Special R1 Anglada
Paese che vai, usanza che trovi
Negli USA hanno un modo di intendere il tuning delle moto supersport molto particolare. Nella cara, vecchia Europa gli specialisti dell'elaborazione sono schiavi del "Dio Bilancia", ogni grammo limato serve infatti ad abbassare il tempo in pista e a rendere la moto più agile e reattiva della corrispondente versione di serie.
Negli Stati Uniti funziona diversamente. I figli dello Zio Sam impazziscono per l'extra large: vale per le automobili (l'Hummer l'hanno inventato loro), per le tette (la sesta piena di Pamela Anderson la dice lunga) e per le moto, appunto.
Yamaha R1 Custom Sportbike Concepts
La moto che vi presentiamo è stata realizzata da Nick Anglada della Custom Sportbike Concepts, in Florida.
Della versione standard restano cupolino, motore, telaio e poco altro.
Spiccano immediatamente le ruote lenticolari realizzate da Metalsport Inc, la colorazione "titanio" del canale e del telaio fa da netto contrasto al nero della carena, spezzato a sua volta da diversi disegni tribali.
Il forcellone posteriore è un monobraccio costruito in acciaio e consente l'alloggiamento di uno pneumatico monstre da ben 240 mm di sezione (addio agilità nel misto guidato quindi). Questa soluzione ha lasciato anche lo spazio sufficiente al doppio scarico Laser che corre basso e termina sul lato destro della moto, appena prima della grossa gomma.
Insieme allo scarico alto sparisce anche il codone standard, che lascia il posto a quello più leggero e filante della Suzuki GSX-R.
Le enormi pinze radiali Beringer ricevono la stessa finitura al titanio che le rende simili a un oggetto di alta gioielleria.
Bella o brutta? Lasciamo a voi ogni commento. Sicuramente il suo design ha un sapore barocco, figlio dell'amore per le esagerazioni degli Yankee, che fa a pugni con il dogma della scuola europea.
Da noi ogni componente, per essere bello, deve essere innanzitutto funzionale.
Andrea Perfetti
r1
Troppa esagerata .....