Un fine settimana drammatico: ogni tre ore un incidente fatale. Otto i motociclisti coinvolti
L’Osservatorio ASAPS, l'Associazione sostenitori Polstrada, dal 17 al 19 febbraio 2022, ha registrato 25 decessi sulle strade italiane.
In questo freddo numero, che deve farci riflettere, sono stati coinvolti 14 automobilisti, 1 pedone, 8 motociclisti, 1 camionista ed 1 ciclista. Tre sono stati gli incidenti plurimortali che hanno causato in totale sette vittime. Un sinistro mortale è avvenuto in autostrada, quattordici invece sulle strade extraurbane principali. Il restante principalmente in città.
Il coinvolgimento delle due ruote in incidenti fatali è in netta crescita: come vi abbiamo detto sopra, in solamente 72 ore sono stati 8 i motociclisti che si sono spenti. Questi dati ci fanno rabbrividire, soprattutto contando che siamo in un mese invernale e la stagione motociclistica non è ancora iniziata a pieno regime. La statistica da la colpa anche al bel tempo per giustificare il numero in salita, restano comunque però dei dati fuori controllo.
In questo weekend drammatico il 32 per cento delle vittime, aveva meno di 35 anni. La vittima più anziana aveva 85 anni, quella più giovane un ragazzo di 18 anni.
Immagine apertura: PIXABAY
Secondo l'ISTAT, nel mese di febbraio 2021 (i dati 2022 non ci sono ancora), in Italia ci sono stati 182 persone decedute per incidenti stradali (conducente - passeggero - pedoni). Se dividiamo numero per 4 weekend, fa circa 45 decessi a fine settimana. Quasi la metà della notizia sopra scritta.
Se vogliamo parlare di sicurezza, pericoli, comportamenti sulla strada errati, prudenza ecc... va sempre bene. Ma perché sventolare una notizia con termini "drammatico, in netta crescita, rabbrividire" se il dato di febbraio 2023 è la metà di quello ultimo raccolto dall'ISTAT? ASAPS dove prende le informazioni?
Se guardiamo le statistiche andremo a decidere di NON andare in moto o di limitarlo il più possibile.
Poi c'è la passione...