Sicurezza stradale, in Germania c'è il cartello che vieta il sorpasso di bici e moto. E in Italia?
Nel nuovo Codice della strada si è prestata particolare attenzione alla mobilità leggera a causa delle molteplici vicende che ci hanno colpito negli ultimi mesi. Il succo è che si promette che gli utenti deboli saranno maggiormente tutelati, in particolare si costruiranno più piste ciclabili e ora passare ad almeno 1,5 metri di distanza dai ciclisti è diventato obbligatorio.
Nell'articolo 148 si può leggere: "Il sorpasso dei velocipedi da parte dei veicoli a motore deve essere effettuato con adeguato distanziamento laterale in funzione della velocità reciproca e dell'ingombro del veicolo a motore, per tener conto della ridotta stabilità dei velocipedi, fermo restando, ove le condizioni della strada lo consentano, di mantenere la distanza di sicurezza di almeno metri 1,5".
La domanda sorge spontanea, ma le moto? Non sono state menzionate? Anche noi motociclisti siamo utenti deboli e, in Germania, hanno ben pensato di realizzare un cartello dedicato a segnalare il divieto di sorpasso nei confronti dei motocicli, dei ciclomotori e dei velocipedi.
Già da diverso tempo le associazioni di categoria avevano sollecitato l'istituzione di questo obbligo. In realtà , in Germania, questa norma è già in vigore da circa dieci mesi e inoltre è stato introdotto un cartello specifico. Il significato è chiaro: vieta alle auto e ai camion di sorpassare bici e moto quando non c'è spazio sufficiente per sorpassare in sicurezza.
Diverse città tedesche hanno adottato questa nuova segnaletica: Erlangen, Bamberg, Ingolstadt e Stoccarda. L'amministrazione comunale dello stato di Baden-Württemberg ha spiegato che: "Poiché gli automobilisti spesso valutano male la situazione, con il nuovo segnale stradale il divieto di sorpasso di biciclette e motociclette è chiaro".
In Italia questo cartello potrebbe aiutare a rendere il traffico più sicuro, specialmente dopo l'aggiornamento del Codice della strada. In tutti i casi, per uscire da questo periodo buio per la sicurezza stradale, risulta essenziale responsabilizzarsi, utente debole o forte che sia. Di questa tematica ne parla proprio il nostro Nico Cereghini nel suo ultimo editoriale.
-
gs2best, Pomponesco (MN)All'estero accodarsi dietro le biciclette è diventata una cosa imbarazzante. Io non li sopporto
-
lupus30, Albiate (MB)mah un altra roba inutile, da noi come da loro. il problema è l'incapacità di guidare del utente medio, stupidito dal telefono in mano praticamente sempre quando è alla guida. velocità ormai bassissime perchè tanto i watsapp li si manda al volante, quindi perchè correre? ieri girando in moto per la città ne ho contati ancora piu al telefono che con gli occhi sulla strada...cartello o meno non cambia nulla.