Motoraduno dello Stelvio, se ve lo siete persi, noi ve lo raccontiamo!
Più di 4.600 iscritti, moto e persone di ogni nazionalità, e tanta passione per le due ruote. Anche quest'anno noi di Moto.it abbiamo partecipato al Motoraduno dello Stelvio, giunto alla sua quarantunesima edizione.
È stato un ritorno alle origini: moto, una KTM 950 Adventure, passeggero e tenda da campeggio. Quando siamo arrivati a Sondalo sabato mattina, ad attenderci c'era già un nutritissimo numero di moto posteggiate all'entrata del villaggio allestito a Sondalo.
Alle 11 siamo rimasti incantati dalla Stelvio Competition Match, gara di abilità in cui stuntman professionisti provenienti da diversi paesi hanno gareggiato, sfidandosi in tricks pazzeschi. Guardate il video per credere.
Prima di “arrampicarci” sullo Stelvio, visto l'avvicinarsi di nuvole poco rassicuranti, abbiamo montato la nostra tenda nel capeggio pubblico. Appena ci siamo rimessi in sella, ha cominciato a piovere salendo, mano a mano che la temperatura scendeva, la pioggia ha cominciato a diventare sempre più fredda fino a quando, a pochi tornanti dai 2.757 metri della sommità dello Stelvio, ha cominciato a nevicare.
Abituati all'afa di Milano, rimanere sotto alla neve al primo di luglio, è stata una benedizione. Non tutti, però, devo averla pensata così: quando abbiamo parcheggiato la moto, regnava il silenzio. Nell'arco dei venti minuti che abbiamo passato sullo Stelvio, avremo incrociato non più di cinque o sei moto. La maggior parte dei motociclisti ha raggiunto la vetta la domenica, quando il tempo è stato più clemente.
Una volta ridiscesi a Sondalo, abbiamo fatto nuovamente un giro tra gli stand degli espositori. Tante moto, ma anche abbigliamento, accessori e uno stand della Polizia. Un ampio spazio è infatti stato dedicato alla prevenzione e la sicurezza, in particolare con una collaborazione fra Polizia Stradale – che celebra quest'anno il proprio 70° anniversario - e Polizia Cantonale Svizzera. Sono stati illustrati ai partecipanti le regole della strada italiane e svizzere, effetti che sia hanno guidando in stato di ebrezza e dispositivi da usare per proteggersi in moto.
Alla sera, infine, ci siamo rifocillati con pizzoccheri e polenta. Dopo la meritata ricompensa per una giornata bella, ma stancante, non abbiamo potuto fare a meno di andare ad ascoltare le cover band che hanno riempito la serata di musica. Ad una certa ora, complici il viaggio da Milano e la sveglia all'alba, abbiamo deciso che era ora di rientrare in tenda.
Fino alle 3 di mattina siamo stati “cullati” dalla musica di un motoclub svizzero e dal rombo dei motori.
La mattina successiva abbiamo smantellato la tenda e siamo tornati nel cuore del raduno per fare colazione e per assistere alle premiazioni dalla Stelvio Competition Match. Dopodiché siamo rimontati in sella per tornare verso casa, allungando un po' il viaggio e passando per Santa Caterina e per il Passo del Gavia.
Non sono abituato a frequentare i motoraduni ma, vi dirò, questo dello Stelvio è stato affascinante. Sarà per la miriade di motociclisti, per il clima quasi invernale a luglio, per la musica o per il suono dei motori, ma lo Stelvio ha un sapore unico. Se ve lo consigliamo? Certamente. Non solo vi consigliamo di partecipare al prossimo raduno, ma vi consigliamo anche di farvi un bel giro, tempo permettendo, per i diversi passi della zona, vi assicuriamo che ne varrà la pena.
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mauromoto, Treppo Grande (UD)Non ho visto tutta quella massa di gente annunciata !
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pensavopeggio, Bregnano (CO)come tutti i raduni....che tristezza!!