Ricordate il video "a 230 all'ora" in Val Di Cembra? Due di loro hanno avuto un tragico incidente
La notizia è di pochi giorni fa e ci riporta purtroppo l'ennesimo tragico incidente sulle strade che amiamo percorrere con le nostre moto. Sul quotidiano l'Adige leggiamo che "I due motociclisti coinvolti nell'incidente sulla statale 612 della Val Floriana, uno dei quali ha perso la vita, facevano parte del gruppo di quattro biker veneti che nel giugno 2023 avevano girato un video mentre percorrevano a velocità sostenuta le strade della Val di Cembra". Ce lo ricordiamo bene noi quel video perché alla sua popolarità sul web era seguita l'indignazione e avevamo anche noi stigmatizzato un comportamento del genere sottolineandone l'estrema pericolosità oltre che il pessimo esempio. Quel video aveva portato i Carabinieri di Cavalese a indagare e quindi denunciare i quattro responsabili.
"Il sinistro mortale di sabato - spiega il comunicato dei carabinieri - ha innescato una seconda caduta (con ferite non gravi) atteso che un ulteriore motociclista, amico del deceduto, ha trovato d’improvviso sulla propria traiettoria la moto di quest’ultimo. È stata proprio una pattuglia dei carabinieri di Cavalese ad intervenire per prima sul posto, trovando sull’asfalto il corpo esanime del primo giovane, già senza battito cardiaco, e i militari (specializzati al soccorso in quanto anche carabinieri sciatori) gli hanno praticato subito le manovre di rianimazione, successivamente anche insieme a unità del 118 poi sopraggiunta, restituendogli la vita di fatto solo per qualche giorno". Con sorpresa, sottolinea infine la nota dei carabinieri, "è emerso che i due motociclisti fanno parte del gruppo dei quattro già resisi protagonisti a giugno 2023 per aver documentato precedenti scorribande in val di Cembra a velocità folli e con dei video che avevano raggiunto l’attenzione mediatica e del Web a livello nazionale, destando l’indignazione della popolazione e degli amministratori locali della valle trentina".
La cosa che colpisce, oltre alla tragedia, è che questi ragazzi erano appunto stati individuati e denunciati. Nel nostro stesso articolo riportavamo come il procedimento a loro carico prevedesse pene fino a tre anni di sospensione oltre che la confisca del mezzo. Se nemmeno queste misure sortiscono alcun effetto, viene da chiedersi cos'altro bisognerà fare.
Negli ultimi tre week-end, si legge sempre sulla nota dei Carabinieri di Cavalese, sono stati fermati e controllati 776 motociclisti e 52 di loro sono stati sanzionati. "A fronte dell'impegno straordinario dell’Arma nei controlli in quelle aree, permane comunque un residuale numero di motociclisti irriducibili che continua a raggiungere la Val di Cembra e le zone limitrofe interpretando le strade come circuiti".
per cui, nel doveroso rispetto per i morti e davanti all’impotenza totale di tutti su determinati eventi… è meglio smettere di scrivere e commentare, di fare proclami o di propinare frasi fatte che alla fine sono solo cazzate assolute che verranno smentite cinque minuti dopo. Le persone ci devono arrivare da sole (forse), articoli accorati e indignati, commenti incazzati o lacrimosi e ad effetto …lasciano il tempo che trovano. Vado in moto da quando ho 12anni e ne ho quasi 65 …ho avuto anche fortuna, ma è sempre …e ribadisco sempre stata la stessa storia …dipende dalla testa di chi guida. Le moto sono troppo potenti? Balle! Come dare il gas lo decidi sempre tu. La gente si è ammazzata col motorino da un cavallo e mezzo perché guidava come un matto e ce n’è che guida da sempre con 150cv sotto il culo e non gli succede niente.
In questo caso lo stato ha fatto molto per proteggere i propri cittadini.
Poi il costo dei circuiti…. Lo stato delle strade… e la scarsissima educazione al rispetto degli altri fanno il resto.
Buona strada