Attualità

Quale futuro per l'industria della moto e la decarbonizzazione

- La conferenza annuale organizzata dall'Associazione europea dei costruttori del settore due ruote è stata incentrata sulla visione dell'industria motociclistica per la decarbonizzazione al traguardo del 2050

Si è tenuta lo scorso 6 dicembre l'annuale conferenza della ACEM, l'associazione europea dei costruttori del settore motociclistico.
Temi sul tavolo quelli legati alla moto e alla mobilità sostenibili all'orizzonte temporale 2030-2050 fissato a livello continentale e non solo come traguardo per il raggiungimento della neutralità carbonica.

Leader industriali del settore, rappresentanti delle associazioni di categoria e responsabili politici del Parlamento europeo e della Commissione europea si sono confrontati su questioni cruciali per il futuro del settore motociclistico, in particolare su come le batterie elettriche, i carburanti sintetici e le celle a combustibile potranno contribuire alla decarbonizzazione delle due ruote.

Sono state affrontate le varie opzioni tecnologiche per raggiungere la questo obiettivo e che comprendono propulsori elettrici, ibridi ma anche termici in grado di funzionare appunto con i carburanti sintetici. E' stata inoltre discussa la competitività economica dell'industria motociclistica in Europa ed è stato analizzato l'uso che si fa delle due ruote nel nostro continente.

I relatori – a questo link potete vedere il video integrale della conferenza - hanno anche discusso delle sfide e delle opportunità legate alla riduzione delle emissioni di CO2, come garantire l'accesso alle materie prime, intensificare gli investimenti in ricerca e sviluppo e l'importanza della standardizzazione e della cooperazione interaziendale attraverso le piattaforme come il Swappable Batteries Consortium che vede coinvolti i principali attori dell'industria.

L'infrastruttura di ricarica è stata vista come un potenziale collo di bottiglia nel percorso verso la riduzione delle emissioni di CO2, poiché molti Stati membri devono ancora installare punti di ricarica in numero significativo.

Relatori principali sono stati Michele Colaninno (presidente ACEM e AD alla strategia e al prodotto Gruppo Piaggio), Ralf Diemer (consigliere delegato di eFuel Alleanza), Bernard Gindroz (consorzio batterie moto sostituibili), il membro del Parlamento Europeo Andrea fortuna, Mark Huitema (European Association for Electromobility), Antonio Perlot (segretario generale ACEM ) e Helfried Sorger della R&D KTM.
La tavola rotonda è stata moderata da Aled Walker, Future of Mobility Leader presso Deloitte, e ha visto la partecipazione di oltre 270 persone provenienti da 27 paesi in tutto il mondo.

  • shakybyrne
    shakybyrne

    Cito dati ufficiali: dal 2020 in poi Smart produce solo veicoli elettrici: In Italia nell'anno precedente il 2019, sono state immatricolate 6000 vetture con motore termico, mentre nell'anno 2020, producendo solo quelle elettriche, ne hanno immatricolate solo 600.
    La domanda è questa: la mancata vendita e il conseguente mancato guadagno chi l'ha compensato?
    Ve lo dico io.....L'industria Cinese, a suon di miliardi corrompe, fa lobbismo cercando di creare il monopolio sulla mobilità.
    Ironia della sorte: i finanziatori dei movimenti ecologisti sono proprio i Cinesi!
  • rho01
    rho01, Bergamo (BG)

    io non capisco perchè la decarbonizzazione debba colpire solo noi europei, mentre in asia inquinano come non mai e zero. c'è da dire anche che in asia inquinano non solo per loro stessi, ma anche per produrre tutta la roba che gli facciamo costruire noi. quindi, qua facciamo i fighi col green e intanto la ns mer.. la spostiamo a loro..mah
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