novità di mercato

Nuova MV Agusta F4 R Corsa Corta

- Protagonista assoluto sulla F4 R è, infatti, il nuovo motore “Corsa Corta”, lo stesso già utilizzato sulla F4 RR, la supersportiva top di gamma di Casa MV Agusta
Nuova MV Agusta F4 R Corsa Corta

Il motore


Il nuovo 4 cilindri in linea a valvole radiali è il cuore pulsante della MV Agusta F4 R. La parte termodinamica è stata completamente riprogettata, a partire dal nuovo albero motore a bassa inerzia e a corsa corta che rende possibile un rapporto alesaggio corsa estremamente superquadro. In questo modo la MV Agusta F4 R è in grado di raggiungere regimi di rotazione degni di una autentica moto da competizione. La cilindrata di 998 cc è ora raggiunta con un alesaggio di 79 mm e con una corsa di soli 50,9 mm ottenendo così un regime di ben 13.700 giri al limitatore, abbassando però la velocità lineare del pistone (da 24,9 m/s a 23 m/s) e migliorando di conseguenza anche l’affidabilità. Per raggiungere la potenza di omologazione di 195,2 cv (contro i 201 cv della superpotente versione RR) a 13.000 giri ogni particolare è stato curato in modo maniacale. La testata sfrutta condotti completamente nuovi e valvole maggiorate sia allo scarico sia all’aspirazione. Per la prima volta su un motore di grande serie, tutte le valvole sono realizzate in titanio e questo ha consentito di abbassare il peso delle stesse nonostante il consistente aumento di diametro (da 28,6 a 31,8 mm per l’aspirazione e da 24,6 a 26 per lo scarico). La respirazione del motore è stata ottimizzata grazie anche all’utilizzo del sistema primario dello scarico completamente nuovo con una conformazione 4-2-1-4 e collettori di diametro aumentato. L’alimentazione è affidata a 4 corpi farfallati da 49 mm con doppio iniettore per cilindro e sistema TSS (Torque Shift System) di aspirazione a lunghezza variabile. Il nuovo motore della MV Agusta F4 R è stato progettato secondo il criterio dei bassi attriti: nuovo rapporto degli ingranaggi della trasmissione primaria ha consentito di ridurre drasticamente il regime di rotazione del generatore e della pompa dell’acqua, limitando al massimo l’assorbimento di potenza.

Cambio ed elettronica

Ma non ci sono solo novità in questo straordinario motore, le conferme arrivano dal cambio estraibile caratteristica che ha sempre contraddistinto i 4 cilindri MV Agusta e dalla frizione antisaltellamento. Tutta l’elettronica di gestione è ulteriormente evoluta, il controllo di trazione segue nuove logiche di funzionamento così come le due mappature per il motore. Tutto ora è regolabile comodamente per mezzo del nuovo comando alloggiato sul semimanubrio sinistro. 

Ciclistica e sospensioni

La nuova MV Agusta F4 R resta, naturalmente, fedele alla tradizione della struttura mista a traliccio di tubi con piastre laterali in alluminio. L’inclinazione del cannotto è stata fissata in 23°5’ misura perfetta per offrire controllo, maneggevolezza e stabilità. Confermato anche l’eccezionale monobraccio posteriore, un vero gioiello d’ingegneria che pesa soli 5 kg, un record per un elemento di questo tipo. La MV Agusta F4 R conferma l’ottimo comparto sospensioni che già contraddistingue l’edizione precedente e che ha dimostrato sul campo tutta la sua efficacia. La forcella Marzocchi upside down, con steli da 50 mm di diametro è derivata dalle unità da competizione, è regolabile nel precarico molla in continuo e nell’idraulica in estensione e compressione, il piedino forgiato ultraleggero è anch’esso realizzato espressamente per la F4 R e utilizza un sistema a sgancio rapido della ruota, richiamando quello della prima F4 della storia, la mitica Serie Oro che utilizzava la stessa soluzione tecnica. Il monoammortizzatore Sachs è equipaggiato con serbatoio d’azoto (separato e integrato nel corpo) ed è regolabile in estensione, compressione e precarico molla. Il puntone del leveraggio consente di alzare o abbassare il retrotreno della moto in funzione dell’assetto desiderato, delle preferenze del pilota e delle altre regolazioni effettuate.

 

Freni


L’impianto anteriore Brembo, con pinze radiali monoblocco, è senza ombra di dubbio il miglior impianto per moto attualmente sul mercato, accoppiato a una pompa con serbatoio integrato realizzata espressamente su specifiche MV. Il doppio disco flottante d’acciaio da 320 mm di diametro utilizza una flangia ultra alleggerita e uno spessore ridotto a 5 mm per ridurre al massimo le inerzie e le masse non sospese. L’impianto frenante posteriore è realizzato esclusivamente per MV, con disco d’acciaio inox da 220 mm di diametro e pinza a quattro pistoncini. La nuova F4 R, già disponibile presso la rete vendita ufficiale, è proposta in 2 colorazioni: rosso/grigio e bianco/grigio medio al prezzo di 18.800€ iva inclusa. 

  • Brandon Alan Lee
    Brandon Alan Lee, La Spezia (SP)

    La Moto...

    ...con la M maiuscola, l'ho sempre associato ad MV AGUSTA...peso che moto così non ne faccia e mai ne farà nessuno...è unica e le altre penso che possano solo imparare e farne riferimento...moto valide ce ne sono, le giapponesi che dir si voglia, sono delle moto facilmente acquistabili e mantenibili, hanno ottime prestazioni, un suono diverso ma eccitante, non si può negare che i giri/min quando arrivano a 14.000-16.000 non emettano un suono paurosamente bello, però ciò non può colmare l'eccellenza che si prova seduti ad una MV AGUSTA!!

    La Ducati sta cambiando qualcosa ma non mi ha mai appassionato, forse la moto che più mi ha avvicinato è stata la 748 assieme alla 916 diventata poi 998 ma nulla più...MV invece è stata fantastica in passato ed è ritornata alla grande con le linee della F4, decisamente attuali anche oggi e ora sto attendendo l'ennesimo capolavoro e richiamo al passato con la nuova F3 3 cilindri con range che spinge da 3.000 giri/min fino ai 15.000!!!
    Promette di essere elastica, potente e piena nell'erogazione su quasi tutta la scala e in tutte le marce...non vedo l'ora di andare a vederla e magari....chissà :)
  • lou33
    lou33, Bologna (BO)

    Triumph????

    mah l'analisi tecnica sulle diverse strategie Triumph ed MV mi lascia un po' perplesso...poiché i vertici di MV Agusta sono gli stessi fratelli Castiglioni che 30 anni fa hanno semplicemente creato dal nulla un marchio la Cagiva che con le prime 125 è diventata da 0 (o meglio da una già antiquata harley) il principale costruttore di 125 nelle sua varie declinazioni- 25 anni fa hanno resuscitato la Ducati che ai tempi non se la fumava nessuno, lanciando modelli come la 916 o la monster che hanno fatto storia- (e oggi se Ducati è quello che lo deve a quegli anni).
    Poi i tempi sono cambiati - ma francamente criticare sul piano della "bravura imprenditoriale" chi ha compiuto le sopracitate imprese, mi sembra un po' azzardato.
Inserisci il tuo commento