Motodays 2015: Protagonisti il pubblico e i piloti
Nuovo picco di presenze: anche se di pochissimo, nelle quattro giornate dei Motodays sono stati superati i 145.000 ingressi, un dato sostanzialmente in linea con la passata edizione, che strappa un sorriso agli organizzatori.
D’altro canto, i numeri parlano chiaro e confermano l'impressione visiva: soprattutto nel weekend i visitatori si sono accalcati fin dalle prime ore della mattina ai cancelli d'ingresso, al punto da costringere la domenica mattina ad un’apertura anticipata della Fiera. Quello del pubblico è il dato migliore dei Motodays: gli appassionati arrivano da tutto il Centro-Sud, come rivelano i dialetti ed gli accenti diversi che si intrecciano davanti ai modelli esposti. Non sono dalla vicina Campania, ma anche da Puglia, Calabria ed addirittura Sicilia, sono in migliaia gli appassionati che ormai hanno messo in agenda a marzo la gita a Roma, per godersi in splendide giornate di sole che anticipano la primavera il mondo della moto e dello scooter in tutta la sua interezza.
Per esempio, prendendo d’assalto l’area della Riding Experience, realizzata con il supporto di Bardhal, iniziativa che permette di salire in sella alla propria moto dei sogni grazie alla collaborazione di tante Case che mettono a disposizione del pubblico i nuovi modelli di moto e scooter, per i "riding test" nei dintorni della Fiera che spesso costituiscono una determinante opzione per tramutarsi in scelta d’acquisto.
L’importanza dei Motodays è stata sottolineata dalla scelta di Honda di far debuttare proprio a Roma il nuovissimo SH 300, modello di punta della gamma scooter, festeggiando così nel migliore dei modi il trentesimo compleanno della sigla SH, che così tanto ha contribuito al successo dei veicoli a ruota alta nel nostro Paese.
Peccato che alla festa romana siano mancati alcuni marchi importanti del settore: se di Moto Guzzi leggete in un altro articolo, Peugeot Scooter, sempre presente in passato, ha saltato un giro, così come SYM, mentre Harley-Davidson ha scelto una soluzione low profile e poco all’altezza del suo blasone.
Non ci sarebbero i Motodays senza i piloti: abbiamo registrato un vero bagno di folla per gli alfieri della SBK Davide Giugliano, portacolori della Ducati ufficiale, e per i piloti Aprilia Leon Haslam e Jordi Torres; hanno conquistato il pubblico accontentando ogni richiesta di foto e autografi dei loro fan.
Solo una fugace apparizione per il pilota della MotoGP, Andrea Iannone, che ha siglato tanti autografi allo stand Dainese ma poi è scappato via anzitempo, deludendo i numerosi fan che lo attendevano sotto il palco di Dimensione Suono Roma per sentirlo raccontare la sua nuova esperienza da ufficiale Ducati in un incontro da tempo programmato e annunciato.
Si è trattato dell’unica nota stonata di un evento davvero ben riuscito: se non ci siete mai stati, fissiamo fin d’ora l’appuntamento a marzo 2016, per la prossima edizione dei Motodays!
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anonym_4397114Vengo dalla Sicilia, l'anno scorso 2 giorni interi, quest'anno tutt'e quattro per provare più moto possibili, è questo il vero divertimento e secondo me il pubblico, numerosissimo, andrebbe premiato con un'organizzazione un po' più attenta ai dettagli che agli incassi giornalieri di organizzatori ed espositori. Gli incassi verrebbero comunque, ed anche più cospicui, se per esempio chi come me viene da "molto" lontano non fosse costretto al mordi e fuggi di una sola giornata ma gli si offrisse un pacchetto turistico di trasferimento, soggiorno ed ingresso a prezzi ragionevoli. Per me comunque il problema è solo teorico perché avendo appoggio a Roma non ho l'assillo di correre, vedere e scappare, mentre al contrario ho difficoltà anche di carattere lavorativo per visitare eicma e perciò aspetto con ansia l'appuntamento romano. Niente auto, però, altrimenti che si chiama a fare Motodays?