CFMoto: le nuove maximoto cinesi con il motore V2 (KTM) stanno arrivando?
Che l’austriaca KTM si stia muovendo abilmente nella direzione degli accordi internazionali è noto. L’ingresso di Bajaj Auto nell’azionariato austriaco, del quale il colosso indiano detiene una quota prossima al 49%, ha dato il via a una serie di accordi industriali per la delocalizzazione o la produzione in Asia.
Fra questi ultimi rientra quello con la cinese CFMoto, ufficializzato con una joint-venture nell’ottobre del 2017 (foto sotto). La collaborazione fra le due aziende risale al 2014, quando la fabbrica di Hangzhou iniziò ad assemblare le KTM Duke 125, 200 e 390 (quelle fatte in India per intenderci) da vendere in Cina con il marchio KTM R2R.
Ora l’obiettivo di CFMoto è di espandere la propria attività alle grosse cilindrate (in Italia sono distribuite le stradali 650 bicilindriche parallele e la 400 monocilindrica), e di costituire quello che sarà il terzo impianto produttivo di KTM dopo quelli di Mattighofen (Austria) e Pune (India). Nella nuova fabbrica saranno costruiti in futuro anche i motori KTM 799 cc paralleli che hanno debuttato sulla Adventure 790.
D’altra parte era stato proprio Florian Burguet, amministratore delegato di KTM Sportmotorcycle AG, ad elogiare tempo fa la qualità produttiva della fabbrica di Hangzhou, dicendo che in KTM erano rimasti molto colpiti anche dall'attenzione ai dettagli e dalla capacità ingegneristica di CFMoto.
Tanto che dal 2021, è stato annunciato, quell’impianto ospiterà la produzione della KTM di media cilindrata per tutto il mondo grazie a una capacità annua di 50.000 moto. Un vantaggio per i prezzi più competitivi (leggi costi) nei mercati occidentali, ma anche per l'esportazione più semplice nei paesi asiatici con i quali la Cina ha accordi di libero scambio; paesi nei quali sono soggetti a pesanti dazi le moto costruite in Europa, Giappone e Stati Uniti. Inoltre i veicoli da assemblare (i cosiddetti CKD) saranno inviati a Bajaj, in India, e in altri impianti in Sud America
AGGIORNAMENTO PRODUZIONE 2021
N.B. La pandemia Covid-19 ha modificato i piani industriali per l'anno 2020 e 2021. Tanto che lo stabilimento in Cina non è di fatto ancora attivo per quanto riguarda la produzione KTM.
Quindi, diversamente dal programma originario, a Mattighofen sono ancora prodotti tutti i modelli della serie 890, così come lo sono stati l'anno scorso quelli della serie 790.
Nella fabbrica austriaca sono costruite tutte le KTM da Cross, Enduro e Supermotard, oltre all'intera gamma stradale (da 890 a 1290) a eccezione delle 125 e 390 cc della serie RC e Duke, che sono prodotte in India dal partner Bajaj.
Lo stesso dicasi per Husqvarna, costruite tutte in Austria tranne i modelli Svartpilen e Vitpilen, 125 e 401, costruiti in India.
(Aggiornamento del 23-07-2021)
RIPRESA DELL'ARTICOLO ORIGINALE DEL 16-08-2019
CFMoto ha acquistato da KTM la piattaforma motore LC8 da 990 cc, e la sta sviluppando secondo le ultime edizioni del bicilindrico KTM affiancandone una seconda versione da 1.080 cc (se non superiore): lo dimostrerebbero alcune richieste di brevetto depositate (vedi i disegni più sopra) che mostrano evidenti analogie con i più recenti LC8.
Facciamo un passo indietro. A dicembre 2017 il costruttore cinese presentò alla propria rete vendita il concept V.02-NK (foto qui sotto) spinto dal bicilindrico a V da un litro di cilindrata di KTM.
Quella streetfighter, dall’estetica curata da Kiska Design (la controllata di KTM che disegna anche le Husqvarna), è stata realizzata in Italia con la supervisione dell’ingegner Pierluigi Marconi. Un nome molto noto nell’ambiente motociclistico per i suoi trascorsi in Bimota (a partire dalla Tesi 400 dell’83), in Benelli - fino al 2010 - e infine alla Gas Gas.
Il concept V.02-NK montava un motore KTM LC8 e si caratterizzava per alcune soluzioni come il radiatore posto sotto la sella (stile Benelli Tornado), il forcellone monobraccio e i dischi freno carboceramici.
I nuovi disegni di brevetto (pubblicati da Bike Social) mostrano un motore V2 sempre di derivazione KTM, la V fra i cilindri resta di 75°, ma con una serie di novità visibili. E’ il caso degli attacchi per il telaio, progettati per la ciclistica CFMoto, della forma del carter per la lubrificazione a secco e del posizionamento di serbatoio dell’olio e relativo scambiatore di calore.
Il primo modello con questa motorizzazione, si presume una moto naked e si dice che a livello estetico avrà qualcosa in comune con il concept presentato a fine 2017, è atteso per il 2020.
Sono ancora voci, mentre è probabile che nel 2020/2021 saranno presentate le nuove CFMoto di media cilindrata: quelle che dovrebbero sostituire l’attuale gamma 650 e che sarebbero spinte da un nuovo motore bicilindrico parallelo di cilindrata cresciuta.
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Herz Holter, Albisola Superiore (SV)Posseggo due moto (non scooter) di marchi diversi costruite in Cina. Una comprata nuova, l'altra seminuova. Pagata poco la prima, pochissimo la seconda. Mai problemi (18.000 km e 3.000 km). Belle (la gente si ferma a guardarle e mi fa i complimenti). Cosa potrei volere di più ? Ciao
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mar66, Palermo (PA)chissà perchè, tutti quelli che sono stati in Cina, me compreso per lavoro o per vacanze ne parla bene dei loro prodotti, tutti gli altri che non sono usciti dalla loro provincia credono che tutto quello che sia cinese siano prodotti di scarsissima qualità, forse perchè sono abituati alle luci di natale o ai prodotti di informatica che vendono qui a 1 o 2€, non ricordo chi , ha scritto che in Cina , treni, navi,aerei siano di produzione europea,sbagliato, sono di produzione cinese e sono anni luce rispetto a noi, da non dimenticare i treni ad alta velocità vera, non quello pseudo nostro... per non parlare delle infrastrutture, strade, ponti ecc.... quindi prima di sparare cazzate documentatevi.