Quando gli anni '80 incontrano il presente: la Honda XLV750R secondo Oberdan Bezzi
Gli anni '80, un perido pressochè dominato dalle 500 cc monocilindriche, vide spuntare una bicilindrica a V: la Honda XLV 750.
L'imponente XLV tentò di farsi spazio nel mercato, ma non riscontrò il successo aspettato dato il suo peso e la sua trasmissione finale a giunto cardanico, elementi che la rendavano particolarmente goffa nel fuoristrada. Dall'altro lato la XLV era ben rifinita esteticamente, con una spettacolare livrea blu, bianca e rossa HRC e alla fine dei conti era una vera e propria novità, un'azzardo da parte di Honda.
La sua produzione durò tre anni, dal 1983 al 1986 per poi terminare. Nel 2023, il designer Oberdan Bezzi, ci propone una sua rivisitazione della dual sport, con un cuore modernissimo, sempre bicilindrico, stavolta in linea.
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Bezzi conserva quell'intramontabile schema cromatico blu/bianco/rosso ma, dall'altra parte, abbandona l'iconico logo dorato delle ali Honda aggiungendo un adesivo HRC. I dettagli in comune non sono finiti, la "nuova" XLV750R adotta anche il serbatoio maggiorato della "vecchia" XLV, la sella da rally, il faro anteriore rettangolare e il parafango alto.
Sotto la veste anni '80, la XLV monta il bicilindrico parallelo Unicam da 755 cc della Transalp. Il nuovo motore sviluppa 92 cavalli (a 9.500 giri/min) e 75 Nm di coppia (a 7.250 giri/min), chiaramente più del bicilindrico a V della gemella degli anni '80. Il designer si attiene comunque all'estetica della vecchia dual sport verniciando di rosso il motore e i carter.
Bezzi ha persino ripreso le prese d'aria della XLV, che contribuivano a raffreddare il cilindro posteriore del bicilindrico a V. Oggi questa accortezza tecnica non è necessaria sulla Transalp.
Per emulare lo scarico alto della XLV750R, Oberdan ha deciso di utilizzare l'impianto di scarico della Honda CL500. Dalla nuova Transalp, ha mantenuto invece la trasmissione finale a catena, diversa dalla trasmissione con giunto cardanico dell'antenata. Infine, un paio di paramani, quattro protezioni e cerchi argentati completano la trasformazione della XL750 in XLV750R.
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Aveva problemi di lubrificazione, pesava come un tir e quel serbatoio tutto-avanti la rendeva inadatta a qualsiasi fuoristrada.
Ne riuscirono a piazzare meno di 10mila ma ha il pregio di aver forzato lo sviluppo della Transalp.