Millepercento Motard One
Una moto da divertimento puro, rigorosamente costruita in Italia. È l’ultima proposta del preparatore Filippo Barbacane, realizzata per Millepercento. L’abbiamo ammirata e studiata nei particolari al Salone di Milano.
Le supermoto iper vitaminizzate vanno forte, come dimostrano le ultime proposte di Aprila (Dorsoduro R), Ducati (Hypermotard 796 ed Evo 1100 SP di cui leggerete prestissimo la prova su Moto.it), Moto Morini (Granferro) e KTM (990 SM R).
Mancava giusto la Moto Guzzi. Il Motard One powered by Millepercento nasconde nel suo DNA diversi cromosomi di Mandello del Lario.
A partire dal telaio, che proviene dalla Moto Guzzi Stelvio 1200. Per finire col motore, che proprio Guzzi non è, ma che ha una parentela strettissima con i bicilindrici a V di 90° trasversali progettati dall’ingegner Carcano.
Il propulsore del Motard One è il poderoso Big Bore realizzato dalla Millepercento. Ha la classica distribuzione ad aste e bilancieri e, rispetto ai motori Guzzi, vanta il raffreddamento a liquido. Un’altra sostanziale differenza è ben visibile sulla schede tecnica di questa motona, che vanta numeri spaventosi.
La cilindrata è infatti di 1.420 cc, i cavalli sono 134,6 CV a 7.100 giri/min e la coppia permette di trainare senza troppa fatica una roulotte di 7 metri: 15,9 Kgm a 5.600 giri/min sono un dato fuori dal comune.
Può destare qualche perplessità la posizione di guida. Se in sella alla BB1 Millepercento non è affatto semplice restare ancorati al manubrio durante le accelerazioni furiose di cui è capace, la faccenda si complica ulteriormente con il Motard One che ha un avantreno più leggero. Si riuscirà a tenere la gomma anteriore a terra con le prime tre marce?
Sull’estetica c’è poco da aggiungere, tanto è minimalista. Il matrimonio tra il nero lucido della fibra di carbonio e l’orange metallizzato del telaio, del serbatoio e dei cerchi a razze ci sembra riuscito. Non resta che provarla: con un peso a secco inferiore ai 200 kg il Motard One promette faville.
Andrea Perfetti
Io conosco loro è la passione che ci mettono e ti assicuro che la rincorsa alla tecnologia non è la priorità, grazie a Dio!
Ciao
IL VOLO DELL'AQUILA