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MV Agusta: presentato il piano di rientro dal debito

- E' stato presentato al Tribunale di Varese il piano finanziario e industriale per il rientro dai debiti seguito all'approvazione del concordato di continuità
MV Agusta: presentato il piano di rientro dal debito

La scadenza dei 120 giorni prevista era stata prorogata due volte, ma venerdì 22 ottobre il piano industriale e finanziario di MV Agusta è stato presentato al Tribunale di Varese. Un percorso previsto dalle procedure che fanno seguito all'ottenimento del concordato di continuità che MV Agusta aveva richiesto il 22 marzo scorso. Con il concordato di continuità approvato – il Tribunale verifica che questo sia più vantaggioso per i creditori rispetto al fallimento - si salvaguarda l'azienda congelando i crediti dei fornitori, crediti che vengono solitamente riconsiderati e ridotti, e si permette di continuare l'attività tutelando posti di lavoro e possibilità di ripresa.
Dopo che il Tribunale avrà analizzato il piano proposto, ci sarà una convocazione dei fornitori che vantano crediti per informarli su cosa spetterà loro.

Il piano depositato in Tribunale avrebbe come strategia di base il riposizionamento dell'attività MV sui modelli di alta gamma (preannunciata già mesi fa da Giovanni Castiglioni e ribadita pochi giorni fa dalle due serie speciali F3 e F4 RC), un ridimensionamento dei volumi previsti che dovrebbero attestarsi, una volta a regime, sulle 8.000-10.000 moto costruite all'anno (dopo le 4.000 previste entro la fine del 2016), e un taglio dei costi che potrebbe riguardare anche il numero degli addetti, poiché produzione e Ricerca e Sviluppo saranno gioco forza ridimensionate.
Focalizzando l'attività su modelli più remunerativi e riducendo i costi, dovrebbero prodursi flussi di cassa positivi utili a riequilibrare i debiti. Debiti che ammontano a 50 milioni di euro.

Di sicuro, per la ripartenza serve la ricapitalizzazione già cercata un anno fa dalla famiglia Castiglioni, ma che non aveva trovato l'appoggio da parte di Mercedes AMG (che controlla ancora il 25% della società) e di BPM, tanto che a quel punto era stata fatta richiesta di concordato.
Dopo alcuni mesi difficili, la produzione alla Schiranna è ripartita seriamente a settembre. La cassa integrazione straordinaria scadrà il prossimo mese di agosto, evitando gli esuberi fino a quel periodo, e se le cose andranno come ci si auspica sarà utilizzata solo su rotazione.

MV Agusta sarà presente al Salone di Milano, e sarà importante vedere con quali modelli disegnerà l'inizio della sua nuova strategia. Ancora più importante, per il futuro ddella illustre casa varesina, sarà conoscere quale sarà l'esito delle trattative con i possibili nuovi partner che Giovanni Castiglioni sta elaborando da mesi per cercare di sciogliere il vincolo da Mercedes AMG.

 

 

  • acobhel
    acobhel, Perugia (PG)

    Fossi io al posto della famiglia Castiglioni, andrei all´estero a produrre, perché fare impresa in Italia é impossibile, costa il triplo degli alltri paesi, tra tasse, sindacati, costo reale degli stipendi. L´italianitá di un prodotto si vede dal progetto, dove viene realizzato non ha importanza. Come pensa la MV di combattere nel mercato delle moto di alto livello, con una F4 vecchia di 15 anni?! chi buttera´20000 euro in moto che hanno una tecnologia vecchia, e oltretutto fatte da un´azienda in condizioni traballanti, che non può garantire l´assistenza in futuro.
    A mio giudizio pensare di vendere una moto ad un prezzo più alto, senza dare qualcosa in più al cliente é da pazzi, e facendo cosi la MV andrà ancora peggio di adesso.
  • nannidallarosa
    nannidallarosa, Belluno (BL)

    Produrre moto e auto costa molto....moltissimo e MV se ne è accorta...
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