Special: una Honda Monkey 125 café racer
La Honda Monkey, recentemente tornata sul mercato dopo che il suo testimone era stato raccolto dalla MSX, è da sempre una delle basi più apprezzate per creare delle special. Sarà il suo look divertente, sarà che in Giappone la mania dei Super Deformed - i personaggi degli Anime rimpiccioliti, un po' come la Monkey fa il verso a una moto vera - non si è mai esaurita, fatto sta che a qualunque raduno dedicato alla "mini" giapponese, trovare un esemplare di serie è quasi un'impresa.
Le special su base Monkey non fanno quindi notizia, ma quando la realizzazione è bella come quella scovata dai colleghi giapponesi di Motorfan vale la pena di parlarne. Anche perché è completamente opera di un privato - il trentasettenne Hayato Mizushima - ed è stata realizzata in economia, senza spendere cifre da special "vera" ma affidandosi al web per trovare parti replica delle Honda CB d'epoca o comunque pezzi di uso generico.
Guarda il listino di Honda Monkey 125
Guarda le offerte di Honda Monkey 125 nuove
Guarda le offerte di Honda Monkey 125 usate
I semimanubri, da soli, sono quelli che caratterizzano maggiormente questa Monkey Cafè Racer: si tratta di unità generiche scelte semplicemente sulla base della corrispondenza del braccialetto con il diametro dei foderi forcella; quest'ultima è stata visibilmente sfilata nelle piastre, abbassando di conseguenza anche il retrotreno della stessa lunghezza (circa 30 millimetri) per dare alla special l'altezza giusta per una moto di questo genere. I blocchetti e le manopole sono quelli originali, mentre i gruppi ottici originali - a LED nella versione moderna del Monkey - sono stati sostituiti con unità Cibie; sotto il faro anteriore c'è la fascetta "Honda" tipica delle CB.
La strumentazione è un vero capolavoro: la parte centrale, che caratterizza inconfondibilmente le Honda CB, proviene appunto da una CB 400F, ai fianchi del quale campeggiano un contagiri e un tachimetro Daytona, che incredibilmente si integrano alla perfezione. Altro tocco di classe si trova nei fianchetti, unità replica CB sui quali però è stato riportato uno stemma originale della CB 125.
Il motore è stato lasciato praticamente immutato, a parte qualche tocco pensato per lo più per variare l'estetica: un coperchio frizione proveniente da una CB400F e un filtro dell'aria di provienienza SP Takegawa (preparatore giapponese specializzato nelle Monkey 125) resosi necessario per accordare l'aspirazione allo scarico Moriwaki con silenziatore replica CB. Complimenti per il risultato...