Vins Duecinquanta: presto in vendita la Competizione e la Stradale
Il due tempi è morto, evviva il due tempi. Se nelle moto di serie il motore a due tempi è ormai solo un lontano ricordo, non si può dire altrettanto delle produzioni artigianali rivolte alla pista, perché sono in molti a rimpiangere questo tipo di propulsore per un utilizzo prettamente sportivo.
Per gli appassionati le vere moto da corsa sono ancora a due tempi ed è a loro che si rivolgono quelle aziende che non si sono arrese ai diktat del mercato e dei grandi produttori, e che hanno progettato e realizzato veri e propri gioielli da utilizzare in pista. Moto che non conoscono (o quasi) l’elettronica e che si guidano solo con il polso destro. Vedi la Suter MMX500 che ha corso nel National Trophy.
L’anno scorso a Eicma avevano debuttato la modenese Vins Motors e la sua originalissima moto "Duecinquanta" forte di un motore bicilindrico a due tempi a iniezione. Subito dopo siamo stati nella sede di Vins Motors a Maranello per conoscere meglio questo progetto e chi c’è dietro a questa impresa.
Novembre 2018, sempre a Eicma, è stata presentata la versione definitiva della Vins 250, nelle due versioni: Duecinquanta Competizione e Duecinquanta Stradale.
La Vins 250 è un concentrato di tecnologia, passione e design, nella quale la lavorazione artigianale si fonde con avanzate soluzioni ingegneristiche.
L’obiettivo dei progettisti di Vins Motors era l’estrema leggerezza, ed è stato raggiunto grazie ad un raffinato studio aerodinamico e ad un grande utilizzo della fibra di carbonio, ad iniziare dal telaio monoscocca portante, con nodo anteriore integrato. Il motore a due tempi è ad iniezione elettronica, mentre le sospensioni sono regolate da un sistema a triangoli sovrapposti.
E che dire del sistema di raffreddamento, che vede il piccolo radiatore in posizione inedita, in grado di sfruttare al massimo i flussi d’aria generati dalla carenatura?
Analizzando il modello da competizione possiamo constatare come disponga di un motore due tempi Tandem V-Twin bicilindrico a V di 90°, con doppio albero controrotante, che sfrutta un nuovo sistema di alimentazione coperto da brevetto, e che raggiunge i 75cv. Potenza notevole, che non va però a danno dell’affidabilità della componentistica. E’ stato studiato per ridurre gli ingombri complessivi, così come gli intervalli di manutenzione. I carter sono realizzati dalla fusione in alluminio. Il cambio a sei rapporti è estraibile e la frizione è rinforzata. Le valvole di scarico sono a controllo elettronico tramite servocomando, mentre il sistema di raffreddamento è doppio, con lavaggio integrato.
Del telaio in carbonio abbiamo già detto, ma vale la pena ribadire come la sua forma sia ergonomica ed in grado di contenere oltre al nodo anteriore anche il radiatore, il serbatoio ed il motore. E parlando di carbonio occorre rilevare come tutti i componenti vengano realizzati nello stabilimento Vins di Maranello, inclusi quelli in carbonio in autoclave, con stampi del medesimo materiale. Sono in fibra di carbonio anche le forcelle ed i cerchi.
L’elemento fondamentale che ha condizionato non solo lo studio del sistema di raffreddamento, ma anche l’aerodinamica, è il piccolo radiatore realizzato su misura, che sfrutta tutti i flussi d’aria appositamente creati nella carenatura.
La sospensione anteriore è a triangoli sovrapposti e si avvale di un sistema Hossack a quadrilatero deformabile, mentre quella posteriore è a push-road parallelo a doppia attuazione. Entrambi sono costituiti da un mono ammortizzatore regolabile.
L’impianto frenante dispone di un doppio disco all’anteriore.
Il modello stradale sarà pre-ordinabile a partire dalla prossima primavera (prezzo orientativo di 40.000 euro), mentre per quello da pista gli ordinativi sono iniziati in concomitanza con Eicma e le consegne partiranno a breve: il prezzo sarà di circa 50.000 euro.
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Fabio Ricci1, Gambassi Terme (FI)Bravi ragazzi !!Per buttarsi in un progetto del genere ci vuole coraggio,passione,voglia di fare,un po' di sana follia e i fondi per finanziare oltre a competenza .È bello ancor oggi constatare che ci sono persone che si buttano in progetti arditi coltivando un sogno magari nonostante tutti gli ostacoli burocratici e normative antitutto ecc ecc .Ascoltando i commenti vari qui sul forum metà delle moto in listino (di tutte le marche)Non dovrebbero nemmeno esistere Ah ah ah (è una battuta !!!)
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Marco.Triple, Albettone (VI)Il discorso è molto semplice: non si può pretendere che chi guarda la Parodi apprezzi Crippa; per determinate "cose" ci vuole un certo palato.