TVS entra in Europa con Emil Frey Group: dopo i cinesi, gli indiani?
Cina e India sono i due più grandi - potenzialmente - player mondiali, ciascuno dei due con caratteristiche diverse, diverse storie, differenti approcci al mercato globale. Se da una parte, la Cina, abbiamo assistito negli ultimi anni a un processo di delocalizzazione della produzione occidentale e di partnership strategiche con il mondo motociclistico, dall'altra - l'India - il lavoro fatto dalle Case europee ha un sapore diverso e non può prescindere dalle peculiarità del mercato indiano.
BMW, KTM, Triumph, Harley-Davidson solo per fare alcuni esempi, hanno forti relazioni industriali, societarie o di partnership con alcuni dei Marchi indiani più rilevanti tra cui Bajaj, Hero e TVS, relazioni che seppur nascenti su un substrato "locale" hanno iniziato da tempo a dispiegare i propri effetti sul mercato europeo e globale, confermando una volta di più che quanto accade a Oriente ha forti ripercussioni ed è intimamente connesso a quanto avviene in occidente, per non parlare del caso Classic Legends Limited (Mahindra) che forse con la rinascita di BSA ha più punti in comune con la strategia cinese di valorizzazione dei brand occidentali che con quella indiana di sbarco in Europa, forti di un prodotto maturo e con un mercato pronto ad accoglierlo.
Di Bajaj (partner societario con Pierer Mobility) conosciamo bene la storia (vi ricordate lo scooter Chetak, molto simile a una Vespa, di una ventina di anni fa?) e l'attuale partnership con Triumph per la produzione delle nuove 400 cc, BMW ha da anni in corso una partnership con TVS per la produzione delle 310 cc e un accordo per la produzione elettrica, mentre Hero non soltanto ha dichiarato di essere in procinto di entrare direttamente nei mercati Spagnolo, Francese e Britannico, ma produce per il mercato interno la Harley-Davidson X440.
Si tratta di tre veri e propri colossi ai vertici della produzione mondiale per volumi (nel 2022, Hero è risultato il secondo produttore mondiale, Bajaj il quinto e TVS il sesto. Fonte: Motorcyclesdata.com) e il loro arrivo in Europa era soltanto una questione di tempo e - aggiungiamo - di condizioni favorevoli, in questo caso rappresentate dalla creazione di un interesse verso le moto di cilindrata contenuta, proprio quelle che in India questi brand producono in centinaia di miglialia di unità.
Non è un mistero quindi che le moto di 300/500 cc siano ormai tutt'altro che parenti povere delle maxi, quanto un modo per avvicinare alla motocicletta gli esordienti o attirare gli esperti in cerca di "value for money" o di moto accessibili.
Dal loro punto di vista, le Case Indiane potrebbero non avere tutto questo interesse a entrare in un mercato che annualmente non arriva nemmeno a sfiorare i volumi che sono possibili in India, fosse solo per fattori puramente demografici. Tuttavia, come ci ha dichiarato il CEO di Hero Motocorp in questa intervista, il loro ingresso in Europa ha anche la prospettiva del prestigio e della possibilità di esplorare nuovi approcci al prodotto, senza contare che nel caso di TVS la strategia di export è valsa il 15% del totale nell’anno fiscale 2022, il 21% nell’anno fiscale 2023 e il 24% da aprile a ottobre di quest’anno fiscale (fonte: Reuters) e che proprio a ottobre 2023 le vendite totali del brand indiano (mercato interno + esportazioni) sono state pari a 419.292 unità, in aumento rispetto alle 343.614 unità vendute nell'ottobre 2022, un vero e proprio record, con un miglioramento delle esportazioni vicino al 10%.
Detto questo, TVS (che ricordiamo anche avere preso in pugno in marchio Norton) ha annunciato un accordo per l'importazione e la distribuzione in Europa dei suoi veicoli attraverso il gruppo svizzero Emil Frey, da molti anni presente nel mondo dell'automotive. A partire dal 2024 e con punto inziale di sbarco il mercato francese, il Gruppo Emil Frey si occuperà quindi della distribuzione dei veicoli TVS, utilizzando la propria rete di vendita, marketing e assistenza, e sono già individuati i prodotti che saranno introdotti in Europa: Jupiter 125, NTORQ, Raider, i veicili elettrici iQube S e X, ma anche i Ronin, e gli Apache RR 310 e RTR 310 (potete vederli in questo video reportage dalla Feria 2 Ruedas, in Colombia).
Non abbiamo ancora notizie dirette su quanto riguarda il mercato italiano ma riteniamo che moto come la Ronin o le Apache RTR 310 (per darvi un'idea: una moto che dal 2005 ad adesso nelle sue varie configurazioni ha venduto 5 milioni di esemplari) potrebbero avere un certo successo, anche in considerazione del rapporto qualità/prezzo. Vi terremo aggiornati.