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Ducati Multistrada V4 TEST: tutto quello che c'è da sapere sulla nuova Multi da 170 cv

- Abbiamo guidato la nuova Multistrada V4: in queste prime impressioni vi diciamo come si comporta su strada e in un facile offroad. I numeri della V4 sono comunque già impressionanti: 170 cavalli per soli 215 kg a secco e un velocità massima di circa 265 km/h!

Come va

Se ancora non sapete com’è fatta, vi rimandiamo al testo qui sotto (lungo come un poema di Omero). Perché di novità la Ducati Multistrada ne presenta davvero una caterva. Facciamo prima a dirvi cos’è rimasto in comune con la precedente versione: le manopole in gomma, stop.

L’ergonomia è studiata con grande cura. In sella si sta bene e si tocca facilmente terra; dista infatti solo 84 cm (ma si può alzare a 86 in un attimo, senza attrezzi). Il riparo dall’aria è ottimo e solo chi supera il metro e novanta avrà la parte superiore del casco esposta. Nel nostro primo contatto (170 km in Emilia tra città, autostrada, statali e facile fuoristrada) la Multistrada V4 S ci è sembrata comoda sia col pilota che col passeggero. E sembrano fatte bene anche le borse basculanti di nuova concezione.
Le vibrazioni sono davvero ridotte e ci sembra sia stato fatto un grande lavoro anche sul fronte del calore: è il tallone d’Achille dei motori V2 e V4, i cui cilindri posteriori spesso mandano in ebollizione le nostre parti basse d’estate. Nel test, con circa 13 gradi, non abbiamo avvertito nessun fastidio. Nemmeno il classico teporino che, a dire il vero, fa quasi piacere d’inverno. Ci riserviamo di riprovare ovviamente la moto, ma anche nelle soste al casello autostradale il nuovo V4 non si è fatto notare. D’altra parte il lavoro sugli sfoghi d’aria calda e i nuovi radiatori (laterali) sono un passo in avanti rispetto al V2 (leggi sotto come i dettagli tecnici). Nel complesso la seduta è sensibilmente diversa rispetto a prima: la Multistrada resta stretta tra le gambe e il serbatoio da 22 litri (2 in più) non è mai ingombrante, nemmeno nella guida in piedi. Si è però meno dentro la moto e più sopra di lei, con una impostazione quindi maggiormente enduristica, che dà un bel controllo anche su strada.
Detto in altri termini: è meno crossover e più maxienduro, anche grazie alla nuova ruota anteriore da 19 pollici (prima era da 17, Multistrada Enduro esclusa).

E qui entra in gioco prepotente il nuovo motore V4. Abbiamo letto che non sarebbe più un vero Ducati per via dell’assenza della distribuzione desmodromica. Ragazzi, provatelo! È un Ducati fatto e finito. Certo, ai regimi più bassi ha perso la ruvidità dei V2 di Borgo Panigale e ai medi è sicuramente più gentile. I suoi 170 cavalli infatti non sono mai imbizzarriti e fuori controllo, merito di un’ottima gestione elettronica del gas e degli evoluti controlli dinamici. Ma, se spalancate il gas, si decolla! I 1.158 cc regalano prestazioni entusiasmanti. Il V4 è regolare a 2.000 giri, spinge con forza – tanta forza – dai 4 ai 7.000 giri e poi boom: ti proietta a oltre 10.000 giri con una spinta inesauribile, amplificata dalle cambiate da MotoGP del cambio assistito elettronicamente (di serie sulla S della nostra prova). I rapporti sono molto ravvicinati e con una prima bella corta, perfetta in città o nel fuoristrada. Le cambiate sono un po’ ruvide solo se si pretende di usare il quick shift elettronico ai regimi medio-bassi.


La strumentazione si legge molto bene (la S ha uno schermo TFT da 6,5 pollici) e ha numeri più grandi e meno affollati rispetto alla Multistrada V2. Ora si può persino avere la navigazione a tutto schermo, grazie all’interfaccia con lo smartphone. Sono ben fatti anche i blocchetti elettrici, che richiedono un piccolo apprendistato per conoscere tutte le funzioni. A partire dal cruise control adattivo, che sfrutta il radar. L’abbiamo testato per circa 20 km in autostrada e funziona molto bene, soprattutto con le auto. Bisogna prestare attenzione soltanto in presenza di una moto che precede, perché in questo caso il radar fatica a identificare una sagoma così stretta. Ottima soluzione quella del BSD (blind spot detection), che illumina un led arancione nello specchietto, se un veicolo entra nel nostro angolo cieco.

La dinamica di guida è rivoluzionata. Ora la Ducati Multistrada V4 ha quote più enduristiche di prima. È più corta (interasse ridotto di 2 cm, ora siamo a 1.567 mm contro 1.585), con una forcella meno inclinata, più leggera (215 kg a secco). Soprattutto ha l’anteriore da 19” (120/70) e un posteriore da 17” con gomma più stretta (170/60 contro i precedenti 190/55). Confermate invece le ottime Pirelli Scorpion Trail 2.

Risultato? La Multi V4 è meno rapida a scendere in piega, ma molto più intuitiva e facile. L’agilità persa con la ruota anteriore più grande è recuperata  grazie alle nuove quote ciclistiche e al peso inferiore. Su asfalto il divertimento in curva è ancora di assoluto livello e sulla S abbiamo apprezzato anche le sospensioni elettroniche e l’impressionante reparto freni, che davanti ha enormi dischi da 330 mm di diametro con pinze Brembo Stylema.

Difetti quindi? Nel corso di ogni test li cerco col lumicino, sperando di dare sempre più riferimenti possibili a chi ci legge su Moto.it
Questi 170 km non sono stati sufficienti per evidenziare pecche particolari, ci riserviamo di provarla a lungo appena Ducati sarà pronta col parco stampa. Sulle prime ci paiono aumentati in modo sensibile i consumi. Non tanto a velocità costante, perché a 130 km/h il computer di bordo indica un dato di 18,5 km/l, vicinissimo alla Multistrada 1260.
È nel misto che il V4 invoglia a darci dentro e qui abbiamo letto un consumo medio con le marce basse di 13 km/l (tirando parecchio il collo, va detto). Non ci sorprende troppo, viste le prestazioni eccezionali del V4, ma sicuramente il V2 sapeva essere più parco.

E in fuoristrada?

E in fuoristrada? Si apprezza molto la nuova ergonomia nella guida in piedi. Abbiamo guidato una Multistrada V4 S con cerchi a raggi (optional) e gomme Pirelli Scorpion Rally. La Multistrada Enduro 1260 – sia chiaro – resta una gran moto, ma la nuova V4 in questi primi frangenti ci è parsa più semplice, grazie soprattutto alla dolcezza del motore ai bassi. Però scordatevi di usarla a controlli disinseriti in modalità Touring o Sport, cioè con 170 cavalli liberi sotto le chiappe. Va troppo! Ecco questa è la differenza abissale rispetto alla 1260, che si lasciava condurre – con un pelo di follia – in fuoristrada anche a potenza piena. Con la V4 è saggio passare al riding mode Enduro, che lascia comunque la bellezza di 115 cavalli. Sono tanti e in più la spinta ai bassi resta piena e pronta, aspetto essenziale per superare una salita o un piccolo ostacolo. Valide anche le sospensioni, che hanno un’escursione sufficiente per affrontare percorsi abbastanza tecnici (170 mm davanti e 180 dietro), e soprattutto una buona scorrevolezza.

Pro & Contro

  • Comportamento stradale - Motore V4 entusiasmante - Dotazione al vertice
  • Consumo aumentato rispetto al V2 - Prezzo impegnativo

Maggiori info

Abbigliamento usato da Andrea Perfetti:
Casco AGV AX9
Giacca TUR J-ZERO
Pantaloni TUR J-ZERO
Guanti TUR

Stivali Alpinestars Corozal

Luogo: Appennino Bolognese
Meteo: coperto, 13 gradi
Foto di Marcello Mannoni
Video editing: A. Perfetti

La nuova Multistrada V4 allarga il concetto di quattro moto in una introdotto dalla Multistrada nel 2003. Cambia radicalmente, come fa intuire il nuovo nome. Ora ha un motore con 4 cilindri a V da 170 cavalli, aiuti elettronici da MotoGP e una ciclistica riprogettata. Ducati ha pensato ovviamente anche ai tanti viaggiatori che negli anni hanno scelto la Multi per viaggiare: ora gli intervalli di manutenzione principali sono fissati ogni 60.000 km e troviamo sistemi innoviativi, dai radar al navigatore cartografico visualizzabile sul cruscotto fino alle cornering lights.

La sua storia 
In 18 anni ne sono state prodotte oltre 110.000 unità sin dalla sua nascita nel 2003. La prima Multistrada era una moto sportiva, con buona coppia e principalmente indicata a un utilizzo stradale. La versione del 2010 è stata la prima quattro moto in uno, ovvero la prima moto al mondo dotata di Riding Mode. Nel 2015 è stato presentato il primo motore dotato di un doppio variatore di fase, che migliorava la fluidità di erogazione.
La quarta generazione di Multistrada è una moto ancora più prestazionale, ma anche più facile da guidare e più leggera. Inoltre è coperta dalla garanzia di 4 anni a chilometraggio illimitato di 4Ever Multistrada.

Design
Come per tutti i prodotti Ducati anche sulla Multistrada V4 la forma segue la funzione. Il proiettore anteriore con DRL ispirato a quello della Panigale rende la Multistrada V4 molto riconoscibile. I volumi sbilanciati sull’anteriore con linee muscolose si integrano nel serbatoio da 22 litri. Forma e funzione si uniscono anche nell’attento studio dei flussi aerodinamici. Ogni elemento della parte anteriore, dal cupolino al plexiglas passando per il “becco” e per le feritoie di sfogo dell’aria, è stato studiato per assicurare il miglior comfort aerodinamico e termico possibile. Svolgono questa funzione anche le piccole appendici aerodinamiche che consentono di deviare i flussi alle gambe del pilota.

Motore ed elettronica

Il nuovo motore V4 Granturismo, leggero (66,7 kg) e compatto, oltre ad assicurare prestazioni ai vertici della categoria è garante di un funzionamento estremamente regolare ai bassi regimi e di una curva di coppia estremamente lineare.
Ha una cilindrata di 1.158 cm3 ed eroga 170 CV (125 kW) a 10.500 giri con una coppia massima di 125 Nm (12,7 kgm) a 8.750 giri. La curva di coppia è stata modellata per garantire la massima fluidità e progressività di erogazione, anche a pieno carico. E' stata data molta attenzione alla definizione dei rapporti del cambio, con una prima marcia corta e quindi ottimale per gli spostamenti e le manovre a bassissima velocità, le partenze in salita a pieno carico e la guida in fuoristrada. Al contempo la sesta marcia è sufficientemente lunga da non avere un regime troppo elevato nei trasferimenti autostradali.

La continua attenzione al cliente da parte di Ducati è testimoniata da un incremento elevato degli intervalli di manutenzione: nella Multistrada V4 il cambio dell’olio è previsto ogni 15.000 km, mentre il controllo ed eventuale regolazione del gioco valvole è richiesto ogni 60.000 km. Il V4 Granturismo è un motore progettato per l’utilizzo stradale, ma sfrutta, laddove siano effettivamente vantaggiose, tutte le soluzioni tecniche che Ducati ha sviluppato in anni di esperienza nelle competizioni. Tra queste si evidenzia la tecnologia dell’albero controrotante, che lavorando contro le inerzie generate dalle ruote, migliora la maneggevolezza, riduce il beccheggio.

Elettronica 
Il pacchetto elettronico della Multistrada V4 è lo stato dell’arte nel settore motociclistico per sicurezza, comfort, performance e connettività. La piattaforma inerziale (IMU) gestisce il funzionamento di ABS Cornering, Ducati Wheelie Control (DWC), Ducati Traction Control (DTC), qui in versione “cornering” e, sulla Multistrada V4 S, le Cornering Lights (DCL). Sempre sulla Multistrada V4 S è presente di serie anche il Vehicle Hold Control (VHC), che rende semplice la ripartenza su strade in pendenza. Sulla Multistrada V4 S, la piattaforma inerziale dialoga continuamente anche con il sistema di controllo delle sospensioni semi attive Ducati Skyhook Suspension (DSS). Questo sistema non solo è capace di analizzare le condizioni di guida e di regolare l’idraulica di forcella e ammortizzatore in maniera istantanea, ma per la prima volta integra anche la funzione di Autoleveling.
L’Autoleveling riconosce l’assetto della moto e lo regola autonomamente per riportare la sella all’altezza ideale da terra nelle diverse configurazioni di marcia, aggiungendosi alle opzioni (manuali) già disponibili per l’utente: pilota, pilota più valigie, pilota e passeggero, pilota e passeggero con valigie. Per la Multistrada V4 è inoltre disponibile come accessorio il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici.

Al fine di migliorare l’esperienza di guida dell’utente, sulla Multistrada V4 i tecnici Ducati hanno rivisto completamente l’interfaccia utente e la grafica del cruscotto (ora multilingua), che sulla Multistrada V4 S è un’unità TFT da 6.5 pollici regolabile nell’inclinazione. Sempre sulla versione S nel blocchetto di sinistra è stato inserito un joystick che permette una rapida e facile navigazione del nuovo menu, studiato per essere ancora più intuitivo. Il nuovo sistema Ducati Connect permette il “mirroring” via Bluetooth e wi-fi di alcune applicazioni del proprio cellulare sul cruscotto ed il controllo attraverso il joystick posizionato sul blocchetto comandi di sinistra.  Inoltre, nella parte superiore del serbatoio, è stato ricavato un vano, accessibile tramite uno sportello, nel quale è possibile riporre il proprio smartphone e tenerlo sotto carica grazie alla presenza di una porta USB.

Con la Multistrada V4 Ducati introduce un’anteprima assoluta nel mondo delle moto: il rivoluzionario sistema radar anteriore e posteriore, che permette l’utilizzo del Cruise Control Adattivo (ACC) e del Blind Spot Detection (BSD). I radar sono dei sistemi di ausilio avanzato che Ducati ha sviluppato assieme a Bosch.

Telaio

La Multistrada V4 è equipaggiata con un telaio monoscocca in alluminio, ruota anteriore da 19 pollici e forcellone bibraccio, in grado di ospitare anche ruote a raggi. Ha un interasse contenuto (1.567 mm), un avantreno dalle quote sportive, sospensioni con grande escursione (170 mm la corsa ruota anteriore e 180 mm quella posteriore), luce a terra di ben 220 mm e un peso a secco di 215 kg

Ducati ha svolto un attento studio della posizione in sella che, rispetto alle precedenti generazioni di Multistrada, vede ora il pilota meno inserito nella moto e in una posizione più dominante. La parte centrale della moto è particolarmente stretta. La nuova ergonomia è stata definita anche con l’intenzione di garantire sempre un solido appoggio dei piedi a terra. Per questo motivo è stata posta molta attenzione in fase di progettazione per avere una misura dell’arco del cavallo che fosse il più ridotta possibile, combinata con un’altezza sella ridotta, regolabile su due posizioni da 840 e 860 mm (disponibili come accessorio anche una sella bassa da 810 mm e una alta da 875 mm, per permettere a piloti di ogni taglia di trovare l’altezza sella più congeniale). Questo aspetto è di fondamentale importanza nelle manovre a bassa velocità, soprattutto a pieno carico, considerando anche il fatto che la nuova Multistrada V4 è in grado di caricare ben oltre 230 kg.

Per il progetto Multistrada V4 è stato fatto un attento studio aerodinamico, svolto anche in galleria del vento, per ottenere la migliore protezione all’aria del pilota e del passeggero, ridurre i fruscii e allontanare dalle gambe del pilota il calore proveniente dal motore. Il risultato è un plexiglass dalla forma inedita, regolabile in altezza con un solo dito, associato a due deflettori laterali. La forma dei paramani e delle parti più esposte all’aria sono state studiate nei minimi dettagli.
Il motore V4 Granturismo adotta anche la strategia di disattivazione della bancata posteriore al minimo. In questo modo, quando la moto è ferma al semaforo, la bancata posteriore si disattiva (non c’è combustione nei cilindri), migliorando il comfort termico di pilota e passeggero grazie all’abbassamento delle temperature e riducendo il consumo. Sempre con l’obiettivo di massimizzare il comfort sono disponibili come accessori le manopole riscaldabili e la sella pilota e passeggero riscaldabili.

La gamma

Multistrada V4
Colorazioni: Ducati Red con cerchi di colore nero

Principali dotazioni di serie
Motore Ducati V4 Granturismo da 1.158 cm3 con controllo gioco valvole ogni 60.000 km
Telaio monoscocca in alluminio, telaietto in tubi d’acciaio e forcellone bibraccio in alluminio
Sospensioni Marzocchi meccaniche con forcella regolabile con steli da 50 mm di diametro e ammortizzatore regolabile con schema cantilever. Escursioni ruote 170-180 mm
Ruote 120/70-19’’ e 170/60-17’’ con pneumatici Pirelli SCORPION™ Trail II
Impianto frenante Bosch-Brembo ABS 10.3ME Cornering
Dischi anteriori da 320 mm di diametro con pinze radiali a 4 pistoncini Brembo M4.32
Faro anteriore con sistema DRL
Cruscotto TFT con schermo a colori da 5’’
Inertial Measurement Unit (IMU) Bosch
Power Mode
Riding Mode
Ducati Wheelie Control (DWC)
Ducati Traction Control (DTC)
Allestimenti e pacchetti accessori

 

Multistrada V4 S
Colorazioni: Ducati Red con cerchi di colore nero lucido con tag rosso, Aviator Grey con cerchi di colore nero lucido con tag rosso

Dotazioni di serie come Multistrada V4 ad eccezione di
Sospensioni elettroniche semi-attive Marzocchi Ducati Skyhook Suspension (DSS) Evolution con funzione Autoleveling. Escursioni 170 – 180 mm
Possibilità di acquisto con ruote in lega o a raggi
Dischi anteriori da 330 mm di diametro con pinze radiali a 4 pistoncini Brembo Stylema
Faro anteriore full LED con DRL e Ducati Cornering Lights (DCL)
Avviamento Hands Free
Cruscotto con schermo full-TFT a colori da 6.5”
Ducati Connect con applicazioni telefono, musica e navigatore cartografico
Ducati Quick Shift (DQS) Up&Down
Cruise Control
Vehicle Hold Control (VHC)
Allestimenti e pacchetti accessori


Multistrada V4 S Sport
Colorazioni: Livrea Sport con cerchi di colore nero lucido con tag rosso

Dotazioni di serie come Multistrada V4 S ad eccezione di
Silenziatore Akrapovič omologato in fibra di carbonio e titanio
Parafango anteriore in fibra di carbonio

Altre caratteristiche della Multistrada V4

Cruscotto tecnologico
La Multistrada V4 è dotata di un cruscotto TFT da 5 pollici. La navigazione nel menù è facile e resa intuitiva da grafiche che identificano immediatamente il settaggio che si sta andando a modificare. Grazie al modulo Bluetooth è possibile utilizzare il Ducati Multimedia System (DMS) che permette di rispondere alle telefonate oppure ascoltare la propria musica preferita.
Sulla Multistrada V4 S spicca invece il cruscotto TFT da 6,5 pollici che grazie all’utilizzo di vetro minerale come sui moderni smartphone migliora ulteriormente la visibilità, riducendo anche i riflessi. Su questo TFT sono visualizzati ulteriori informazioni, come ad esempio il settaggio delle sospensioni e, tramite l’app di navigazione Sygic GPS, è possibile visualizzare la mappa del navigatore. Questo grazie alla funzione “mirroring” del telefono che rende possibile consultare la propria rubrica telefonica, rispondere più facilmente alle chiamate e ascoltare la musica. L’inedito blocchetto di sinistra, grazie al joystick, permette una navigazione del menù ancora più semplice e rapida. Il cambio dei Riding Mode è affidato al nuovo tasto “Mode” mentre la gestione del Cruise Control Adattivo è affidata al classico pulsante dedicato al quale si sommano i tasti + e – che servono per incrementare o diminuire la distanza che si vuole mantenere durante la marcia dal veicolo che ci precede. Il settaggio delle sospensioni, invece, è gestito dal tasto dedicato sul quale è stilizzato un ammortizzatore e la modalità scelta viene poi visualizzata sotto quella del Riding Mode inserito. Per poter avere il proprio cellulare a portata di mano e al contempo sotto carica, è stato ricavato un vano sul serbatoio con presa USB, accessibile tramite uno sportello. Inoltre, sul lato destro della plancia, è presente una seconda presa 12 V di ricarica.

Accensione Hands Free
La Multistrada V4 S sfrutta un sistema di avviamento Hands Free che garantisce i migliori standard di sicurezza. Grazie a questo sistema l’utente può tenere la chiave in tasca e accendere la moto con l’apposito pulsante posizionato subito dietro la piastra di sterzo. Per aprire il serbatoio si utilizza la chiave meccanica a “flip” integrata nello stesso trasponder che contiene la chiave elettronica. È invece disponibile come optional il tappo serbatoio del tipo keyless.

Riding Mode Sport
Il Riding Mode Sport è quello in assoluto più performante su asfalto. Con questo Riding Mode la Multistrada V4 offre le massime prestazioni possibili per godere dei suoi 170 cv e dell’assetto sportivo delle sospensioni nelle versioni S. L’intervento Ducati Traction Control e del Ducati Wheelie Control sono ridotti al minimo e l’ABS è settato al livello 2 che consente il sollevamento controllato della ruota posteriore in modo da massimizzare le prestazioni in frenata, e mantiene la funzionalità cornering. 

Riding Mode Touring
Per il Riding Mode Touring Ducati la potenza massima rimane di 170 CV, ma l’erogazione del motore è più morbida e progressiva. La sicurezza attiva è esaltata dall'incremento del livello di intervento di DTC e DWC. L’ABS è settato sul livello di interazione 3, perfetto per il turismo. Nelle versioni S, viene programmato automaticamente un assetto delle sospensioni ideale per lunghi tragitti, a garanzia del massimo comfort per pilota e passeggero.

Riding Mode Urban
L'erogazione di potenza del Riding Mode Urban viene ridotta a 115 CV e nelle versioni S il setting delle sospensioni è perfetto per superare agevolmente i frequenti ostacoli cittadini dossi, tombini, ecc. Il DSS si riconfigura ancora una volta per gestire al meglio questi continui cambi di superficie. DTC e DWC passano al livello di intervento molto elevato. L’ABS è settato sul livello 3.

Riding Mode Enduro
Anche grazie all’adozione della ruota da 19 Multistrada V4 è ancora più a suo agio nella guida su sterrato.  A tutto questo si aggiunge il Riding Mode Enduro che limita la potenza del motore a 115 CV e, sulla versione S setta il DSS Evolution specificamente per la guida in off road. I sistemi DTC e DWC passano al livello inferiore di intervento e l’ABS è settato sul livello 1, idoneo all'uso offroad su terreni a bassa aderenza. In questo caso sono disattivate la funzionalità di rilevamento del sollevamento della ruota posteriore, la funzionalità Cornering e l’ABS sulla ruota posteriore è disabilitato.

DTC (Ducati Traction Control)
Parte integrante del Ducati Safety Pack, il DTC sulla Multistrada V4 è stato ulteriormente evoluto e integra i dati provenienti dalla IMU per una gestione delle perdite di aderenza che tiene conto anche dell’angolo di piega.  Ricevendo ed elaborando in pochi millesimi di secondo i dati provenienti dai sensori, il DTC è in grado di controllare lo slittamento della ruota posteriore. Il sistema consente di scegliere tra 8 diversi livelli. Ciascuno di essi è stato programmato per offrire un valore di tolleranza allo slittamento del posteriore commisurato a livelli progressivi di capacità di guida (classificati da 1 a 8).

Ducati Wheelie Control (DWC)
Il sistema, integrato all’interno dei Riding Mode, è regolabile su 8 livelli, analizza l’assetto della moto rileva l’impennamento e gestisce di conseguenza l’erogazione del motore in modo da garantire la massima sicurezza in accelerazione.

Impianto frenante Bosch Brembo con sistema ABS Cornering
L’intera famiglia Multistrada V4 è dotata del Ducati Safety Pack di cui fa parte anche l’impianto frenante Brembo con ABS Bosch 10.3ME dotato di funzionalità cornering regolabile su 3 livelli. Il Cornering ABS lavora in sinergia con la piattaforma inerziale IMU Bosch che fornisce in tempo reale i dati di inclinazione della moto. 
Grazie ad un processore che comanda l'ABS, la Multistrada sfrutta un sistema di frenata combinata tra l’anteriore e il posteriore (Electronic Combined Braking System) ottimizzato per i Riding Mode Urban e Touring, mentre per la modalità Sport questo si riduce, perché per scelta viene ritenuto un contesto nel quale è preferibile un controllo non completamente automatizzato. Il sistema di frenata combinata incrementa la stabilità in frenata utilizzando quattro rilevatori di pressione che ripartiscono la potenza frenante in modo ottimale fra anteriore e posteriore.

La funzione "antisollevamento" dell'impianto ABS è pienamente attiva nei Riding Mode Urban e Touring, in quello Sport è controllato per non arrivare al ribaltamento del veicolo mentre viene disattivata per l'uso in modalità Enduro. L'ABS è comunque disinseribile dal cruscotto nel Riding Mode Enduro e consente la memorizzazione e riutilizzo delle medesime impostazioni salvate al successivo Key-On.

L’impianto anteriore della Multistrada V4 è caratterizzato da pinze radiali monoblocco Brembo a 4 pistoncini da 32 mm di diametro e 2 pastiglie, pompe radiali con leve regolabili, doppio disco anteriore da 320 mm. Al posteriore troviamo invece un singolo disco da 265 mm di diametro su cui lavora una pinza flottante, sempre Brembo. Sulla Multistrada V4 S l’impianto frenante deriva direttamente dalle Superbike di casa Ducati. L’impianto anteriore si affida a due dischi da 330 mm di diametro abbinati a pinze monoblocco Brembo Stylema.

Vehicle Hold Control (VHC)
La nuova Ducati Multistrada V4 è equipaggiata con l’ABS Bosch 10.3 ME di ultima generazione, dotato del sistema Vehicle Hold Control (VHC). Quando viene attivato, a moto ferma con il comando dei freni azionato per un certo tempo, questo sistema mantiene ferma la moto azionando autonomamente il freno posteriore. 

Tecnologia radar
La Ducati Multistrada V4 è la prima moto di produzione al mondo ad adottare la tecnologia radar. Nella Multistrada V4 le funzioni che essi abilitano sono due: il Cruise Control Adattivo e la Blind Spot Detection.

Adaptive Cruise Control
Il radar posizionato nella parte anteriore del veicolo controlla il funzionamento del Cruise Control Adattivo (denominato ACC, Adaptive Cruise Control) che per mezzo di frenate ed accelerazioni controllate regola automaticamente la distanza (selezionabile su quattro livelli) dagli altri veicoli quando si guida ad una velocità compresa fra 30 e 160 km/h. Questo sistema, di derivazione automobilistica, è stato evoluto e sviluppato in funzione della dinamica e dell’ergonomia di un mezzo a due ruote. In particolare l’autorità del sistema di decelerare e accelerare è stata limitata, in modo da assicurare al pilota di poter mantenere il controllo costante del mezzo in ogni situazione. L’ACC può essere inserito e regolato tramite i pulsanti dedicati posizionati sul blocchetto di sinistra. Grazie al DQS up & down il pilota può salire di marcia o scalare senza che l’ACC si disattivi durante le fasi di accelerazione e decelerazione. 

Blind Spot Detection
Il radar posteriore, posizionato sotto il fanale, è in grado di rilevare i veicoli posizionati nel cosiddetto angolo cieco di visuale (blind spot), ovvero l’area non visibile né direttamente dal pilota né tramite lo specchio retrovisore. Il sistema BSD (Blind Spot Detection) segnala questa situazione tramite i LED posizionati sugli specchietti retrovisori, illuminando quello posizionato sul lato nel quale rileva la presenza di un veicolo nell’angolo cieco di visuale. Il BSD segnala anche il sopraggiungere da dietro di veicoli a velocità elevata. In entrambi i casi, se l’utente attiva l’indicatore di direzione manifestando l’intenzione di cambiare corsia, il BSD fa lampeggiare il LED segnalando una situazione di potenziale pericolo. L’utente può regolare su tre diversi livelli la luminosità dei LED del sistema grazie al menù dedicato.

Telaio
Totalmente inedita la ciclistica che vede il debutto di un telaio monoscocca in alluminio. Grande attenzione è stata rivolta alla definizione delle quote ciclistiche che si riassumono nei 24,5° di inclinazione del cannotto di sterzo, una misura che assicura rigore fluidità di ingresso in curva. Anche il forcellone di alluminio con una leggerissima struttura “a traliccio” è stato progettato ex novo. La soluzione bibraccio è stata scelta come miglior compromesso tra rigidità e leggerezza.

Sospensioni
La Multistrada V4 è equipaggiata con una forcella a steli rovesciati da 50 mm di diametro, piedino fuso dedicato, regolabile in tutte le caratteristiche (precarico molla, freno idraulico in estensione e compressione, il tutto su entrambi gli steli). Al posteriore è invece presente un ammortizzatore Marzocchi che collega il forcellone al telaio senza interposizione di leveraggi: è anch’esso regolabile nel precarico molla in remoto con torchio idraulico e nei freni idraulici in estensione e compressione. La molla è progressiva.

La Multistrada V4 S è invece equipaggiata con sospensioni Marzocchi di tipo semi-attivo e vengono controllate dal sistema Ducati Skyhook Suspension (DSS) Evolution. Il sistema consente anche la regolazione del precarico e dei freni idraulici in compressione ed estensione dell’ammortizzatore posteriore. La regolazione avviene in modo istantaneo ed è integrata nei Riding Mode, oppure è personalizzabile attraverso il computer di bordo. Il sistema semiattivo si interfaccia con i sensori per “leggere” stile di guida e condizioni della strada e regolare l’assetto in modo continuo. 

In entrambe le versioni, le sospensioni hanno una corsa della ruota anteriore di 170 mm mentre l’escursione della ruota posteriore è di 180 mm. Si tratta di escursioni particolarmente generose che insieme alla conformazione del telaio e della coppa dell’olio motore assicurano una luce a terra di 220 mm. La gestione del DSS EVO consente di regolare l’assetto di partenza secondo le varie situazioni di carico. Questo sistema per la prima volta integra anche la funzione di Autoleveling. L’Autoleveling riconosce l’assetto della moto e lo regola autonomamente per riportare la sella all’altezza ideale da terra nelle diverse configurazioni di marcia, aggiungendosi alle opzioni (manuali) già disponibili per l’utente: pilota, pilota più valigie, pilota e passeggero, pilota e passeggero con valigie.  Per la Multistrada V4 è inoltre disponibile come accessorio il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici.

Pneumatici e cerchi
Le Multistrada V4 e V4 S sono equipaggiate con cerchi fusi in lega leggera. Montano entrambe cerchi da 3.00 x 19’’ all'anteriore e da 4,5 x 17’’ al posteriore equipaggiati con pneumatici Pirelli SCORPION™ Trail II nelle misure 120/70-19’’ e 170/60-17”. La Multistrada V4 è omologata anche per l’utilizzo delle Pirelli SCORPION™ Rally e SCORPION™ Rally STR, sempre nelle misure 120/70-19’’ e 170/60-17”. La Multistrada V4 S può essere acquistata anche con ruote a raggi direttamente assemblati in fabbrica, nelle stesse misure di quelle in lega.

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Commenti

  • Joker702356
    Joker702356, Noventa Padovana (PD)

    Una volta era tutto meglio...io dico che ognuno può esprimere il proprio libero pensiero. Personalmente trovo la moto appagante alla vista, compatta, con l elettronica che deve avere nel 2021. Le cose che mi lasciano perplesso sono i consumi che spaventano non poco e questa continua ricerca di off road che francamente, su bisonti di questo tipo mi sembra inadeguata e anche pericoloso almeno per me che percorro giusto la strada bianca x arrivare al rifugio o alla spiaggia di turno. Ma chi caspita lo fa sto benedetto off road serio con queste moto? Se si cade sai quanti pianti...roba da professionisti. Penso sia ora di ridimensionare questo fenomeno tutto mediatico e di nicchia almeno per quanto riguarda le grosse cilindrate. Tornando alla moto devo ancora provarla per poter aver un mio quadro completo però tornando al fattore estetico mi sento di dire che non c'è confronto con le mazingate giapponesi o la muccona tedesca che sarà anche la regina del segmento ma quanto ad estetica è molto, molto distante dai miei canoni estetici. State senza pensieri...
  • fabbam
    fabbam, Bologna (BO)

    la redazione dopo la prova, assegna 9, come valutazione, molto alto e visto che non lo assegna quasi mai, direi che è il massimo. Poi visto che Perfetto è un tester da anni, le ha provate tutte, ma proprio tutte e bene per centinaia di km, ed è l'unico qui che ha provato anche questa, direi che ci si può fidare del giudizio. Dimenticavo, poichè si presume venga
    pagato sottobanco, ed a rotazione da tutti i marchi, ad ogni nuovo modello presentato, aggiungo che il suo giudizio sia imparziale al netto degli assegni milionari che riceve.
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