Storie di Concessionari

Storie di concessionari: Enrico Foradini (Motostyle), da pilota a imprenditore

- La straordinaria carriera nel cross del fondatore di Motostyle a Rivoli (TO), passato dai successi delle piste a quelli imprenditoriali
Storie di concessionari: Enrico Foradini (Motostyle), da pilota a imprenditore

Oggi la nostra rubrica “Storie di concessionari” si occupa di Enrico Foradini, Icuz per gli amici, nato a Rivoli il 30 aprile 1966. Gli appassionati di cross lo conoscono come pilota, i motociclisti in genere anche come titolare della concessionaria Motostyle di Rivoli.

All’età di 14 anni Enrico inizia a correre nel cross, e l’anno successivo riceve in regalo la prima moto davvero sua dal fratello Ignazio. Che vada forte lo si vede subito, tant'è che nel 1985 vince il campionato regionale assieme ad un amico che diventerà famoso: Alex Puzar.

Enrico Foradini
Enrico Foradini

Alex vince la 250 e inizia quella carriera che lo porterà a due titoli iridati, Enrico vince la 125 e l’anno successivo passa Senior, vincendo al debutto a Siena – una prestazione mai più ripetuta da nessun pilota. La cosa viene notata, perché “Icuz” viene convocato in nazionale, facendo il suo esordio iridato in Cecoslovacchia. Purtroppo, nel 1987 un brutto incidente gli stronca la carriera e lo costringe ad un anno di inattività.

Ma si sa come sono fatti i piloti: il richiamo delle corse è irresistibile. Così Enrico torna a correre, impegnato nell’Italiano 500 e nello Scootercross, specialità in cui vince il titolo nazionale con il team ufficiale Repsol. L’anno dopo passa al motard, impegnandosi nell’Italiano UISP, ma soprattutto dà il via alla sua carriera imprenditoriale.

A cena con l'amico (e rivale) Alex Puzar
A cena con l'amico (e rivale) Alex Puzar

Foradini apre infatti a Rivoli la concessionaria Motostyle, che con grinta e determinazione degne di una gara di cross porta in breve tempo ad essere una realtà fatta di 10 dipendenti su uno spazio di 2.000 metri quadrati, con i marchi Kawasaki, MV Agusta, Piaggio, Aprilia, Moto Guzzi e Kymco.

La passionaccia per le corse però ad Enrico non è mai passata. Nel 2014 prende parte alla Transborgaro, che chiude al secondo posto dietro ad un certo Andrea Bartolini (iridato nel 1999 con la Yamaha YZ400) e nel 2015 chiude una splendida carriera – alla soglia della cifra tonda di 50 anni – partecipando con il Team Rivoli Racing alla Transborgaro e ad alcune prove del Regionale.

  • Vintagetech
    Vintagetech, Torino (TO)

    Ricordo molto bene il suono della sua Honda 125 numero 4 curata da Andrea e Claudio agli Internazionali d'Italia del 1996 ad Asti. È partita davanti a tutti come un 250 fino alla fine del salitone. Poi la ha voluta provare il pilota del meccanico Honda Martin, che ha esclamato che voleva quella per il Mondiale. Anche Corrado Maddi e Michele Rinaldi la ascoltavano. Quel ragazzino aveva imparato molto bene le carburazioni da Claudio. Visto e sentito dal vivo nel paddock.
  • Vintagetech
    Vintagetech, Torino (TO)

    Ricordo negli anni '90 di Massimo Montanaro di Tecnocross di Alpignano (To) che con una Honda standard andava di più e ha vinto il regionale.
    Lui invece ha avuto Suzuki semi ufficiali grazie a Giorgio Foi (team Magic Bike del mondiale) di Chivasso e una Honda mostruosa Pro Circuit derivata dal National curata da un ragazzo giovane che si chiamava Andrea e da un "certo" Claudio Caramellino, ex meccanico del mondiale, fratello del pilota Paolo. Ma nonostante ciò non ha brillato nel cross. O di Comba, Kawasaki. Campagnin e deriso, ma che andava più di una palla di cannone. E a Orbassano volava...
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