazioni che ne conseguono. Dato il periodo di immatricolazione, inoltre, ne è consentita la circolazione con il solo specchietto retrovisore sinistro e senza lampeggiatori.
La trovate in vendita su Moto.it a 8.900€ - quotazione indubbiamente elevata, ma giustificabile per la qualità e l'originalità di una simile realizzazione.
Per commento 16
Si deve comunque distinguere tra le moto moderne e quelle d’epoca.
Per le moto moderne anche se si cambia la veste estetica, si può passare la revisone, cosa che non avviene se si modifica un particolare “tecnico” che ha avuto l’omologazione quale ad esempio, la dimensione dei pneumatici, le dimensioni quali l’interasse, la larghezza, l’impianto di scarico, le luci, l’impianto frenante.
Se si circola con una moto modificata in questi particolari si può incorrere nelle sanzioni previste dal codice della strada e, nel caso più grave di un incidente, può accadere che la compagnia assicuratrice non copra il danno e che addirittura si venga chiamati a rifondere quelli subiti dalla controparte.
Altro discorso si prospetta per le moto d’epoca.
Lo “status” di moto d’epoca viene riconosciuto in virtù del fatto che la moto si presenta in condizioni tali da rispecchiare ANCHE NELLA VESTE ESTETICA, le condizioni originali di quando è stata costruita.
Il beneficio di cui gode la moto d’epoca è senz’altro giusto perché una moto correttamente conservata o restaurata, rappresenta in modo rigoroso un qualcosa che appartiene al nostro passato; mantenere questa condizione o ripristinarla ha un costo che è giusto sia riconosciuto che lo sgravio fiscale della tassa di circolazione e con una tariffa RCA scontata.
E’ del tutto evidente che, nel caso di moto storica, la veste estetica è assolutamente importante in quanto non ci possiamo inventare al giorno d’oggi, forme e colori che non sono mai stati quelli originali.
Nel caso delle moto d’epoca la coerenza della veste estetica con quella di origine, viene assicurata dalla iscrizione al registro storico della FMI che, attraverso, la sua rete di esaminatori, garantisce l’originalità del conservato o del restaurato.
La moto d’epoca deve anche passare la revisione “tecnica” ovvero essere rispondente al modello omologato al momento della sua nascita.
Nel caso di questa Moto Guzzi, per altro molto bella, non si rientra nelle moto d’epoca perché la veste estetica non è quella originale e altri particolari non meglio definiti, come pneumatici e scarico, non sono originali.
Non resta che omologarla come moto attuale con i costi relativi, resta il dubbio se in sede di revisione viene accettata la modifica sulle dimensione delle ruote e sull’impianto di scarico; personalmente dubito che possa passare una revisione minimamente rigorosa, passa una revisione “all’italiana”.
Circolare con un mezzo non revisionato non è consigliabile.
PS.
Le mie moto d’epoca sono tutte restaurate in modo rigoroso e sono iscritte al registro storico FMI, sono anche state tutte regolarmente revisionate presso le officine autorizzate.
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