The Reunion. Il Raduno Cafe Racer
Appassionati di cafe racer? Le classic per voi sono il presente e il vintage uno stile di vita? Se sabato non eravate a Monza buttatevi schiena a terra e sbattete i piedi come un bambino, perché The Reunion è stato un appuntamento imperdibile. Un raduno che ha richiamato al circuito di Monza 2.500 motociclette e 5.000 motociclisti con una bassissima densità di fighetti e un tasso di passione per le due ruote da far mancare il fiato.
Ma procediamo con ordine. Dietro a tutto c'è una nome, quello di Matteo Adreani e un'idea che sembrava almeno avventata. Ma considerando che la distanza tra un'idea folle e una geniale si misura dal successo si può dire che Matteo abbia avuto un'intuizione geniale. Perché un raduno come questo mancava e il vuoto è stato colmato in brevissimo tempo e con un'organizzazione eccellente. Tantissimi gli appassionati che hanno varcato i cancelli del circuito di Monza, tanti i customizer presenti, le aziende e i motoclub intervenuti. E, ovviamente, c'eravamo anche noi di Moto.it con il nostro stand. Per i più attenti al look era aperta anche una barberia temporanea allestita da Proraso all'interno di un box. Idea simpatica e assolutamente in linea con l'umore della giornata.
«Lo spirito – spiega Adreani - che caratterizza questa prima edizione di The Reunion è l'autenticità. Perché tutto questo è nato dall'autentica passione delle persone che hanno lavorato alla realizzazione di questo evento e l'autentica passione di quelli che hanno partecipato. Quindi un amore autentico per le motociclette speciali, le cafe racer».
«Le moto special e dallo stile classico hanno portato creatività ed eleganza, oltre ad una buona dose di velocità sul rettifilo - afferma Francesco Ferri, procuratore dell’Autodromo Nazionale di Monza e continua -. Il sabato in compagnia di The Reunion è stato un piacevole e sorprendente successo; vivere con il numeroso pubblico l’incontro ad eliminazione diretta lungo l’ottavo di miglio del Rettilineo Alta Velocità delle cafe racer, mi ha convinto ancora di più ad aprire le porte del circuito a nuove e ben organizzate iniziative come questa».
Sprint Race
Il momento più divertente e adrenalinico della giornata è stato quello della gara di accelerazione sul quarto di miglio. Duecento metri circa da correre con stile, velocità e un po' di spirito nostalgico. Uno contro uno, dalla bandiera del via a quella del traguardo. Nessuna limitazione basta essere in sella ad una moto raffreddata ad aria con una cilindrata inferiore a 1.000 cc (750cc se è un 4 cilindri); chi vince passa alla alla gara successiva chi è eliminato scuote la testa e sorride come un bimbo.
Hanno partecipato alla sprint race 32 “piloti” con moto di ogni tipo. Eccone alcune: la più “anziana” una Honda Four CB750 K2, classe 1972; dello stesso anno una Guzzi 750 S, seguita da una BMW R90S del 1975; fino ad arrivare ai favolosi anni Ottanta con una BMW R80/7, una Suzuki GS75X del 1983, una Guzzi T5-850 RevolveR del 1985 e un’altra creatura di Mandello del Lario, la V35 classe 1986; gli anni Novanta sono stati rappresentati da una Harley-Davidson Sportster 883 del 1992, una Honda CB 750 RC42, del 1992; la storia del nuovo millennio è stata scritta, sul rettifilo di Monza, da una Honda Vigor, del 2000, una Ducati GT 1000 del 2007 ed una giovanissima Yamaha XV950 PURE SPORT. Ha vinto Gianluca Guantini “Rodeo” di Livorno in sella alla sua Triumph Thruxton del 2004.