Royal Enfield è prima fra le medie cilindrate in India. La classifica
Una popolazione enorme, qual è quella indiana, prevedibilmente genera numeri di vendite altrettanto grandi.
Se prendiamo le moto, e gli scooter, comperati in India a settembre vediamo infatti che hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 1.920.000 unità, in crescita dell'11% sull'anno precedente.
Un dato che naturalmente va raffrontato al miliardo e quasi 400 milioni di persone che abitano il subcontinente. Tuttavia dall'inizio del 2020 il mercato è calato del 33% per effetto della pandemia di coronavirus e per l'aumento dei prezzi imposto dall'adeguamento alla normativa BS-6 sulle emissioni.
La stragrande maggioranza delle vendite riguarda le due ruote di cilindrata inferiore a 125 cc, intesi come autentici mezzi di trasporto, mentre le moto più grandi sono in rapporto davvero poche.
Prendiamo ad esempio la categoria fra i 200 e i 500 cc, quella che può essere considerata maggiormente legata all'uso nel tempo libero e che corrisponde – fatte le debite proporzioni – alle nostre cilindrate medio-grandi.
Scopriamo così che a settembre di moto di quella fasci di cilindrata ne sono state vendute 67.220, volumi ben più piccoli quindi ma in crescita del 10% rispetto ad agosto e in aumento del 15,2% rispetto a settembre 2019 quando furono vendute 58.348 moto.
I primi quindici modelli in classifica, tutti di produzione locale, KTM, Husqvarna e Suzuki compresi, hanno mediamente fra i 250 e i 350 cc.
La graduatoria è guidata da tre modelli Royal Enfield, con motore 350 monocilindrico, con la Classic che guida il gruppo (38.800 unità e +32% dall'anno scorso) che vale da sola il 58% dell'intero segmento 200-500 cc.
Dopo le tre R. E. ci sono la Bajaj Pulsar 200, la Royal Enfiled Himalayan, due KTM della serie Duke, le Bajaj Dominar 250, Avenger 220 e Dominar 400 a chiudere la decina.