Sibiu, Romania, 30 Luglio. Ancora e sempre… sembra essere lo strillo-jingle della terza stagione del Campionato del Mondo Hard Enduro. Non a caso. Perché l’Xross l’ha vinto Manuel, l’Erzberg l’ha vinto Mani, e perché Red Bull Romaniacs si conclude ancora nel segno della vittoria di Lettenbichler. Manuel “Mani” Lettenbichler. La ventesima edizione è la quarta vittoria di Lettenbichler. Difficile arrivare al record stratosferico di Graham Jarvis, sette vittorie, ma forse non impossibile. E soprattutto accade qualcosa che sembra lasciare un segno.

Cosa è accaduto di così “devastante”? Presto detto. Tre anni fa, la prima stagione del Campionato del Mondo Hard Enduro (powered by WESS) fu un raro ed avvincente esempio di grande equilibrio agonistico. Billy Bolt vinse il primo Mondiale della Serie promossa da Red Bull e Winni Kershhaggl, ma Lettenbichler non mollò la presa fino all’ultimo round. Anzi, dopo la vittoria alla prima edizione di Red Bull Abestone, sembrò che il tedesco potesse facilmente invertire la tendenza. Ma non era solo un duello, c’erano i “senatori”, Blazusiak, Walker, soprattutto Jarvis, che cavalcavano più o meo la stessa onda lunga della spettacolare disciplina. Lo scorso anno a rompere l’equilibrio che stava per ripetersi fu un doppio infortunio. Lettenbichler rientrò a stagione avviata, e poco più avanti a dare forfait definitivamente su Bolt. Il primo anno il Mondiale aveva “svelato” la forza di un grande Mario Roman, tra i protagonisti assoluti anche della seconda stagione, e “rivelato” che ci poteva essere ricambio. Erano arrivati i nomi nuovi. Il canadese Tristan Hart, il bulgaro Teodor Kabakchiev, il sudafricano Matt Green (che poi sarebbe diventato il primo Campione del Mondo Junior). E un anno fa, per intendersi, il 47enne Graham Jarvis vinceva il suo settimo Red Bull Romaniacs, pur in condizioni particolari (ma quando mai una Romaniacs non è stata “particolare”?).

Un anno dopo, ed eccoci all’edizione 2023, la ventesima della serie inaugurata dalla doppietta di un “dakariano”, Cyril Despres, vincitore nel 2004 e nel 2005. La Gara è come sempre ben più che “particolare”, è folle, è spettacolo e tecnica quasi al parossismo, è il prologo più 4 giornate, o tappe, di un fuoristrada che non fosse popolato da fenomeni di Campioni marziani, sarebbe un impenetrabile inferno dello Sport. Ma i Campioni esaltano ogni singola Prova di questa straordinaria Serie, le formule di gara la enfatizzano, e le “condizioni particolari” non fanno altro che confermarsi variabili “aggiuntive”, a volte determinanti ma mai separabili dalla bravura degli attori.

E dunque succede qualcosa di eccezionale. Billy Bolt, Husqvarna, vince il prologo, una spettacolare formalità dato che si corre per minuti e non per ore. Lettenbichler è comunque secondo, il che vale al tedesco una priorità di partenza nella prima Tappa. E qui si scatena l’inferno, ovvero Mani scatena il suo inferno. Il tedesco ufficiale KTM trova nel meteo che va rapidamente peggiorando un forte alleato e decide di risolvere la questione. Parte in un attacco furioso e irresistibile e vince la prima tappa con un distacco abissale. Tristan Hart, KTM, secondo, è staccato di 24 minuti, Billy Bolt, terzo, di 34, Graham Jarvis, Husqvarna, il Campione in carica, è sesto a un’ora!

Il gioco è fatto. La furia Lettenbichler ha “ucciso” Red Bull Romaniacs numero 20. La gara diventa “normale”. Teodor Kabakchiev, KTM, vince la seconda Tappa, Lettenbichler è secondo e Bolt terzo, Sonny Goggia, KTM, è settimo assoluto! I distacchi tornano ad essere “umani”, Matt Green è nei dieci, e così Graham Jarvis che, tuttavia, fatica.

Day 3, Lettenbichler torna alla carica e ad imporre un’autorità sinora sconosciuta sul plotone degli inseguitori. Il modello, sia pure in condizioni diverse, è quello della prima tappa. Kabakchiev limita i danni e Mario Roman, Sherco, torna a farsi sotto, tuttavia la classifica generale continua a veder incrementare lo “spaventoso” vantaggio di Lettenbichler.

Day 4, ultimo giorno di Gara. C’è solo da controllare una situazione che solo un enorme colpo di scena può modificare (beh, non fu proprio un colpo di scena a determinare le dinamiche della Corsa dello scorso anno?). Questa volta nulla può sorprendere. Vince Kabakchiev, ma si va direttamente alla cerimonia del podio finale. Manuel Lettenbichler, KTM, vince l’edizione 2023 di red Bull Romaniacs. Tristan Hart, KTM, è secondo, Teodor Kabakchiev, KTM, terzo. pochi centimetri di altezza separano il tre sul podio di Sibiu, la dura terra dei Carpazi dice che il secondo e il terzo sono a più di un’ora dal vincitore!

Graham Jarvis, irriducibile è ottavo, Sonny Goccia fantastico, nono, Matt Green, eccezionale Campione che corre sulle ali di Rigo Racing, è decimo.

E questo è il segno lasciato da Manuel Lettenbichler in Romania. Tre vittorie su tre appuntamento del Mondiale di quest’anno. un vantaggio strepitoso, sia in termini di distacco in gara che di punti in Campionato. Il segno piuttosto chiaro lasciato sulla terza stagione del Mondiale Hard Enduro è che, quest’anno, i giochi sembrano essere già fatti! e adeso si va a correre in casa di Hart, in Canada, Red Bull Outliers, fine Agosto.

© Immagini Red Bull Content Pool – Red Bull Abestone - Future7Media - HEWC – KTM – Husqvarna – GASGAS

Red Bull Romaniacs 2023. Classifica Finale Assoluta
1. Manuel Lettenbichler (KTM) 19:45:15; 2. Trystan Hart (KTM) 20:55:14; 3. Teodor Kabakchiev (KTM) 21:19:16; 4. Billy Bolt (Husqvarna) 21:25:16; 5. Wade Young (Sherco) 21:32:02; 6. Michael Walkner (GASGAS) 21:37:48; 7. Mario Roman (Sherco) 22:31:30; 8. Graham Jarvis (Husqvarna) 23:44:46; 9. Sonny Goggia (KTM) 24:19:31; 10. Matthew Green (KTM) 24:44:25…

Campionato del Mondo Hard Enduro. Classifica
1. Manuel Lettenbichler, GER (KTM) 64pts; 2. Trystan Hart, CAN (KTM) 46pts; 3. Billy Bolt (UK) (Husqvarna) 44pts; 4. Teodor Kabakchiev, BUL (KTM) 38pts; 5. Michael Walkner AUT (GASGAS) 31pts…