Questa one-off di Royal Enfield fa girare la testa a chi ama i Rally degli anni '90
Da più parti e da un po' di tempo di sente parlare di una Royal Enfield Himalayan bicilindrica e in passato c'è stato pure chi l'ha realizzata in proprio, ma quella che si è vista qualche giorno fa al Goodwood Festival of Speed esposta allo stand di Royal Enfield è una moto in un unico esemplare che non prefigura alcun modello in sviluppo ma che ha un'estetica molto vicina alle moto che solcavano il deserto della Daker negli anni '80 e '90.
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Nata in collaborazione con l'artista David Gwyther di Death Spray Custom e basata sul noto bicilindrico di 650 cc della Interceptor e Continental GT, questa Adventure è in realtà una proposta quasi provocatoria, visto che si parla da tempo di un progetto R2G che dovrebbe condurre a una moto di produzione a ruote alte, ma qui siamo su un binario totalmente diverso. Questa special ha innazitutto un motore portato fino a 850 cc con un kit big bore, inoltre tutta la ciclistica è rivista per l'impiego rallystico ed è un tributo dichiarato alle moto come Africa Twin (o meglio: NXR), Elefant e Tènèrè che si sfidavano in Mali o in Mauritania sotto l'occhio vigile di Thierry e Gilbert Sabine. Troviamo inoltre sospensioni Öhlins con un forcellone Harris, scarichi Harris e pedane in alluminio, oltre alla carenatura realizzata dal team capitanato da Adrian Sellers di Royal Enfield.
Difficile peraltro immaginare che un approccio di questo tipo possa avere risvolti produttivi: il bicilindrico da 650 cc ha una potenza di 48 cavalli, non troppo distante dai 40 assicurati dalla nuova unità Sherpa monocilindrica in dotazione all'Himalayan, e il suo peso forse lo rende poco adatto ad equipaggiare una moto da Rally: a questo punto la fantasia ci suggerisce che una ipotetica Himalayan bicilindrica possa essere mossa da un motore tutto nuovo, più potente e leggero dell'attuale bicilindrico raffredato ad aria, ma Royal Enfield non conferma nulla e non ha rilasciato dichiarazioni in tal senso.
Fonte e foto: MCN
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Vintagetech, Torino (TO)Preso mica spunto dal Tuareg Wind?
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kodiak59, Bergamo (BG)affascinante, mi ricorda (con i dovuti distinguo) le Cagiva Elefant Lucky Explorer dei tempi d'oro della Dakar.