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Tricruiser concept MV Agusta

- Gli studenti dello IED di Torino hanno realizzato una concept su base MV Agusta F3 adatta ad affrontare lunghi viaggi. La famiglia delle moto "multiuso" (Multistrada 1200, Crossrunner, SMT 990) si allarga?
Tricruiser concept MV Agusta


Lo IED di Torino inventa la sportourer MV Agusta

E' davvero il momento delle maxi moto da turismo a manubrio alto. La conferma arriva dal bel lavoro - bravi ragazzi! - realizzato dai designer dell’Istituto Europeo di Design di Torino che hanno creato una interassente concept sulla base meccanica della nuovissima MV Agusta F3.
La supersportiva italiana vanta infatti delle peculiarità tecniche che la pongono all'avanguardia nel panorama motociclistico attuale. Estremamente compatta, leggera e spinta da un motore tre cilindri capace di erogare quasi 140 cavalli. Con le opportune modifiche alla centralina e alla distribuzione, il 675 cc varesino potrebbe prestarsi bene all'impiego su una moto sportourer; d'altra parte anche la Triumph ha scelto proprio il tre cilindri di derivazione supersport per motorizzare la Tiger 800, e il risultato è senz'altro apprezzabile.
Quanto proposto dallo IED è oggi solo uno studio di design, ma non nascondiamo il nostro interesse per una MV Agusta dalla doppia personalità (sportiva e turistica), sulla falsariga della Ducati Multistrda che ha colto nel segno conquistando - a dispetto del prezzo - tanti motociclisti in Europa.


Come nasce la Tricruiser

Partendo dalla storia del marchio, gli studenti del terzo anno del Corso triennale post-diploma in Transportation Design – BYT (Bike, Yacht and Train design) hanno sviluppato il loro progetto partendo dalla piattaforma che la MV Agusta utilizza per la F3. Gli studenti sono partiti da un telaio e da un motore forniti dall’azienda, attorno a questi hanno realizzato una sportourer  adatta ai viaggi, ma dall'indole smaccatamente sportiva come è giusto che sia per ogni mezzo che esce dalle officine di Schiranna.
L’intera classe, sotto la guida del coordinatore del corso Luigi Giampaolo, ha lavorato a due fasi progettuali: una prima fase ha interessato l’analisi del brand, la definizione del concept e del valore della sportività secondo l’interpretazione MV Agusta. Una seconda fase ha riguardato invece uno sviluppo più concreto del lavoro, con una definizione dell’idea progettuale e delle relative realizzazioni in 2D e 3D. 


Il modello in scala reale

Infine ogni diplomando ha consegnato il proprio progetto, ma soltanto uno è stato scelto per la realizzazione di un modello in scala reale. Il modello in scala reale - Tricruiser - è stato realizzato a partire da un’idea di Antonio Quitadamo. Hanno lavorato al progetto Francesco Cangialosi, Jacopo Chiotti, Linas Degutis, Hyun- Seok Kim e Fausto Tuccio.  Il modello in scala reale Tricruiser, a 3 cilindri e 3 scarichi tondi a forma conica, ha una sella comoda che abbraccia il serbatoio e ha dimensioni generose per  accogliere sia il pilota sia il passeggero. Il serbatoio ha una capienza elevata che consente di coprire lunghe percorrenze. Ispirandosi alle auto sportive, la Tricruiser riporta una carenatura divisa a più strati. Ripercorrendo la storia del brand, il modello in scala reale trova ispirazione nella F3, nella F4 e nella Discovolante.


Tricruiser concept. Cosa dice il designer

Antonio Quitadamo ci spiega come nasce la concept su base MV Agusta: "Tricruiser è una moto concettualmente concepita con l’animo sportivo e il comfort stradale. Si contraddistingue per sua filosofia stilistica multi-layer che aiuta la moto nella dinamica stradale e mantiene uno stile aggressivo ma di family feeling MV Agusta. Il frontale dinamico e compatto si contraddistingue subito per i fari “sotto pelle”; nel codone invece è presente un nastro che avvolge l’intero scarico formato da tre sfoghi che prendono inspirazione dalla F3 e dalla F4. L’emozione di disegnare per MV Agusta mi ha portato a tracciare queste linee, che spero un giorno di vedere su strada".


Sarà presto esposta

In occasione di Apriti IED – Naturally Powerful 2011, la mostra dei progetti di tesi '10/11 allestita negli spazi dell’Istituto, sarà possibile visionare le sei proposte realizzate dai diplomandi del Corso in Transportation Design – BYT sul tema "Sportourer su meccanica MV Agusta". La mostra sarà aperta al pubblico fino a fine settembre con ingresso libero dal lunedì al venerdì in orario 9.00 - 13.00 e 14.00 - 18.00. Chiuso dal 6 al 21 agosto.
Questo progetto è un progetto di stile sviluppato dallo IED e non è in alcun modo correlato ai progetti ufficiali di MV Agusta o del suo centro di design CRC.

 

  • trans
    trans, Genova (GE)

    bhoooooooo

    se qulla si può, chiamare moto, non lo so??? ma le moto adventur sono delle altre....credo sia meglio rivedere tutto...
  • francesco pio.quita
    francesco pio.quita, San Giovanni Rotondo (FG)

    LA MOTO IO L'HO VISTA PERSONALMENTE ALL'EICMA E VI

    la moto forse in questo sketch forse nn rende molto ma dal vivo è un'altra cosa ......... 1) la maggiorparte di quelli che sopra hanno commentato sono buoni solo a criticare e nn capiscono un granchè di questo concept ....... 2) ci sono materiali perfettamente isolanti percui le natiche nn ve le bruciate ............ 3) la moto nn è un copia è incolla di altre moto chi ha detto che sembrano pezzi presi qua e la nn capisce nnt ................ 4) la moto è stata realizzata su un telaio sportivo quindi nn puo essere troppo comfort e poi questo è solo un prototipo al quale potrebbero essere attuate piccole modifiche che ne migliorino il comfort ........... cmq la moto è molto bella e sicuramente innovativa come concetto basta vedere i fari incassati e le guide luminose e le prese d'aria che nessuna moto ha mai utilizzato in questo modo
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