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Milano. Ciclista 55enne investita lungo il Naviglio, lotta per la vita. Per il ministro Salvini la città non è adatta alle bici

- L'incidente è avvenuto lungo l'alzaia del Naviglio Pavese nel pomeriggio di ieri. Salvini è pronto alla tavola rotonda con il sindaco di Milano, Beppe Sala
Milano. Ciclista 55enne investita lungo il Naviglio, lotta per la vita. Per il ministro Salvini la città non è adatta alle bici

Ancora una triste vicenda a Milano, con un altro incidente che ha coinvolto una ciclista rimasta gravemente ferita sulle strade della città lombarda. 

Nel pomeriggio di ieri, una donna di 55 anni è stata vittima di un incidente mentre era in sella alla sua bicicletta lungo il naviglio, in via Ascanio Sforza. Secondo le prime indagini condotte dalla polizia locale, la ciclista stava procedendo nella stessa direzione di una vettura che l'ha poi investita da dietro. Fortunatamente, la ciclista è stata soccorsa immediatamente da un'ambulanza e da un'automedica, per poi essere trasportata d'urgenza in ospedale in codice rosso.

Attualmente, la polizia locale sta indagando sulla dinamica precisa dell'accaduto.

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Questo tragico episodio richiama alla mente la recente morte di Francesca Quaglia, avvenuta il 29 agosto mentre era in bicicletta in viale Caldara, sempre a Milano. Proprio un giorno dopo la sua tragica perdita, una donna ucraina di 42 anni è stata portata in ospedale in condizioni critiche dopo essere stata colpita da un palo mentre pedalava lungo corso XXII Marzo. Il palo cadde dopo essere stato centrato in pieno da un'auto che aveva perso il controllo.

Dopo aver notato la situazione tragica e fuori controllo, la Giunta comunale ha adottato una decisione importante: a partire dal primo ottobre, a Milano sarà vietata la circolazione dei mezzi pesanti privi di sensori per rilevare l'angolo cieco nello specchietto. Questa delibera comporta una modifica delle regole per l'Area B, la zona a traffico limitato che copre gran parte della città, e impedisce l'accesso ai veicoli con un peso superiore a 3,5 tonnellate che non sono dotati di tali sistemi di sicurezza. Soluzione, quella del sensore, che può essere un buco nell'acqua

Secondo il ministro Salvini Milano non è fatta per le biciclette

Sulla questione della sicurezza stradale, il ministro Matteo Salvini ha espresso la volontà di collaborare con il sindaco di Milano Beppe Sala. Il ministro ha inoltre ribadito il suo amore per la bicicletta e l'importanza di creare piste ciclabili sicure anche in aree complesse, sottolineando che la sicurezza dovrebbe essere una priorità per tutti i cittadini: "Adoro andare in bicicletta laddove ci sono spazio e sicurezza. Fare le piste ciclabili anche laddove le situazioni sono complicate può essere un rischio per tutti. Io nel codice della strada nuovo metto una distanza minima oltre la quale l'automobilista non può superare. È che Milano città è una città straordinaria, la più bella del mondo, la mia, alla quale sono legato, ma è una città piccola, è stretta non ha i vialoni di Parigi o le ciclovie del Trentino, ne parlerò con il sindaco perché le vite vanno al di là del colore politico"

 

  • corsini.andrea69@gmail.com
    Milano, la città più inquinata d'Europa, più di 600000 auto grosse come trattori in strade costruite per apecar , zero parcheggi , zero educazione stradale, ecc . E il problema sono le biciclette e i pedoni? Per i nostri politici è dura rinunciare al finanziamento elettorale da parte di petrolieri e alle succose accise sulla benzina .
  • Tornante 6
    Tornante 6, Vicenza (VI)

    La città non ha ciclabili? Ma anche se ci fossero poi resta il problema dei cosiddetti "utenti": ragazzini sbadati, monopattini all'oscuro di ogni regola, gente che non sa cosa vuol dire "tenere la destra" perché nessuno glielo ha mai spiegato, ecc. Vado in bici nella mia città da sempre. Ho una patente. Ma lo sai che ogni giorno rischio l'incidente con qualche altra bici che incrociandomi girano a sinistra per scansarmi? Negli anni '60 un programma televisivo insegnò a mezza Italia a leggere e scrivere. Ministro Salvini: trovi un pensionato (max 65enne mi raccomando!...) che insegni qualcosa in TV a questi analfabeti della strada, bastano 10 minuti al giorno, si salverebbero molte vite! Se dice io ci sono dentro e vengo agggratisss. Saluti
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