Paper Modeling: l'incredibile canale YouTube delle moto di carta
Ci sono casi in cui bisogna soltanto togliersi il cappello e riconoscere un talento decisamente fuori misura: no, non stiamo parlando di Valentino Rossi, Marc Marquez o di Tony Cairoli, ma in questo caso siamo rimasti veramente a bocca aperta davanti a un canale YouTube segnalato dai nostri colleghi di rideapart e che ci ha tenuto incollati allo schermo del pc presi dall'ammirazione e dalla curiosità.
Nel canale Paper Modeling, nome tutto sommato piuttosto anonimo e certamente non scelto per il suo appeal, un bravissimo signore giapponese raccoglie i video che raccontano la realizzazione dei suoi modellini di carta. Il primo è di 11 anni fa, ed è della nave da guerra giapponese Yamato, ma successivamente il talentuosissimo modellista ha iniziato a realizzare modellini di moto.
Tutto, a parere di chi scrive, è stupefacente nella realizzazione dei suoi lavori: il fatto che usi qualsiasi tipo di carta, la precisione millimetrica nel disegno, la tecnica nell'affrontare il progetto evidentemente messa a punto in molti anni di pratica e - ovviamente - il risultato finale di rilevo ancora più incredibile se pensiamo che, a differenza dei modelli del bel progetto Yamaha Papercraft di cui abbiamo parlato qualche tempo fa, il nostro non dispone dei disegni originali dei pezzi ma lavora attraverso misure rilevate in proprio e poi tracciate sul foglio di carta.
La sua ultima realizzazione è una Suzuki GSX-1300R Hayabusa dove la cura del dettaglio e la maniacale attenzione ai particolari è spinta fino alla costruzione del motore con pistoni, bielle, alberi del cambio, catena di distribuzione e parti minuscole destinate a rimanere celate una volta assemblato il motore e racchiuso sotto la carenatura. Un impegno che sottende probabilmente a riflessioni molto meno prosaiche di quanto possa sembrare naturale e sottolineate talvolta con i testi che scorrono durante i suoi, quasi ipnotici, video che lasciano a bocca aperta.
Non è nota, quantomeno non si evince dal canale, l'identità del modellista ma scavando nella rete abbiamo trovato una sua dichirazione: "Mi piacciono le macchine che più si scava, più si intravede l'interessante diversità degli esseri umani. Mi piace studiare la struttura di queste macchine mentre le costruisco. Mi piace conoscere gli episodi delle persone che sono state coinvolte nella ricerca. E mi piace vedere le facce delle persone che sono sorprese quando vedono il lavoro che ho fatto".
Chapeau!
Foto: YouTube