Negli ultimi giorni sono stati comunicati i tempi stimati per la realizzazione delle opere di attenuazione del traffico stradale allo svincolo di Scandicci, che connette l'autostrada A1 con la strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno (Fi-Pi-Li). La fine dei lavori è stata prevista nella seconda metà del 2027. Si accende il dibattito politico a causa dei tempi che inevitabilmente si allungano e per i ritardi accumulati nel corso di questi anni. 

"L'uscita dell'A1 a Scandicci ed il raccordo vennero inaugurati nel marzo 2006 quando Simona Bonafè faceva parte della Giunta che approvò la progettazione e Sandro Fallani era consigliere di maggioranza. E non sono passati secoli, ma solo 17 anni: forse già allora si potevano prevedere i problemi di traffico che si sono presentati", sostiene Claudio Gemelli, presidente provinciale di FdI. 

Dall'altra parte il consigliere Enrico Meriggi: "Invece di denunciare ritardi inesistenti forse sarebbe il caso di trovare una soluzione per i parcheggi nella zona industriale che ogni giorno è ridotta peggio di un suk dalle auto che sostano fino sulle aiuole, devastando ogni cosa. Non possiamo fare l'abitudine al fango, anche se a vedere l'area accanto al comune, pare che questa amministrazione non ne sia molto sconvolta".

Autostrade per l'Italia ha presentato un progetto relativo alla separazione dei flussi di traffico, tra brevi e lunghe percorrenze, in modo da rendere uniforme l'impatto del traffico sul territorio. La valutazione di impatto ambientale è fissata al 15 maggio 2023. La progettazione esecutiva nel novembre 2024. L'affidamento lavori entro novembre 2025. E l'ipotetica realizzazione del progetto entro la seconda metà del 2027.