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Possibile "passaggio di proprietà" per Ducati nel 2012

- Investindustrial, fondo di investimenti proprietario della Ducati, interessato alla ricerca di un partner industriale. Operazione necessaria per crescere nel mondo
Possibile passaggio di proprietà per Ducati nel 2012

La Ducati è oggi un’azienda perfetta, ma per crescere ancora è necessario il supporto di un partner industriale di livello mondiale. Quest’anno ci concentreremo sulla ricerca di un partner di questo tipo”, queste le dichiarazioni di Andrea Bonomi, Presidente di Investindustrial, riportate oggi dal Financial Times.

Lo scorso anno Investindustrial, che è uno dei maggiori fondi privati di investimento dell’Europa meridionale, ha incaricato Deutsche Bank e Goldman Sachs di valutare una quotazione della Ducati a Hong Kong. Ma oggi la vendita dell’azienda a una casa rivale o a un grande gruppo automobilistico è vista come la soluzione migliore per internazionalizzare ulteriormente la Ducati.

Andrea Bonomi ha anche dichiarato che numerose aziende in Asia, Europa e America sono interessate alla Ducati. Fonti autorevoli affermano che in particolare l’indiana Mahindra e le tedesche BMW e Volkswagen guardano con grande interesse alla Casa di Borgo Panigale.
La BMW è già un forte costruttore di motociclette, mentre il presidente della Volkswagen, Ferdinand Piech, in passato ha manifestato già il suo interesse per la Ducati che gli consentirebbe di entrare nel mercato delle moto, dopo la rottura dell'accordo con Suzuki.

La Casa italiana ha 86 di storia alle spalle e vende oggi 40.000 moto in tutto il mondo, con una quota di mercato pari al 9% nel segmento super sport. Secondo quanto riportato dal FT, l’attuale proprietà, il fondo di investimenti Investindustrial, stima il valore di Ducati oggi pari a circa un miliardo di Euro.

  • Luuks
    Luuks, Milano (MI)

    ignoranza scandalosa

    non tollero la gente che apre la bocca solo per parlare..
    i fondi di investimento non sono "proprietari" nel senso più puro del termine. funzionano così: comprano tengono per 5 anni in media, e cercano di pompare l'azienda al meglio nel periodo in cui sono nell'equity, dopodichè intavolano un exit. di solito l'exit è la quotazione, o l'ingresso di un altro fondo (nel caso dei fondi di seed financing o venture capital in genere è la seconda). non fate tanto i moralisti sulla voglia di accumulare ricchezze...visto che in fondi di questo tipo sono investite anche parti della vostra pensione...
    tuttavia vista la voltatilità del sistema italia non credo proprio che vadano via con un IPO, anche se l'idea era la quotazione in mercati stranieri, infatti si vociferava Hong Kong. Di conseguenza il fondo (che benchè italiano non è un padrone di casa come i castiglioni.. è un azionista.. punto.) presume di poter realizzare il maggior valore cedendola ad un partner industriale, che, in virtù di sinergie di alto livello, sarebbe disposto a pagare di più. detto questo, esco dal ragionamento economico. preferisco un fondo di Privete equity cinese tutta la vita, rispetto ad un partner industriale come mahindra.
  • Michelotta
    Michelotta, Agrate Brianza (MB)

    Calcolato che...

    BMW ha smentito il suo interesse (vedi articolo pubblicato in Home Page).....restano Mahindra e VW??
    'Namo bene........:(
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