Honda Africa Twin CRF1000L 2015
Honda CRF1000L Africa Twin
Ragazzi, ci siamo. Il debutto era nell'aria e inevitabile: a EICMA 2014 si era infatti visto il prototipo True Adventure. Molto più di una semplice concept bike, era chiaro a tutti che Honda stava per lanciare la sua nuova maxi da enduro.
Per capire quanto sia forte l'attesa per questo leggendario modello, basti pensare alle dispute accese sul nome. Da fonti auterevolissime, possiamo raccontarvi che in Giappone avrebbero voluto usare il nome True Adventure. In Europa si sono alzati gli scudi e, grazie anche all'Italia, è stato possibile rispolverare un nome nel cuore di migliaia di motociclisti.
Honda conferma che la nuova CRF1000L Africa Twin sarà disponibile nei concessionari a partire dal mese di novembre del 2015. Nei prossimi mesi (prima dell'inizio delle vendite) Moto.it proverà la nuova Africa Twin e vi racconterà in modo dettagliato come si comporta su strada e, soprattutto, in fuoristrada.
La Honda CRF1000L Africa Twin sarà disponibile anche con l’ultima evoluzione del cambio sequenziale a doppia frizione Honda DCT (Dual Clutch Transmission). L’ultima evoluzione del DCT Honda è stata specificatamente sviluppata e messa a punto per l'utilizzo in fuoristrada.
La nuova enduro stradale si pone idealmente al top della gamma offroad del colosso nipponico. Sarà dotata di una forcella a steli rovesciati dall'escursione abbondante (almeno 200 mm). La ruota davanti è da 21", mentre il motore è un bicilindrico 1000 parallelo frontemarcia con circa 100 cavalli di potenza massima. La trasmissione finale è a catena, una soluzione ideale per la marcia lontano dall'asfalto. Il peso non dovrebbe superare di molto i 200 kg col pieno di benzina. E' ovviamente presto per parlare del prezzo, ma ipotizziamo che potrebbe collocarsi tra i 12 e i 13.000 euro.
Rispetto al prototipo True Adventure non notiamo differenze tecniche o estetiche apprezzabili. Si vede finalmente la livrea della moto, che richiama quella delle superbe Honda HRC CRF450 Rally che hanno corso durante le ultime Dakar in Sud America. Domina il rosso Honda, mentre la scritta Africa Twin è del tutto simile a quella presente sulle carene delle ultime Honda XRV 750 RD07/A in produzione fino al 2003.
Lo stile ricorda quindi la recente Honda CRF 250 Rally, sebbene questa sia ancora più votata all'uso offroad; lo si nota dal parafango alto e dal cupolino meno protettivo.
La storia di un mito
La prima XRV650 Africa Twin – che debuttò nel 1988, dopo tre delle quattro vittorie consecutive di Honda alla Parigi-Dakar – era capace di andare ovunque. Era robusta, maneggevole e facilissima da guidare anche in offroad. Alla fine del 1989 fu lanciata la XRV750 Africa Twin che divenne rapidamente il termine di paragone nel segmento delle maxi-enduro. Il motore era un bicilindrico a V da 742 cc con testate a 3 valvole e raffreddamento a liquido capace di una potenza massima di 45 kW (61 CV) e di un picco di coppia pari a 62,7 Nm. Disponeva di sospensioni a lunga escursione, serbatoio di grande capacità, trasmissione finale a catena, ruota anteriore da 21 pollici e impianto frenante con doppio disco anteriore. Aggiornata due volte con modifiche alla ciclistica e allo stile, rimase in produzione fino al 2003 ed è ancora oggi una moto molto apprezzata, con quotazioni piuttosto alte.
Di seguito trovate le immagini di Eicma 2014 della Honda CRF1000L in versione prototipo (ma praticamente identica a quella svelata oggi):
La NXR750V, il prototipo da competizione sviluppato nella seconda metà degli anni Ottanta dalla HRC per la Parigi-Dakar, vinse il rally africano nel 1986 e 1987 nelle mani di Cyril Neveu, nel 1988 con l’italiano Edi Orioli e di nuovo nel 1989 con l’indimenticato Gilles Lalay. La versione stradale XRV650 Africa Twin fu prodotta tra il 1988 e il 1989 dalla HRC e gettò le basi per le successive versioni di quella che ben presto divenne una moto leggendaria. La nuova CRF1000L Africa Twin intende mantenere fede a quello spirito.
Ho avuto in passato l'Africa Twin (last version) e questa secondo me ne è la perfetta erede (sempre che la perfezione esista).
Ottima per un utilizzo a 360°, affidabile, e leggera in termini di guidabilità. Certo non sarà paragonabile alla crf 450 o alla Xr 650 che guido per ora, ma sono sicuro che mi ci divertirò un casino.
Mi pongo spesso la domanda: "Dove sarò capace di portarla?". Conoscendo le mie esperienze pregresse mi darà grandi soddisfazioni, e non vedo l'ora di provare i diversi settaggi del DCT su diversi terreni.
In ogni caso chi dice che è una moto obsoleta e che non ha niente di nuovo secondo me sta solo rosicando (nuovo il motore, il DCT, le sospensioni, la centralizzazione delle masse, il forcellone, la strumentazione).
Last but not least, sono sicuro che la mia zavorrina gradirà si la linearità del motore e dell'erogazione, sia la comodità in sella.