Papà o motociclista: l'arrivo di un figlio ti cambia la vita?
Estate è tempo di riflessioni, si sa. E oggi vorrei condividerne una con voi sotto l'ombrellone al mare. Quest'anno è stato denso di test in moto come sempre, alcuni molto particolari.
Abbiamo giocato con le moto di media cilindrata da flat track sulla pista ovale, ma anche con le potentissime maxi enduro da 160 cavalli sul circuito di Pergusa sul filo dei 250 orari. Giocato... Mica tanto, quando c'è il cronometro, alla fine ci si fa prendere sempre la mano! In questo tipo di prove l'adrenalina è salita a mille, ma la paura di farsi male è stata tutto sommato contenuta. Ti trovi in circuito al riparo dagli automobilisti distratti e dal gasolio sull'asfalto, e ci sono i medici a bordo pista che vigilano su di te. Insomma tutto è sotto controllo.
E' andata diversamente nelle migliaia di chilometri fatti sulle strade di tutto il mondo e con ogni condizione meteo (dalla neve sottozero ai 41 gradi di luglio). E qui veniamo finalmente al tema caldo di questo pezzo: l'essere diventato papà due anni fa di una splendida bimba mi ha cambiato profondamente, mi fa sentire a ogni staccata e a ogni piega la responsabilità di accompagnare questa nuova vita lungo il suo cammino.
Non sono diventato un santo tutto d'un colpo e guidare su strada e in fuoristrada resta uno dei piaceri più grandi (e vale per tutto, dalla bici alla endurona africana).
Però oggi sento che le priorità sono altre e che lei ha bisogno del suo papà. Farsi male è un lusso che non ci si può permettere, il mio egoismo di un attimo non può diventare il suo dolore di una vita.
Raccontateci la vostra esperienza
Questa sensazione mi ha avvolto nell'ultima uscita di enduro con gli amici Mattia e Massimo. Mulattiera sassosa in salita e ritmo sostenuto, da quarta piena tanto per capirci. Alle terza sbacchettata violenta della moto contro una pietra ho detto basta, ho chiuso il gas e li ho lasciati andare. Mancavano pochi giorni alla partenza del traghetto per il mare e non volevo rovinare le vacanze alla piccola per colpa di una mia bravata.
Si dice che anche i piloti, quelli veri, abbiamo un calo vistoso quando diventano papà. Ma non ne sono tanto convinto: avete visto cos'ha fatto quel dolce paparino di Dovizioso nel GP d'Austria a Marquez?
E a voi com'è andata? Con l'arrivo dei figli avete messo giudizio o detto addio alla moto sportiva per una più pacifica enduro stradale? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto. E buone vacanze!
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wastedAhahahah gran bell'articolo...io ho una figlia di 5 anni e uno in arrivo,ho avuto un paio di moto (tracer 900 e mt 09) e un infinità di scooter,tutt'ora ho un sh ma la scimmia di ricomprarmi una moto è sempre in agguato.non si può possedere una moto e poi passare ad uno scooter.certo per una città come roma lo scooter è obbligatorio ma contro la volontà di mia moglie spero proprio di potermela permettere più avanti,magari una nc750x dct
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emicarlini, Santa Maria Capua Vetere (CE)A me non é passata la voglia di andare in moto anche se ho una figlia piccola che ha appena compiuto 3 anni, è cambiato certo il mio modo di guidare, quello sì.. e forse così la moto me la godo di più.. Pennellando qualche bella curva ma riducendo la velocità.. Lamps