moto e scooter

Mercato. Record negativo per le due ruote in ottobre

- Il mese di ottobre ha fatto registrare un record negativo per le 2 ruote con le immatricolazioni (veicoli maggiori di 50 cc) che scendono a 14.482 unità, pari a un - 45,8%


Penalizzati soprattutto gli scooter con 10.016 consegne e un -51,1%. Le moto con 4.466 vendite registrano una flessione del  -28,6%. Il confronto con lo stesso mese del 2009 che beneficiava di significativi incentivi è decisamente perdente.Anche i “cinquantini” subiscono uno stop nelle vendite con 4.725 pezzi venduti pari a -39,1%.

«Nei primi 10 mesi del 2010 abbiamo perso per strada oltre 100.000 veicoli rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e la ripresa della disponibilità di incentivi a partire da novembre non potrà modificare di molto la situazione»- afferma Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) - «Siamo certi che la nuova campagna che partirà il 3 novembre aiuterà a risalire la china, anche se i mesi di novembre e dicembre rappresentano un periodo di bassa stagionalità. Tuttavia gli sforzi congiunti delle Case e della rete distributiva serviranno a moltiplicare le offerte sul mercato; inoltre la possibilità di siglare i contratti di acquisto entro il 31 dicembre con immatricolazione entro il 31 marzo 2011, costituirà un’ottima base di partenza per la prossima stagione.
Il salone della moto di Milano che apre i battenti oggi costituisce un’occasione di rilancio unica, grazie alle molteplici ed entusiasmanti novità che vengono presentate al pubblico. La voglia di moto non è mai diminuita e lo dimostra lo sviluppo del mercato dell’usato e l’interesse suscitato anche da tutto il mondo che ruota intorno alle 2 ruote: componenti, accessori e servizi dedicati. Se finalmente il ciclo economico ripartirà, il nostro settore sarà pronto a cogliere tutte le opportunità che si presenteranno.»

Il dato progressivo annuo fino ad ottobre registra 285.252 immatricolazioni ed evidenzia una diminuzione del -24%.
Il comparto scooter con 196.703 vendite segna un -27,9%; più moderato il calo delle moto con 88.549 unità pari al -13,7%.L’andamento per cilindrata mette in luce la migliore tenuta degli scooter tra 300-500cc che con 74.282 veicoli e un   -14,7% rappresentano il segmento principale. Fortemente ridimensionati i 125cc, con 60.167 immatricolazioni (-36%), ma anche i 150-200cc con 42.991 pezzi (-32,2%) e i 250cc con 17.789 veicoli (-31,9%).

Per quanto riguarda le moto, viene confermato il successo delle maxi: in positivo le 800 -1000cc con 21.920 vendite, pari a +2,2% e notevole incremento per le oltre 1000cc con 23.434 unità pari ad un +10,7%; tale segmento si consolida come il più importante a volume e valore del mercato. Al contrario le medie cilindrate mostrano le maggiori difficoltà: le 600cc con 9.508 pezzi (-41,4%), le 650-750cc con 19.722 (-29,8%) e le 125cc con 6.991 (-17,1%). L’analisi dei segmenti penalizza le naked con 30.818 vendite pari a -28% e le sportive con 10.467 unità (-26,2%); sostanzialmente stabili le enduro stradali con 22.179 pezzi (+0,3%) e le supermotard con 7.896 (+0,7%); in controtendenza le custom con 9.471 unità (+5,5%), ma soprattutto le moto da turismo con 6.352 immatricolazioni (+26,3%).Da gennaio ad ottobre il mercato dei 50cc totalizza 88.549 vendite pari al -13,7%.

La somma totale delle 2 ruote a motore (immatricolazioni + 50cc) arriva a 365.042 veicoli, pari al  -21,6% rispetto allo stesso periodo del 2009.
Il mercato europeo delle 2 ruote a motore stenta a riprendersi. La somma di 21 Paesi europei ha registrato nei primo 6 mesi del 2010 un ulteriore calo del -10% rispetto all’anno precedente, quando già si era registrata una contrazione del 25%. La crisi economica, iniziata nell’autunno del 2008, ha ridotto il mercato europeo del 30% e si stima che manchino all’appello quasi 900.000 veicoli.

Nel 2010 in Italia sono stati disponibili per gli  incentivi solo 12 milioni di euro, a fronte dei 132 milioni di euro che hanno sostenuto il mercato nel 2009. Di conseguenza si è verificata una contrazione dl mercato pari al 20%. In particolare sono in sofferenza gli scooter di medio piccola cilindrata che subiscono un calo del 30%, mentre reggono meglio le cilindrate da 300 a 500cc (-12,8%).
Situazione meno negativa per le moto che presentano un andamento pari al -12% grazie ad un incremento a 2 cifre per le maximoto (+11%) e un calo delle cilindrate intermedie.
Il mercato europeo resta ad alta competitività e con un prezzo medio superiore a quello registrato in Asia, tuttavia solo misure di sostegno adeguate possono recuperare i volumi pregressi.

La produzione italiana di 2 ruote a motore si attesta intorno ai 480.000 pezzi, di cui 360.000 vengono esportati; mentre le importazioni sono pari a 340.000 unità. Il saldo positivo della bilancia dei pagamenti è di circa 316 milioni di euro.

Dati ANCMA

  • s.giulio
    s.giulio, Ancona (AN)

    speriamo sia pertinente stavolta.

    le case costruttrici che partecipano alle competizioni (sbk/motoGP) sono costrette a sviluppare al massimo ogni tecnologia per primeggiare, sostenendo costi inauditi...e come fanno a rientrare in bilancio? semplice: "trasferendo" tali innovazioni fantascientifiche su modelli di serie utilizzati per la maggior parte dagli acquirenti per le scampagnate domenicali.
    dato che moto da oltre 20mila€ (BMW1000RR/1098S/RSV4APRC) sono sovradimensionate per l'uso comune, non sarebbe meglio commercializzare per ogni modello sportivo una versione "normale"? tipo R1 '03 o CBR954: moto spettacolari con minore evoluzione ma complessivamente al top...no?
    la MV F4 ha del '98 ha tenuto testa alla concorrenza fino al 2010 quando è uscito il nuovo modello, ed ha vinto il CIV SBK nel 2008...insomma, spendevi 16/18mila€, ma per 10 anni eri al top. ora? faccio un esempio: chi ha comprato l'RSV4 '10 pagandola 20mila€, che valore si ritroverà ora che uscirà la versione APRC '11 allo stesso prezzo? la venderà alla metà, realizzando di aver perso in un anno circa 7/8mila €...ora, insieme ai simbolici costi di gestione di 1000€/anno (io ne spendevo il triplo escluse uscite in pista), sommateci anche questi...capirete che, a noi dei 1000/1200€ al mese, rimane di ambire allo scooooterrr (preferisco la bici).
    Saluti
  • aguzzino
    aguzzino, MODENA (MO)

    evviva la coerenza.

    E' tutto molto strano.. è strano che nei tempi di crisi le case motociclistiche ti sparano fuori modelli costosissimi di tendenza , è strano che si grida allo scandalo quando i modelli più venduti siano quelli più cari , è assurdo che per risollevare il mercato si RIRIRIRIRIPROPONGA la solita menata degli incentivi mentre non si vuole o per ignoranza o per menefreghismo quello che è il vero problema "moto".
    Possibile che TUTTI e ribadisco TUTTI noi siamo a conoscenza delle spese accessorie , ALTISSIME, e non si fà nulla al caso?
    Parlo proprio a tutti i segmnenti che potrebbero e senza difficoltà , affrontare il problema , dalle case costruttrici fino a chi produce pneumatici , passando dalle assicurazioni e non di meno alle officine autorizzate per effettuare i tagliandi\riparazioni. Li non si muove NULLA.
    Forse la cosa più strana è che i lor signori le sanno le cose e dati alla mano si dicono: "... se la BMW GS è la più venduta, allora...".
    Forse siamo strani proprio NOI.
    lamps
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