Honda CB500F, in vacanza con… la patente A2. 3/SUL MISTO
Se amate le moto sapete bene che il peggior sgarbo che si possa fare a una due ruote è quello di lasciarla abbandonata in garage, a prendere polvere, senza nessuno che se la porti in giro. Non che la CB500F restasse ferma troppo a lungo, ma è bastata una giornata di sole (e di assenza di Alberto) perché il nostro Luca Frigerio pensasse bene di approfittarne, inventarsi una scusa e scappare su un po' di curve per sfogarsi un po' con la piccola Honda.
Il risultato lo vedete nel video che vi proponiamo: Luca l'aveva già provata nella presentazione stampa di Tenerife, ma guidarla sui nostri asfalti offre l'opportunità di valutarla anche lontano dagli asfalti e dai climi perfetti delle Canarie. Bene la posizione di guida, che accoglie bene anche uno spilungone come Friggi, ottima l'agilità e bene anche il motore. Un po' meno bene il peso, che però viene rapidamente cancellato dalla dinamica della CB500F, che può contare anche su gomme scelte pensando alla guida e non all'estetica.
Honda CB 500F: in vacanza con la patente A2
Il mercato delle moto destinate ai possessori di patente A2 è una specie di rompicapo. Al suo interno ci sono: mezzi di media cubatura, disponibili anche in versione depotenziata, moto di segmento superiore, disponibili in versione a potenza ridotta, a loro volta, acquistabili in variante da 35 Kw, e progetti appositamente concepiti per questo tipo di utenza.
Tra questi ultimi, brilla di certo la nuova Honda CB500 F, moto rinnovata profondamente nel 2016 e che ha subito un aggiornamento con il m.y. 2019. Honda Italia ha deciso di lasciarcene un esemplare a disposizione per questa estate, per farci toccare con mano con quale cura e con quanta qualità sia realizzata e, soprattutto, per dimostrare che in vacanza in moto ci si può andare eccome, anche con la patente A2.
Com’è fatta
Le ferie sono appena iniziate e mentre Edo è in giro con una naked di cubatura decisamente maggiore, io ho caricato una borsa sulla sella del passeggero di questa CB500 F, puntando verso nord, per un primo assaggio di vacanza, nei pressi del Lago di Como. Un’occasione per scoprire la CB500 F innanzitutto in una prima tratta autostradale, per poi godermela nel misto. Prima di raccontarvi come se la cava, è bene fare un piccolo passo indietro: com’è fatta questa CB500 F? A muoverla, innanzitutto, è un bicilindrico fronte marcia di 471 c.c. raffreddato a liquido, capace di 48 CV a 8.600 giri/min e 43 Nm di coppia massima a 6.500 giri/min. Il telaio è in tubi d’acciaio con struttura a diamante ed è ancorato al motore, che ha funzione portante, in quattro punti di ancoraggio. La frizione è multidisco, in bagno d’olio, è assistita ed è presente un sistema antisaltellamento. A livello di quote, parliamo di una moto con un interasse di 1.409 mm, con un'inclinazione del cannotto di sterzo di 25,5° e un'avancorsa di 102 mm. La sella è alta 789 mm da terra. La forcella telescopica, con steli da 41 mm è regolabile nel precarico molla, mentre il nuovo monoammortizzatore a tubo singolo, sostituisce quello a doppio tubo del modello precedente, e prevede un leveraggio di tipo Pro-Link con regolazione del precarico della molla su cinque livelli. Il forcellone posteriore è bi-braccio, scatolato in acciaio, mentre le ruote da 17 pollici sono in alluminio pressofuso. La CB500 F monta pneumatici 120/70–ZR17 all’anteriore e 160/60–ZR17 al posteriore ed è rallentata da un singolo disco, da 320 mm con profilo a margherita, e da una pinza a due pistoncini davanti, e da un freno a disco da 240 mm con pinza a singolo pistoncino dietro. Presente di serie un sistema ABS a due canali. Capitolo peso: la moto fa fermare la bilancia a 189 Kg con 17 litri di carburante a bordo. Tra i dettagli molto raffinati, il manubrio a sezione variabile in alluminio e il nuovo display LCD a retroilluminazione negativa parente di quello impiegato sulla ammiraglia della serie Neo Sports Café: la CB1000 R.
Primo week-end di libertà
Abbandonata la redazione di Moto.it in direzione lago, la prima cosa a colpire di questa CB500 F è la sua estrema agilità, oltre alla buona risposta del motore. La percezione è di avere a che fare con una moto molto leggera e sveltissima a curvare - quello che ci vuole per un motociclista che ha bisogno di maturare esperienza. La potenza imposta dai limiti di legge trova nel bicilindrico che equipaggia questa CB500 F un interprete davvero notevole. L’erogazione è molto lineare e, complice la massa ridotta, ci si ritrova a sfruttare la moto al 100% senza rimpiangere potenze maggiori. Nei percorsi autostradali, come facile immaginare, ad emergere è una inevitabile quanto ridotta protettività. Collo permettendo, ad ogni modo, è possibile sostenere velocità di crociera di tipo “codice” con grande facilità. La moto è sempre stabile e la sua rapidità non si trasforma mai in insicurezza, ad esempio nei lunghi curvoni autostradali o nelle fasi di sorpasso, magari a un camion. Ma è nell’extra urbano che questa CB500 F è in grado di divertire maggiormente chi la guidi. La schiena del bicilindrico aiuta a uscire dalle curve nel misto stretto, nonostante il cambio sia spesso chiamato in causa. A questo proposito, davvero commovente è la facilità di intervento che è resa possibile dalla frizione assistita. Nulla di più facile da adoperare, anche per chi - come una donna - abbia meno affinità con comandi più sostenuti nella risposta.
Nelle prossime settimane tornerò a raccontarvi le mie impressioni su questa CB500 F. Di certo la adopererò in città e credo proprio sarò costretto a prestarla a qualcuno dei miei colleghi. Nel caso, nel frattempo, abbiate domande, non esitate a farcele avere, nei commenti, ai piedi di questo articolo o sui nostri canali social e su YouTube.
Tutta mia la città
Il long test estivo in compagnia della CB500 F non è finito con week-end fuori porta di cui vi ho parlato nei paragrafi e nel video precedenti. Come promesso, sono tornato ad aggiornare questa prova dopo aver utilizzato ampiamente la CB500 F m.y. 2019 anche in contesto urbano.
D’altra parte, cosa c’è di meglio di una night ride cittadina, durante una sera d’estate? Zero macchine, zero code, semafori verdi e l’aria fresca che durante il giorno manca. Manco a dirlo, in un contesto del genere la CB500 F risulta a suo agio come poche altre moto ci sia capitato di provare di recente. Con lei è facile spostarsi in città, così come fare slalom tra le macchine ferme (quando ci sono). La si manovra con un “dito” da fermo e in più non scalda! E quando la si porta davanti a un bar è sempre in grado di attirare l’attenzione, oltre a qualche domanda, da parte dei più curiosi. Tornerò presto ad aggiornarvi, con altre impressioni. Sempre che qualcuno, in redazione, non decida di fregarmela…
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muviFaccio una domanda che interesserà migliaia di motociclisti: ho una Honda Hornet 2003 (2002/51 fase A). E' possibile, vista la follia politica delle normative ambiente (che servono solo per incassare soldi e vendere il nuovo, vietando a breve la circolazione) modificare carburatore e scarico, marmitta e renderla euro 3? La hornet è un gioiello, forcelle quasi verticali e non in oblique come questa nell'articolo. Fermala per nome che sanno molto di interessi di mercato che non emissioni, è follia.
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Pietro.Onesti, Milano (MI)Una vera motocicletta,misura d uomo,bella da guidare,poco affaticante.