Le maxi enduro - o crossover - di oggi hanno raggiunto potenze nemmeno immaginabili 10 anni fa. 170 cavalli per la Multistrada V4, 160 per la 1290 Super Adventure, 150 per la Tiger 1200 e la Pan America. E poi sta per arrivare la nuova R1300GS, che potrebbe salire almeno a quota 150...

Ovvio che crescano così facendo a dismisura anche le velocità massime, potenzialmente superiori ai 250 km/h. Una velocità altissima per moto con una sezione frontale e una aerodinamica adatte a proteggere più che a creare il giusto carico.

A questo aggiungiamo la possibilità di mettere peso e volumi nella zona posteriore (bauletti, passeggero) che rendono la precisione dell'avantreno ancora più approssimativa.

Certo, le Case raccomandano di non superare i 160 km/h in molti casi con il tris di borse. Ma poi l'utente è attento a questi aspetti? Regola in modo adeguato il precarico?

Sorvoliamo volutamente sul tema delle potenze massime (se uno dispone di 150 cavalli, mica deve usarli per forza) e della velocità massima libera sui mezzi di oggi (ci sono già gli strumentiper controllarla e per indurci a rispettare i limiti). Non interessa al legislatore, tanto meno a noi.

No, qui vogliamo parlare con voi lettori di Moto.it della scelta che alcune aziende hanno già fatto di limitare la velocità massima delle loro maxi enduro in un'ottica di sicurezza legata alla tipologia di moto in esame. Pensiamo alla Honda con l'Africa Twin 1100 e alla Triumph con la Tiger 1200. Entrambe si fermano ai 200 orari effettivi per l'intervento dell'elettronica.

Per moto progettate per il turismo e per l'offroad ci sembrano limiti del tutto ragionevoli. Tanto che potrebbero essere adottati dalle altre Case sui loro modelli con ruote anteriori da 19 o 21". E voi, cosa ne dite?