Editoriale

Segnali di ripresa

- Un’azienda italiana ha lanciato in fiera un messaggio molto positivo per tutto l’ambiente motociclistico
Segnali di ripresa


La notizia è positiva e deve essere sottolineata: in periodo di crisi un’azienda è riuscita nel 2011 a battere tre record nella sua storia: fatturato, moto immatricolate e quote di mercato. Questa azienda è italiana, la Ducati.

Per le rosse di Borgo Panigale il 2008 era stato l’anno record: 42.269 moto immatricolate, un fatturato di 469 milioni di euro e un’EBITDA (ovvero il margine lordo dell’azienda) pari a 76 milioni. Poi la crisi. Anni difficili in cui però Ducati non ha smesso di investire e ha addirittura implementato il programma di sviluppo previsto dal piano strategico-industriale, che trovava concretizzazione nel rilascio di un modello nuovo ogni anno. Ma, soprattutto, pur diminuendo i volumi, l’azienda riesce ad ottimizzare il mix dei prodotti offerti, mantenendo margine. Malgrado il 2009  sia un anno di forte contrazione per il mercato, Ducati produce 34.606 moto e riesce comunque a mantenere un buon fatturato (360 milioni di Euro) e un’EBITDA di 66 milioni di Euro. Il 2010 cresce di 1.500 moto circa, ma la strategia è chiara e i risultati premiano l’attenta gestione di questa azienda: crescono il fatturato (391,6 milioni di Euro), l’EBITDA (71 milioni di Euro) e le quote in un mercato sempre più difficile. Ed ecco il 2011: circa 43.000 moto immatricolate, si supera perfino il 2008, ogni record è battuto!

Ma leggiamo meglio i numeri più recenti. Il segmento delle moto over 500 cc soffre dal 2006, non solo in Italia. Eppure nel 2011 Ducati ha registrato crescite in tutti i mercati, a partire dalla Francia (+12%), alla Gran Bretagna (+17), alla Germania (+31%), al Nord America – USA, Canada e Messico – (+44%) all’Asia (+77%). Tutti mercati in perdita a singola o doppia cifra (tranne la Germania con un +1%). Incredibile anche il risultato raggiunto proprio quest’anno in Giappone con un +13%.

Resta fuori dal segno più l’Italia, con un -3% contro una media nazionale di -19%, ma con un profitto aumentato del 6,8%, indice di quell’azzeccato mix di prodotto e attenta gestione delle risorse, che garantisce a Ducati un margine e un profitto anche se le quantità non crescono.

Dal 2006 Ducati ha aumentato incessantemente la percentuale di quote nella sua fascia di mercato, passando dal 4,2% del 2006 al 10,7% del 2011. Il fatturato record del 2011 dovrebbe attestarsi sui 475 milioni di Euro, battendo il record del 2008 (469 milioni di Euro).

Nord America e Asia mostrano cifre di sviluppo impressionanti. E’ facile immaginare un 2012 che, specialmente nel  mercato Asia-Pacific, dovrebbe raggiungere percentuali di crescita a tripla cifra. Basta infatti pensare che fino ad oggi  un Monster venduto in quei paesi poteva arrivare a costare il corrispettivo di c.ca 15.000 euro per colpa dei dazi di importazione che arrivavano all’80% del valore. Da oggi, grazie alla messa a regime del nuovo stabilimento di assemblaggio che Ducati ha realizzato in Thailandia, potranno essere vendute a un prezzo corrispettivo a circa 6.500 euro, assolutamente in linea con quanto le altre case concorrenti propongono su questi mercati.

Modelli quali Multistrada 1200, 848 e la sorprendente Diavel che a ottobre 2011 aveva già venduto 7.550 pezzi, insieme alla neonata Panigale, sono la testimonianza che anche in un momento difficile come questo una buona strategia, un grande impegno e un po' di creatività italiana possono portare a risultati positivi. Un'importante messaggio anche per gli altri costruttori.

Se poi il 2012 fosse anche l’anno di Valentino…!

  • spring224
    spring224, Cermenate (CO)

    Ducati e moto Italiane grandi e basta

    Ciao a tutti ,

    io uso la moto tutti giorni e per necessità e ho una Jap ma nessuno mi può impedire di sognare una Ducati o una MV o una Guzzi (peccato che anche questa marca gloriosa non è finita nella cura Castiglioni ) .
    Tranne qualche piccola eccezione non c' è nessuna Jap (o tedesca)che mi entusiasma come le moto Italiane (fatevi un giro sopra una Diavle e vi si apre un mondo nuovo ) . Ok non posso permettermi una Ducati ma spero che continui a fare queste moto e continui a farle in Italia (vale anche per la MV e la Guzzi ) e poi non si può mai sapere cosa ci riserva il futuro .
  • Brandon Alan Lee
    Brandon Alan Lee, La Spezia (SP)

    Nessuno nega il talento di Stoner...

    ...ma non potete dimenticare in una stagione chi sia Valentino Rossi!!
    Anche lui in sella a qualsiasi pezzo di ferro lo fa decollare, ma il caso 2011 è un problema che neanche Stoner avrebbe potuto risolvere e lo dimostrano i tempi di Stoner stesso...dal 2010 al 2011 col solo cambio di moto ci sono differenze sui tempi di gara finali nell'ordine di 20-30 sec...
    Un miglioramento tale E' UMANAMENTE IMPOSSIBILE!!!

    Tale miglioramento lo ottieni con un telaio migliore, sospensioni migliori, bilanciamento dei pesi migliore, tecnologia migliore, elettronica migliore, e gomme migliori...
    Il risultato di Rossi lo ottieni con stesso telaio dal 2007, sospensioni di prim'ordine ma non destinate a fare il lavoro del telaio (quello lo facevano le Bridgestone prima del monogomma 2009) cioè sopperire i problemi del progetto che nato rigido è ancora rigido, e il peggio si è ottenuto dal passaggio obbligatorio a cerchi da 16,5" mentre la Desmo16 è nata per i cerchi da 17" e di anno in anno questa falla non ha fatto altro che aumentare senza risolverla, il bilanciamento della moto è pressochè "scarso" rispetto alle avversarie, il forcellone posteriore è il più corto della motogp ed è ammortizzato con il sistema a leveraggi (sistema lo stesso efficace ma economico e arretrato di 60 anni rispetto al sistema pro-link pneumatico utilizzato da Honda, un po' come dire McPherson II vs Quadrilatero, ci metti la pezza ma è meglio il quadrilatero o il RevoKnuckle Ford, che anche li, in milioni pensano che il motorone sia un 2.500cc Ford e invece è Volvo) tornando alla Desmo16 il telaio dovendo lavorare al 100% come telaio, dal 2009 ha subito il trauma e il feeling all'anteriore è subito calato, Stoner riusciva a sopperire a questo problema utilizzando più il posteriore ma le vittorie nel 2009 e 2010 son state 7 in 2 anni ma nonostante le difficoltà della moto e le gomme più dure del 2010 quindi con meno grip e più problemi Rossi è riuscito ad essere in linea e PIU' VELOCE DI STONER DEL 2010 MA IL PROBLEMA E' CHE HONDA E YAMAHA VANNO 20-30 SEC PIU' VELOCE DEL 2010 PERCHE' IL LORO TELAIO E' ADATTO ALLE BRIDGESTONE E LE FALLE, DI ANNO IN ANNO CON LO SVILUPPO AUMENTANO SE NON SI PRENDONO INIZIATIVE!!!
    ...e con questi numeri, secondo voi Stoner avrebbe vinto il mondiale 2011 in sella alla Ducati!? Se si, perchè non l'ha fatto anche nel 2008, 2009, 2010!?
    Ripeto che Stoner come chiunque li dentro è talentuoso, sono degli Dei, ma prima di nominare il nuovo "Ercole" aspettate che VINCA SUL CAMPO E SULLO SCONTRO DIRETTO, non in modo facile, con moto decisamente superiori, con 2 mondiali fotocopia e senza combattere contro qualcuno...
    Di sicuro il 2012 sarà un anno dove Stoner e Pedrosa saranno i piloti da battere, anzi Honda sarà la moto da battere, il divario Honda è tanto da Ducati, ma Yamaha è più vicina, i valori di Ducati e Rossi li conosciamo...non penso di aver sbagliato molto nelle mie previsioni, magari Rossi non vincerà il titolo ma di sicuro la moto è cresciuta, va decisamente meglio e lo vedremo spesso nelle prime posizioni!!
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