Harley-Davidson 2011
In costante evoluzione
Appuntamento alla sede della H-D Italia ad Arese alle ore 9.30, pronti a partire per l’Austria, 600 km da consumare in sella alle rinnovate Touring americane.
Le Harley-Davidson scintillano (e vorrei vedere con tutte quelle cromature) una accanto all’altra, appoggiate sui cavalletti laterali come delle matrone romane nel triclinium. Forte dell’arrivo in anticipo, getto il bagaglio sulla FLHTC Electra Glide Classic, e la “faccio mia”. Almeno il viaggio di andata in Classe Magnifica è assicurato.
La Classic, semplificata nell’allestimento, che rimane comunque di alto livello pur rinunciando rispetto alla Ultra Limited alle manopole riscaldate oltre ai diffusori posteriori dello stereo e alle carenature per le gambe, viene proposta a 24.500 €, circa 4.000 € in meno rispetto alla sorella più accessoriata.
Electra Glide Classic
Il nuovo motore 103, 1.690 cc che erogano 134 Nm di coppia a 3.500, è una bella evoluzione del precedente. La cavalleria è come l’età, non si chiede a una signora, e noi sorvoliamo, anche se come rendevano noto le schede tecniche di un blasonatissimo marchio inglese di auto (quello con la doppia R tanto per capirci) la potenza erogata è “quanto basta”.
E a muovere i 400 kg a secco della Electra Glide Classic il 103 non fatica per nulla, verrebbe quasi da scrivere che è anche brillante, mentre le migliorate doti di allungo, hanno permesso a parità di velocità di crociera, di abbassare il regime di rotazione del bicilindrico.
Posizione di guida da Pascià, vibrazioni limitate e cruise control rendono il viaggio autostradale molto piacevole. Ma ad un certo punto dobbiamo e vogliamo abbandonare le strade veloci, per cui gli ultimi 200 km ce li spariamo su strade statali (di montagna), con sorpresa finale di un bell’anticipo di autunno piovoso. La musica proveniente dalle casse dello stereo fa da sottofondo, mentre la Electra danza tra le curve. È quasi imbarazzante come si riesca a guidare bene e con soddisfazione questa H-D dalle forme e dal peso abbondanti, anche tra le curve in saliscendi di una strada di montagna….e sul bagnato.
Freni discretamente potenti e dotati di ABS (un vero toccasana sul bagnato) mettono al riparo dai sudori freddi anche in caso di frenate d’emergenza.
FLHX Street Glide
Abbandono la mia compagna di viaggio per salire in sella alle altre novità di Casa H-D.Innamorarsi a prima vista della FLHX Street Glide è semplice: fashion oltre misura, attrae gli sguardi come poche. Sarà lei la prossima compagna.
Scendere dalla Electra Glide Classic per salire sulla Street è come passare da una limousine a una Corvette. Il sedere basso e rastremato è davvero sexy, ma è anche indice di una sospensione posteriore dalla corsa alquanto limitata. Ed è così, non si arriva a 60 mm, e bastano pochi chilometri per accorgersene, mentre i circa 50 chili in meno (355 a secco) la rendono più maneggevole. La sella accoglie più che degnamente il guidatore, mentre il passeggero si deve “avvinghiare” per benino e cingere la vita del dirimpettaio, pena il ritrovarsi con le terga a terra, nel vero senso della parola. Dotazione di pregio, con il cruise control e lo stereo Arman-Kardon (alloggiato nella carena “batwing”) sono compagni di viaggio ideali, se avete speso i 23.700 € necessari per portarvela a casa.
ABS e doppio disco mettono al riparo da brutte sorprese, anche se lo sforzo alla leva non è dei più contenuti.
FLSTN Softail Deluxe
Non so come, ma mi trovo in sella ad una luminescente FLSTN Softail Deluxe, recentemente riapparsa nei listini Harley-Davidson (a 20.600 €), guardarla è un tuffo nel passato. La strumentazione sul serbatoio, gli scarichi “Shotgun” ed il serbatoio dell’olio a ferro di cavallo sono un piacere per gli occhi, mentre il telaio Softail ha il classico look da Hardtail (la sospensione è celata alla vista). Andarci a spasso è una goduria, ma se avete in mente qualche trasferimento frettoloso, sappiate che la Deluxe ha due punti deboli. Uno è sicuramente il disco anteriore single, che aiuta a rallentare, ma se volete frenare davvero siete costretti a richiamare all’ordine il posteriore. ABS di serie…meno male.
Il secondo punto debole è legato alla posizione di guida, perfetta per trotterellare qua e là, ma se oltrepassate i 100 km/h, sarete costretti a prendere le sembianze da pilota di MotoGp. Piedi sulle pedane del passeggero e busto inclinato in avanti per contrastare l’aria…davvero poco allineato all’immagine della moto ed alle sue splendide gomme con fascia bianca.
FLHRC Road King Classic
La FLHRC Road King Classic, adesso disponibile anche con il motore da 1.690 cc (optional a 1.000 € da aggiungere ai 22.000 di listino) è una splendida Tourer sotto mentite spoglie. Sembra meno adatta di altre a macinar strada, ma non è così. Una guidabilità piacevole ed un motore rinnovato (non siate avari e mettete mano al portafogli per dotarla del “103”) la rendono una delle H-D più gustose da guidare e, aggiungo io, da guardare.Comfort e freni sono più okey che su altre sorelle, per cui se avete una mezza idea, date un colpo e fatela diventare realtà.
due mondi
prova 24/09/2011