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Smart Ride: Samsung ed Energica rivoluzionano la moto
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Smart Ride: Samsung ed Energica rivoluzionano la moto

di Maurizio Gissi
Al Samsung District di Milano, Livia Cevolini (Energica) e Francesco Cordani (Samsung) hanno presentato il progetto Smart Ride per la moto intelligente. Lanciato sul concept Bolid-E
12 dicembre 2018
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La moto elettrica può essere adrenalinica quando si decide di fare sul serio e l’interazione con i device quali gli smartphone apre a nuovi e interessanti orizzonti. 

Al Samsung District di Milano, vetrina dell’innovazione tecnologica grazie alla filiale italiana del colosso coreano, è stato è presentato il progetto Smart Ride. Per saperne di più, nel video che trovate qui sotto Nico Cereghini ha intervistato Livia Cevolini, CEO Energica Motor Company S.p.A. e Francesco Cordani, Head of Marcom di Samsung Electronics Italia. 

Smart Ride è un’inedita interazione fra moto e device intelligente, attiva anche durante la guida grazie a collegamenti Bluetooth e NFC, che punta a trasformare la mobilità in moto ed è stata concepita proprio da Samsung Italia e dalla modenese Energica Motor Company. 
Per mostrare in concreto il sistema è stata creata una moto ad hoc, originalissima anche nel design: il concept Bolid-E. Energica l’ha realizzata partendo dalla base della naked dal sapore classico-futurista Eva EsseEsse9, il modello di serie che fra l’altro è stato votato come Best Electric Bike of the Year 2018, applicando tutte le novità di motore ed elettronica messe a punto per la nuova moto da corsa Energica che sarà schierata come unico modello nel prossimo campionato MotoE.

Attraverso il Galaxy watch – spiega Francesco Cordani - ci sono la tecnologia NFC (Near Field Communication) con la quale è possibile creare una chiave di accensione virtuale che attiva la moto semplicemente avvicinando l'orologio al serbatoio, mentre grazie alla tecnologia Bluetooth si possono controllare una serie di parametri di controllo della moto stessa, si possono trovare i punti di ricarica delle batterie e selezionare il percorso migliore per arrivarci.
C’è anche un avviso di sicurezza per tenere controllata la moto quando è parcheggiata (la moto è dotata di un GPS) e sempre tramite la NFC si può passare la “chiave” a un determinato contatto presente in rubrica.

Grazie poi alle funzionalità Head Up Display implementate sugli specchietti intelligenti (al posto dei retrovisori ci sono due device) è possibile visualizzare ostacoli, notare presenza di veicoli negli angoli ciechi, scorgere pedoni in carreggiata, eccetera: a breve tutto ciò potrà essere usato per prevedere i pericoli e gli ostacoli che si avvicinano grazie a sistemi di riconoscimento automatico. Samsung sta già sperimentando l’intelligenza artificiale in questo ambito e ciò aiuterà a incrementare la sicurezza attiva, perché la moto sarà in grado di riconoscere prima, e meglio, i pericoli o gli ostacoli di quanto possa fare il motociclista durante la guida.

 

Il concept Bolid-E diventerà un modello di serie? «Per ora è un prototipo – racconta Livia Cevolini - ci stiamo lavorando e non nascondo che sul Bolid-E ci sono molte cose interessanti che ci piacerebbe portare sui modelli di serie. Non dipende soltanto da noi, perché ci sono ad esempio questioni normative da risolvere».
«Samsung ha sete di innovazione – prosegue Francesco Cordani – che persegue a 360 gradi. Il progetto Smart Ride rappresenta un punto importante poiché l’abbiamo realizzato con Energica partendo da zero potendo integrare le nuove tecnologie a disposizione e segnando così una pietra miliare nello sviluppo».

«Siano davanti a una rivoluzione. Da parte nostra vogliamo che la moto ritorni a essere uno status symbol – approfondisce la questione Livia Cevolini -. Crediamo che si possa recuperare quello che si è perso nelle vendite puntando sulla perfetta sinergia fra la massima tecnologia consumer electronics che abbiamo oggi a disposizione e la libertà di movimento che offre una moto di qualità, prestazioni e design. La perfetta combinazione di questi due elementi ridarà alla moto un ruolo di status symbol e potrà attrarre i giovani che adesso le sono lontani».

Per Francesco Cordani si tratta «dell’inizio di un percorso che avvicinerà il mondo delle due ruote a quello delle quattro, che è più avanzato. Il mercato delle due ruote con questo progetto riacquista molta identità, riuscendo a offrire quello che forse il consumatore cercava e non trovava negli ultimi anni. Diciamo che siamo ritornati "al passo" e questo è credo sia un messaggio molto positivo. Samsung non fa moto e non vuole farle, ma nello stesso tempo possiamo aiutare il mondo della moto a portare innovazione».

Da parte sua Energica, usando le parole di Livia Cevolini, sta sdoganando la moto elettrica mantenendo quei contenuti che fanno leva sull’orgoglio di possesso e sulla passione motociclistica -  sulle emozioni nella guida - coniugandoli con la nuova tecnologia elettrica.

In collaborazione con
Maurizio Gissi Maurizio Gissi
Milanese, classe 1958, Maurizio Gissi è approdato a Moto.it nella primavera del 2013. E' giornalista professionista dal 1989. Ha iniziato a collaborare con il settimanale Moto Sprint nel 1982 seguendo il mondiale Endurance, girando l'Europa sulla sua moto. Un bel modo per far crescere le passioni per lo sport, i viaggi e la fotografia. Nell'83 è entrato nella redazione milanese de La Moto, imparando i primi trucchi del mestiere da Nico Cereghini e Maurizio Tanca. Che ha incontrato nuovamente alla redazione di Moto.it dopo essersi lungamente occupato di prodotto e prove, oltre che di attualità, mercato, tecnica e sport nelle redazioni di Motociclismo (dall'87), Tuttomoto (dal 1993) e Riders (dal 2007). Di questi due ultimi periodici è stato vice direttore. Fra le altre esperienze professionali ci sono collaborazioni a quotidiani nazionali e siti web per i contenuti moto e auto.