Alla scoperta degli store più green di Milano con l'Askoll XKP L3 - TEST
XKP, che si legge Excape, è nella versione L3 l'evoluzione del più piccolo L1, ed equivale in termini endotermici a un ottavo di litro, un 125 cc.
Ma questo non è l'unico cambiamento rispetto al modello L1 che già conosciamo: il nuovo XKP ha un design rinnovato a partire dai fari a LED, ora più luminosi e con la funzione follow me home, di norma prerogativa delle auto.
Abbiamo anche un nuovo display multicolor da 5,5 pollici che mostra velocità, carica della batteria, temperatura, orario, chilometri percorsi e comunica con la nuova app per accedere allo scooter anche da remoto e personalizzare diverse funzioni, tra cui il follow me di cui sopra. Si può inoltre, attraverso l'app dedicata, conoscere in ogni momento la posizione dell'XKP, accenderlo e, in caso di furto, bloccare il veicolo da remoto.
Per quanto riguarda il design troviamo dei nuovi parafanghi più aderenti e una linea in generale più compatta, filante e sportiva per andare a far breccia nel cuore dei più giovani. E' disponibile in due colori, antrachite e night gray, a partire da giugno con un prezzo di vendita di 5.290 euro, 200 in meno se preferite il "cinquantino" L1.
L1 ed L3 si differenziano per la velocità massima che nel primo raggiunge i 45 chilometri orari e nel secondo i 66. L'autonomia dell’L1 arriva a 87 chilometri mentre quella dell’L3 a 90.
Montano entrambi un motore Askoll da 2,7 kW con una coppia di 158 Nm nell’L1 e di 130 Nm nella versione L3.
Entrambi dispongono di due batterie agli ioni di litio estraibili da 1,4 kWh ciascuna, che possono essere ricaricate con la normale corrente domestica in circa 6 ore.
In una bella giornata di sole a Milano abbiamo deciso di testare questo nuovo Askoll nell'habitat che meglio lo accoglie: il caos milanese, e abbiamo simulato una missione "spesa in mezz'ora", toccando però solo negozi in filosofia col nostro XKP: assolutamente sostenibili e innovativi.
Ci divincoliamo nel traffico senza problemi grazie alla stazza minuta e agile dell'XKP, che pesa 70 chili e ha una sella posta a soli 76 centimetri da terra: di più semplice da guidare c'è solo la bicicletta.
E poi, ammettiamolo, in città questi mezzi sono inarrivabili, è silenzioso, non vibra, e ha uno spunto che solo i mezzi elettrici possono regalare; c'è persino la retro, cosa desiderare di più? Ad esempio diverse modalità di guida a seconda dell'utilizzo? Abbiamo anche quelle: Power, Eco o City, a voi la scelta e l'XKP limiterà la potenza a 30 o 50 chilometri orari per le ultime due e la lascerà piena in modalità Power.
Le ruote da 16 pollici garantiscono sicurezza e stabilità, le sospensioni assorbono le asperità più leggere, ma soffrono su quelle più dure e sui pavè disastrati del centro. L'impianto frenante, composto da un disco da 220 millimetri davanti e uno da 190 dietro, ha il giusto mordente e una buona modulabilità, non mette mai in crisi e mantiene lo scooter stabile anche in caso di frenata d'emergenza.
Il gancio nella parte anteriore della sella e la pedana piatta ci danno una mano nella nostra missione spesa green, ecco alllora i negozi che abbiamo visitato!
Primo stop da Negozio Leggero, dov'è possibile fare "la spesa alla spina" perché tutto, ma proprio tutto, dall'alimentare ai prodotti per la casa, è venduto sfuso in confezioni sostenibili o con filosofia del vuoto a rendere.
Seconda tappa Agilla Aromatica, un'erboristeria che lavora nel pieno rispetto dell'ambiente, orientata verso fornitori che, a loro volta, tengono conto dell’impatto ambientale dei loro prodotti.
Tappa numero tre: Fattiamano Lab, laboratorio di saponi liquidi e solidi fatti a mano con ingredienti naturali e venduti in packaging sostenibili e riciclabili. In laboratrio e online vengono proposti corsi per imparare a creare cosmetici a casa.
Penultima tappa Bici&Radici, bottega del verde e dei pedali, propone questo insolito connubio di vendita e assistenza bici, ma anche vendita di fiori e piante, corsi e creazioni personalizzate.
Ultimo ma non ultimo, ci attende il negozio di frutta, ma non solo, Bella Dentro dove ogni spreco è vietato e i prodotti sono buoni e sani, non belli e lucidati da esporre come in gioielleria. Così ne giovano i prodotti ingiustamente scartati, e i produttori che fino ad oggi non si vedevano riconosciuto alcun compenso per questa merce non ammessa sul mercato della grande distribuzione.
