APRILIA RS 50, RX 50, SX 50 2006
Non chiamateli cinquantini!Anche ai miei tempi, nel 1996, la RX era la moto di riferimento dei veri riders, per innovazione e per scelte stilistiche.
Aprilia per l’estate 2006 ha rinnovato interamente la sua gamma giovane e ce n’è per tutti i gusti: RX, specifica per gli amanti dell’enduro, SX per i pazzi del motard e RS, versione 100% stradale. Nei primi due casi, le codicine sono state create ad immagine e somiglianza delle sorelle maggiori, le RXV e SXV, che hanno stravolto completamente il concetto di moto, con l’innovativo motore bicilindrico la RS invece, deriva direttamente dall’esperienza delle gare di Motomondiale, perfetta per chi vuole esibire una moto in versione totalmente racing.
Slanciate, con linee spigolose e soluzioni di design mai viste prima, queste tre Aprilia saranno sicuramente in grado di fare tendenza, come è già successo con le sorelle maggiori.
L'impostazione in sella è di ottimo livello: comandi e leve sono tutte in posizioni molto istintive, solo la distanza triangolare tra sella, manubrio e pedane mi ha costretto in una posizione un po’ sacrificata, dovuta alla piega poco accentuata del manubrio (versioni RX e SX). Sul dritto e in strada è ok, ma non appena ci si lancia in una bella piega o nella guida in piedi, è facile che risulti un po’ d’impiccio e basso. Tutt’altra storia per la RS, dove l’avvolgente carena e relativo cupolino ospitano tranquillamente un pilota delle mie dimensioni, ed anche se ci si trova sempre un po’ rannicchiati, in questo caso va tutto a vantaggio dell’aerodinamica e guidabilità.
Questo motore di soli 50 centimetri cubi riesce ad erogare una notevole potenza trasmettendo sensazioni di tutto rispetto e, alle elevate prestazioni, abbina un peso di soli 15 kg.. E’ stato interessante provarlo in 3 situazioni e configurazioni diverse.
L’RS è una vera moto da strada, equipaggiata con rapporti molto lunghi e con un baricentro basso. Mi ha consentito di apprezzare l’ebbrezza delle pieghe sull’asfalto, che mi venivano con naturalezza, sebbene i cordoli non siano la mia specialità. Il motore spinge ed è lineare quanto basta per percorrere le curve ad una velocità che permette di piegare anche parecchio e il telaio fa la sua parte per quanto riguarda la stabilità.
La SX è un vero sballo da guidare su asfalto. Utilizza rapporti più corti e sullo stesso tracciato dove ho provato la sorella stradale mi sono subito trovato più a mio agio. Le pieghe, vuoi perché sono più abituato, vuoi per la differenza di rapporti e quindi di prontezza del motore, venivano con una facilità disarmante una volta scaldate bene le gomme, e la velocità massima non era da meno. Credo sia decisamente più divertente questa versione per il classico utilizzo cittadino.
La RX invece è l’endurino per antonomasia. Il cambio a sei rapporti molto ravvicinato, facilita lo sfruttamento delle prestazioni ai massimi livelli, anche se in alcune situazioni un po’ al limite fatica ad accettare la marcia superiore. Se si usa bene la rapportatura e si fa cantare il motore è raro dover chiedere aiuto alla frizione per spuntare. Solo in qualche situazione di ripartenza da fermo in salita, era necessaria una bella pattinata per mettere in movimento il mio dolce peso.
Per quanto riguarda la lubrificazione è a miscelazione separata, con pompa volumetrica a portata variabile, quindi dimenticate la classica e noiosa trafila del miscelaggio dell’olio con la benzina, perché anche se può sembrare meno racing questa comodità e decisamente più funzionale.
I nuovi telai garantiscono un’assoluta affidabilità e sicurezza il perimetrale in acciaio ad alta resistenza assorbe tranquillamente le forti sollecitazioni della guida offroad, ma allo stesso tempo offre l’adeguata rigidità sull’asfalto per la versione motard. Il telaio della RS invece, a doppio trave in alluminio, con profilo estruso rinforzato all’interno, dona alla moto una grande sensazione di stabilità nei tratti veloci ed allo stesso tempo permette la massima maneggevolezza nei cambi di direzione.
Per quanto riguarda le sospensioni le SX e RX sono davvero pronte a tutto. La nuova forcella Marzocchi ha steli da 40 mm di diametro e offre una escursione di 195 mm, mentre il monoammortizzatore posteriore, dall’escursione di 180 mm, agisce su un forcellone in acciaio ad alta resistenza. Durante la prova ho affrontato staccate decise, buche in sequenza, appoggi ed anche un paio di salti e anche se un paio di volte sono andato a fine corsa non sono mai riuscito a mettere il sistema ammortizzante in vera crisi. Questa accoppiata è il vero punto di forza delle nuove Aprilia SX e RX.
Non meno importanti sono le ruote, un altro elemento che carica notevolmente il carattere sportivo delle piccole 50 cc. Come sulle macchine sportive infatti, dove i cerchi sono una componente essenziale per l’estetica, anche sulle nuove codice, Aprilia ha voluto dare la stessa importanza. La RX monta le misure classiche da enduro, con un 21” anteriore e un 18” posteriore, entrambi in lega leggera. La SX non è da meno, ed è equipaggiata con le tipiche misure da motard. Due cerchi da 17” e pneumatici di grande sezione per consentire a chiunque pieghe da paura con la massima tenuta. Per la RS invece è stato ripreso lo stesso design accattivante delle Aprilia da GP, con i cerchi a razze sdoppiate su cui vengono montati pneumatici radiali dalle altissime prestazioni.
Passando agli impianti frenanti posso confermare che sono degni di qualsiasi confronto con quelli di moto di cilindrate superori in quanto sono decisamente sovradimensionati. Il disco in acciaio da 260 mm per la enduro RX e da ben 300 mm per la motard SX, in accoppiamento con la pinza flottante a doppio pistoncino, garantiscono frenate pronte e sicure in spazi minimi. La pinzata oltrettutto non è brusca, ma permette una notevole modulazione d’intensità. Resta da provare quale sia però l’effettiva resistenza al calore. Anche l’impianto frenante posteriore è di altissimo livello, grazie a un disco in acciaio inox da 180 mm di diametro e a una potente pinza a due pistoncini contrapposti.
A tutte queste novità si aggiungono alcuni piccoli dettagli, fondamentali per la qualità finale del prodotto. La strumentazione digitale vanta un layout innovativo e offre diverse funzioni per tenere tutto sotto controllo, il faro anteriore sdoppiato dona un tocco di ulteriore personalità ma è studiato soprattutto per una migliore visibilità notturna, mentre i piani sella sono stati completamente ridisegnati per accogliere il pilota in una posizione decisamente più comoda.
Come per ogni mezzo Aprilia, anche queste versioni rispettano l’ambiente: gli scarichi infatti sono tutti catalizzati in acciaio inox e rientrano nei limiti EURO 2, senza penalizzare minimamente le prestazioni da riferimento del nuovo motore. In aggiunta, nella versione RS, il posizionamento dell’impianto di scarico sotto la sella, assicura non solo un'erogazione ottimale, ma anche un bilanciamento più adeguato e, non da meno, un linea estremamente aerodinamica ed accattivante.
Da ricordare infine che per le versioni RS e RX è prevista a breve l’omologazione per due persone, davvero utile per chi è un po’ più grandicello ed è anche in cantiere lo sviluppo di un eventuale listino per ricambi racing.
Le tre moto sono già disponibili presso la rete di concessionari Aprilia in tutta Italia a prezzi davvero concorrenziali: RS 3.240,00, RX 2.895,00, SX 2.795,00