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My365Days: il giro del mondo in 365 giorni/parte 8

- India e Nepal, sola andata
My365Days: il giro del mondo in 365 giorni/parte 8

Speravo di essere rapito dalla magia dell’India, invece sono stato travolto dal suo caos.

Vi assicuro che guidare in India (al di là della guida a sinistra, n.d.r.) non è semplice, richiede molta concentrazione, gli automobilisti indiani guardano solo avanti, non usano gli specchietti retrovisori, pensano solo a ciò che hanno davanti a loro senza curarsi di ciò che hanno intorno.

Tutto scandito dal suono del clacson! Gli indiani non fanno altro che suonare il clacson senza alcun senso logico.

Cinque giorni nel Paese, tre dei quali a New Delhi, non bastano sicuramente per conoscere l’India o dire di averla vissuta: io l’ho solo subita, reduce dal Pakistan, o forse ansioso di trovare un po’ di pace e tranquillità in Nepal.

Quello che posso raccontarvi, invece, della mia esperienza in Nelpal è una vera prova di resistenza mentale e fisica, anteprima di ciò che mi aspetterà, forse, in Sud America.

Passato il border con l’India mi sento affaticato più del solito, decido così di fermarmi e riposare. Ho attraversato il Nepal con fatica, reduce da una dissenteria e con 6 kg in meno

In determinate condizioni non è semplice, mente e corpo devono pensare e muoversi in sincronia, l’una è necessaria per l’altra, solo con una forte motivazione riesci a superare i limiti che tu stesso ti sei posto.

La mia paura era quella di non riuscire a guidare la moto in condizioni critiche, quando l’asfalto termina ed inizia, non saprei come descriverlo, quindi ve lo mostro.

Vi posso assicurare che trovarsi nel contesto che avete visto non è stato semplice: vista la coda interminabile di veicoli fermi, non puoi fermarti e nemmeno tornare indietro per cercare percorsi alternativi a quello che hai davanti, quindi puoi solo proseguire.

In quel preciso momento, la motivazione fa la differenza, filo conduttore per la mente ed il corpo.

Una moto, un uomo insieme “Into The Nepal”, 36 km off road in 4 ore. Segni particolari: 410 kg di pura potenza!

Slogan a parte, è stato un pomeriggio intenso, e fortunatamente la pioggia non è entrata in scena visto che in Nepal è stagione dei monsoni, per mia fortuna solo all'inizio.

Finalmente il giorno dopo arrivo a Kathmandu, meta conclusiva della prima tappa del mio giro del mondo.

Come l’India, il Nepal rimane una terra di passaggio, la spedizione del mezzo per l’Australia mi ha sottratto tempo ad altre escursioni.

 

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