Polizia Stradale in azione: il cellulare alla guida, nuova emergenza sociale
Grazie al fondamentale aiuto della Polizia di Stato e della Sezione della Polizia Stradale di Cremona, diretta dal Vice Questore Aggiunto Federica Deledda, cerchiamo di fare chiarezza su diversi comportamenti che hanno un risvolto diretto e immediato sulla sicurezza dei nostri viaggi in auto e in moto.
Siamo saliti a bordo delle auto della Polizia per rispondere in modo semplice e immediato a tanti dubbi e per chiarire diversi aspetti legati alla circolazione stradale.
A questo indirizzo trovate gli argomenti trattati dalle redazioni di Moto.it e Automoto.it con la Polizia Stradale. Oggi affrontiamo un argomento molto delicato: l'uso del cellulare alla guida. Da questa violazione dipendono infatti oggi numerosi incidenti mortali o con feriti gravi.
Cosa dice il Codice
L'uso del telefono cellulare durante la guida di un veicolo è disciplinato dall'art. 173 del codice della strada che al comma 2° recita:
"È vietato al conducente di far uso, durante la marcia, di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze Armate e dei Corpi di cui all'art.138, comma 11 e di Polizia nonché per i conducenti dei veicoli adibiti ai servizi delle autostrade ed al trasporto di persone in conto terzi.
È consentito l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purchè il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe lo orecchie, che non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani. È dunque prescritto il divieto di uso del telefono cellulare durante la guida, in quanto impedisce il libero uso delle mani. La sanzione va da 161 euro a 594 euro.
Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio”
La violazione della normativa di cui all’articolo 173 comma 2 prevede la decurtazione di 5 punti della patente.
La nuova emergenza sociale
La dottoressa Federica Deledda conosce benissimo le criticità delle nostre strade. È stato interessante e costruttivo analizzare con lei la situazione. Gli incidenti mortali sono calati negli ultimi anni: merito dell'opera di prevenzione delle forze dell'ordine che impiegano strumenti efficaci come il Tutor. E merito senza dubbio della sicurezza attiva e passiva delle nuove automobili (dotate di controllo di stabilità e di innovativi sistemi di assistenza alla guida).
Ma i morti e i feriti gravi restano comunque tanti, troppi. Fino a nemmeno dieci anni fa il picco degli incidenti si concentrava nei fine settimana. Ricorderete le terribili stragi del sabato sera, che occupavano la cronaca dei giornali del lunedì mattina.
Oggi le stragi ci sono ancora. Non sono più concentrate nel weekend, accadono ogni giorno, a ogni ora.
La colpa è dell'uso compulsivo che troppi automobilisti fanno del telefonino e dello smartphone. La distrazione alla guida, nel 2013, ha causato oltre il 40% degli incidenti stradali.
In particolare la nuova emergenza sociale riguarda non più solo l'uso proprio del telefono, quanto l'utilizzo dei social. Tanti automobilisti, spesso giovani, scattano selfie alla guida. Non si rendono conto del rischio che corrono: questa operazione richiede circa 14 secondi. Un'eternità quando si viaggia in auto.
Volete un altro esempio? Consultare la pagina di un social comporta una distrazione di circa 20 secondi; in 20 secondi, a 100 km/h, si percorre una distanza pari a cinque campi da calcio.
Il fenomeno è reale e conosciuto. Gli esperti gli hanno anche dato un nome: FOMO, acronimo di fear of missing out. La paura cioè di essere tagliati fuori dai social, dalla vita degli amici. Ma è un timore stupido, che può uccidere quando si guida un'automobile.
Il video sopra lo spiega molto bene.
Ricapitolando, è vietato:
- usare il telefono durante la guida. Sono vietate sia le chiamate che la lettura/scrittura di messaggi. Le mani devono sempre essere libere.
- sono vietate le cuffie.
È consentito:
- l'uso del vivavoce.
- l'uso dell'auricolare (singolo).
La proposta dell'ASAPS: via la patente subito e fermo del telefono
In questi giorni anche l'autorevole ASAPS, nella persona del suo presidente Giordano Biserni, si è fatta sentire, lanciando una proposta che sulle prime può sembrare una provocazione, ma che incontra il nostro appoggio incondizionato.
L'ASAPS propone che l'uso del cellulare alla guida (per telefonare, scrivere messaggi o leggere i social) comporti il ritiro della patente con sospensione da 1 a 3 mesi alla prima violazione e il sequestro ai fini del temporaneo “fermo amministrativo” del cellulare per un mese (tre mesi alla seconda violazione nel biennio), una misura che potrebbe essere veramente dissuasiva visto il valore che ha il cellulare per ognuno di noi.
A chi va a due ruote come me consiglio di dare sempre un'occhiata a chi guida la vettura che ti precede o che ti segue ( se è al telefono ti può travolgere).
Una soluzione potrebbe essere che l'auto non andrebbe schermata ma sarebbe sufficiente che siano dotate tutte di viva voce e blue tooth e se il sistema rileva un telefono non associato non si avvia il motore o si spegne! semplice!
Visto che in questo paese, e solo in questo in Europa, non si riescono ad avere delle regole elementari condivise, accettate e rispettate da tutti. Purtroppo gl'italiani (dalla maggioranza dei quali mi dissocio!!) pensano che le leggi siano una imposizione di un re, di un papa, o di uno stato assoluto ( come è ancora in parte oggi purtroppo ma questa è una questione politica da discutere in altra sede). Le leggi in uno stato DEMOCRATICO sono un patto di rispetto reciproco tra i cittadini.
Ciao a Tutti.