BMW F 850 GS Bauhaus 100: una special da museo che strizza l’occhio alla R 75/5
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Ispirata al centenario della Staatliches Bauhaus, la BMW F 850 GS Bauhaus 100 è l’ultima delle creazioni di Krautmotors ed è stata presentata durante i BMW Days a Garmisch. La moto, che è un ovvio tributo al concetto di “opera d’arte totale”, principio portante della corrente della Bauhaus, è un’esplosione di creatività che riesce a combinare egregiamente design e sostanza in un mix unico.
Il suo essere così minimalista nelle linee quasi evanescente nelle sue trasparenze create abbinando parti a vista con l’uso di parti piene, vogliono ricondurre il pensiero alla leggendaria BMW R 75/ 5 del 1969 moto che, tra l'altro è stata apena celebrata da BMW con la R nineT /5 che ne ha voluto celebrare i 50 anni di storia.
Il 100° anniversario della Bauhaus ha segnato un'importante pietra miliare e così numerosi artisti hanno commemorato il movimento con nuove opere ispirate a quello stile: la Bauhaus 100 di krautmotors è una di queste creazioni.
Per rendere omaggio, a proprio modo, alla scuola d’arte, Rolf Reick ha deciso di realizzare una moto special dalle linee sottili e sinuose, preferendo al classico motore boxer BMW, il motore della BMW F 850 GS, più snello e leggero e che meglio si integra all’interno della linea della moto.
Rolf, che ha impiegato circa sei mesi per portare a termine il proprio progetto, è la mente che sta dietro a krautmotors e, come tale, lavora prevalentemente da solo, costruendo da sé la maggior parte delle componenti.
Per la realizzazione di questa moto è partito da un telaio di una BMW R60/6, debitamente allungato e allargato, che vuole richiamare la classica Sedia Wassily realizzata da Marel Breuer, studente e poi direttore del laboratorio del legno presso il Bauhaus di Dessau. Rolf, per la Bauhaus 100, ha realizzato una forcella su misura, così come il serbatoio, nascosto all’interno del telaio e lo scarico.
Jochen Lehmann ha poi finalizzato i lavori di saldatura, mentre Christoph Liepelt e Marco Rose di BMW Motorrad hanno dato il proprio contributo con la parte elettrica.
Nonostante sia una moto totalmente funzionante, vista la propria componente artistica, molto probabilmente troverà il suo posto elettivo all’interno di un bel salotto spazioso in un museo, anche se, personalmente, non sarebbe male vederla in azione sul campo.
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kodiak59, Bergamo (BG)...premesso che il concetto di bellezza e soprattutto di "opera d'arte" in questa strano accrocchio di ferraglia (parere strettamente personale)va cercato col lanternino! e poi ...ma che c'azzecca con la R75/5?????????? neanche con la fantasia più perversa! forse ricorda di più un motofalciatore BCS. E ci spendono pure soldi e tempo per costruirle ste """opere d'arte""""! ….mah?