GILERA Runner
Dinamico con stileLe prestazioni, l’aggressività estetica e dinamica di questo Gilera, negli ultimi tempi iniziavano a sentire il peso degli anni, ecco allora che la casa italiana è corsa ai ripari, iniziando un rinnovo della sua gamma partendo dalle versioni 50 PureJet e SP, comprendendo anche la versione 125VX. Per ora tutto tace a riguardo di versioni di cubatura superiore, ma ci vuol poco per capire che è solo questione di tempo…poco tempo.
Più che uno stravolgimento, uno sviluppo.
I concetti base della versione precedente rimangono, ma il nuovo Runner pur seguendo le linee guida del predecessore, di strada ne ha fatta. La linea moderna e dinamica per i designers della Gilera doveva suggerire l’idea del movimento anche a veicolo fermo e così a prima vista direi che il concetto è stato ben sviluppato. La vista anteriore è quella che lega maggiormente le due generazioni. La forma del gruppo ottico ed il posizionamento degli indicatori di direzione, ricordano senza ombra di dubbio la versione precedente, mentre la vista laterale “stacca” decisamente di più. Linee tese e geometriche prendono il posto di quelle arrotondate e morbide del predecessore, trasportando il Runner nel nuovo millennio. Il family feeling con il fratello maggiore Nexus è lampante e tutt’altro che disprezzabile.
Le differenze di ciclistica tra la versione cinquanta e centoventicinque sono marginali e consistono nella diversa forcella (a steli rovesciati da 30 mm per il 50 da 35 mm per il 125) e dalla mancanza del secondo ammortizzatore posteriore per la versione di minor cilindrata. Anche l’impianto frenante è leggermente diverso, avendo il maggiore un disco anteriore da 240 mm (220 mm il cinquanta) ed un disco posteriore da 220mm (175mm il fratellino).
Per ora la scelta dei motori è limitata ai due monocilindrici 50 cc SP e PureJet due tempi, ed al 125 4T. La differenza principale tra i due cinquanta riguarda l’alimentazione, a carburatore il primo ad iniezione il PJ. Tutti e tre i propulsori sono raffreddati a liquido, e nel caso del quarto di litro la distribuzione è monoalbero a quattro valvole.
Ampio e ben sfruttabile il vano sottosella, in cui si può alloggiare senza problemi un casco integrale, caratteristica da non sottovalutare in particolar modo per i cinquanta.
Elemento distintivo del Runner, nella versione precedente ed anche in quest’ultima, il tunnel centrale “alto” oltre a contenere il serbatoio carburante, nasconde una delle novità più interessanti, il telaio doppia culla in acciaio. Questo particolare conferisce una rigidità torsionale del telaio sconosciuta al precedente modello, e unito all’abbassamento del baricentro, fa fare un salto di qualità alle prestazioni dinamiche allo sportivo Gilera.
Altra novità riguarda le dimensioni dei cerchi cresciuti sia nel diametro, da 14” anteriore e da 13” posteriore (prima erano entrambi da 12”) sia in larghezza, potendo ospitare due pneumatici di ragguardevoli dimensioni, rispettivamente 120/70 davanti e 140/60 dietro.
La differenza di peso tra il cinquanta ed il centoventicinque è sensibile, trenta chili, 99 contro 129, ma la differenza di cavalleria sposta l’ago della bilancia a favore del “maggiore”. I 15 cv (11 Kw) del quarto di litro permettono prestazioni decisamente più brillanti che unite ad una ciclistica “a posto” permettono una guida altamente divertente.
La prima presa di contatto è avvenuta sul circuito circuito di Vairano di Vidigulfo, location alquanto impegnativa per qualsiasi scooter.
Il Runner 125VX che ho imbracciato, però, non si è fatto intimorire e ha dimostrato di poter fare divertire il guidatore oltre ogni aspettativa anche tra i cordoli di una pista.
Il tempo di far entrare in temperatura il motore (con il caldo che fa non ci vuole molto…) nel frattempo “scruto” la strumentazione, moderna e dal look piacevole. Contagiri analogico in bella vista, come sulle moto vere, display fornitissimo, sul quale compaiono gli indicatori della temperatura liquido raffreddamento, il livello carburante, l’orologio, il tachimetro e due contachilometri (parziale e totale). Le spie di servizio sono posizionate a sinistra del contagiri.
Per montare in sella la tecnica consigliabile è quella motociclistica, a causa del tunnel rialzato. La posizione di guida è comoda e lo spazio longitudinale sulla pedana permette di trovare la sistemazione migliore per i piedi. In inverno utilizzando la parte anteriore della pedana, e aprendo le bocchette di sfogo dell’aria calda, è possibile riscaldarsi le “estremità”.
L’altezza della sella da terra pari a 815 mm (810 i cinquanta) distanza “percorribile” anche dai meno dotati in altezza, consente di poggiare saldamente entrambi i piedi a terra, particolare non trascurabile nell’utilizzo urbano.
Il primo giro lo dedico al riscaldamento gomme, pratica alquanto “insolita” per uno scooter, ma l’atmosfera pistaiola si fa sentire! Il Runner 125 si fa sbattere di qua e di là come se niente fosse, mostrando un’agilità fenomenale. Una volta che le gomme si sono scaldate per benino inizio a maltrattare la manopola del gas.
La tenuta di strada è notevole e il grip dei due “gommoni” Pirelli EVO 22 permette di fresare cavalletto e scarico in piena tranquillità (sbarbati…ricordate che sono in pista e non per strada…) senza che la ciclistica mostri la corda (che differenza rispetto al precedente…). Le sospensioni tarate sul rigido, se da una parte sottraggono qualche punto al comfort, dall’altra permettono di “sentire” meglio quel che sta succedendo sotto al sedere. I freni sono potenti e progressivi, decisamente al top per la categoria, anche dopo numerosi giri di pista sono sempre presenti ed al massimo della forma. Dunque l’esame in pista è stato superato a pieni voti, sempre considerando che è il terreno più sfavorevole a questa tipologia di mezzi, questo vuol dire che i tecnici della Gilera erano e sono consapevoli dell’ottimo lavoro svolto.
I prezzi? 2.499 euro l’SP, 2.649 il PJ e 3.449 il VX.
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