Honda EM1e: TEST. Il primo elettrico di Honda per l'Europa! [VIDEO]
Una piccola rivoluzione nel mercato europeo di Honda, che manda al debutto il suo primo veicolo elettrico a due ruote: l'EM1e:.
Se nel resto del mondo, soprattutto in Asia, i veicoli elettrici della casa giapponese sono già una realtà da tempo, da noi iniziava a farsi sentire la mancanza in gamma di una proposta green per la mobilità urbana, pensata anche per avvicinare i più giovani che ormai si sa, dei motori endotermici si sono un po' - purtroppo - disinnamorati.
Ad ogni modo, per quanto qui su Moto.it siamo tutti motociclisti duri e puri, dobbiamo ammettere che per spostarsi all'interno delle città l'elettrico non è così male e, soprattutto, in molti luoghi è ormai una scelta obbligata.
E dunque Honda arriva a gamba tesa con una proposta easy, completa e funzionale.
E' il primo veicolo elettrico a dure ruote in Europa e di una lunga lista a livello globale: entro il 2025 Honda lancerà dieci modelli elettrici tra moto e scooter.
Vediamo com'è fatto e come si comporta l'EM1e: a zonzo per Oslo.
Com'è fatto l'EM1e:
La sigla EM sta per Electric Moped, ovvero ciclomotore elettrico, e questo ci fa capire che siamo sull'equivalente di un cinquantino, con velocità limitata come da normativa a 45 chilometri orari.
Ad alimentare lo scooter troviamo l'Honda Mobile Power Pack e: da 50 Volt, che offre con una ricarica completa un'autonomia di circa 41 chilometri, che salgono a 48 se guidiamo in modalità ECON.
La batteria pesa circa 10 chili - non pochissimo, ma è dotata di una comoda maniglia - e si trova nel sottosella. Si ricarica a casa tramite presa domestica con un caricabatterie dedicato, completo di ventola di raffreddamento ad aria e di LED che indicano il livello di carica.
Il tempo di ricarica è di circa 6 ore, ma per passare dal 25% al 75% sono sufficienti poco più di due ore e mezza.
Il motore, che si trova nel mozzo ruota posteriore, ha una potenza nominale di 0,58 kW e un picco di 1,7. In modalità ECON, la potenza è impostata a 0,86 kW.
Il telaio tubolare in acciaio tiene al sicuro, nella parte sotto l'ampia pedana, una batteria da 12 Volt che alimenta l'impianto elettrico e la fanaleria full LED.
Ecco le misure, molto compatte, dell'EM1e: è lungo 1.860 millimetri e alto 135, per un peso di 95 chili completo di batteria. La sella si trova a soli 74 centimetri da terra, davvero accessibile a tutti.
Per quanto riguarda le sospensioni troviamo uno schema classico con forcella telescopica con steli di 31 millimetri e un doppio ammortizzatore posteriore.
La frenata è affidata a un disco anteriore da 190 millimetri con pinza a singolo pistoncino e a un tamburo posteriore da 110 millimetri, collegati dal sistema di frenata combinata CBS che, attivando il freno posteriore, distribuisce la potenza anche alla pinza anteriore.
I cerchi sono da 12 pollici all'anteriore e da 10 al posteriore, con gomme he misurano rispettivamente 90/90-12 e 100/90-10.
La nostra prova a Oslo
Il primissimo feeling in sella è di assoluto comfort, l'EM1e: risulta accogliente, ben abitabile anche per i più ati perché le ginocchia restano lontane dal retroscudo, la pedana piatta è super spaziosa e la sella ben imbottita e a pochi centimetri da terra, solo 74.
Anche un eventuale passeggero, che vi ricordiamo in Italia è consentito se chi guida ha più di 18 anni, ha una buona porzione di seduta e delle pedane estraibili a cui appoggiarsi (non bellissim,e ma funzionali e antiscivolo).
Al manubrio troviamo i comandi necessari, tutti ben collocati, e la strumentazione tonda LCD che ci fornisce i dati realtivi allo stato dello scooter, velocità, percentuale della batteria e spie di servizio. E' ben leggibile anche controsole perché retroilluminata.
La strumentazione non offre la possibilità di collegare lo smartphone, ma visto l'utilizzo prettamente urbano e di breve raggio, la scelta di Honda è condivisibile, anche per non andare a pesare sul prezzo finale, visto l'intento di tenere l'EM1e: in fascia entry-level. Non manca però la presa USB
per ricaricare i devices elettronici.
La risposta dell'acceleratore è decisa, come d'abitudine sui mezzi elettrici, ma mai brusca o nervosa: la potenza viene dosata dolcemente fino ai 45 chilometri orari di velocità massima. Ovviamente, manco a dirlo, non si avvertono rumori o vibrazioni, tutto a favore di una guida sicuramente più rilassata.
Stupisce la frenata. Disco, tamburo e CBS lavorano in armonia per garantire fermate in tutta sicurezza, con un impianto modulabile ma deciso che non va in crisi nemmeno sul bagnato.
Anche le sospensioni lavorano bene, con una leggera sofferenza del posteriore sulle asperità più severe, ma nulla che vada ad intaccare il comfort generale dello scooter.
I difetti? Sicuramente quelli comuni a quasi tutti i mezzi di questo segmento: un design semplice e votato più alla funzionalità che allo stile, e un po' di fatica in salita, dove la velocità massima si ferma a 30 chilometri orari.
Per il resto, pro e contro della mobilità green sono soggettivi e in continua evoluzione, certo è che un prodotto del genere, nelle grandi città, risulta assolutamente a suo agio e indicato.
A tal proposito, in Europa verranno proposte diverse soluzioni di acquisto, leasing o noleggio; in Italia - ma è tutto da confermare dopo l'estate - l'EM1e: verrà commercializzato da Honda vendendo lo scooter e noleggiando le batterie, così che la casa madre possa sempre avere il controllo su sostituzione e smaltimento. Un'idea niente male, che guarda al futuro e garantisce al cliente una batteria sempre in perfetto stato.