Sherco Enduro SE-R e SEF-R 300 2017. L’alternativa che vince
Fabrizio Azzalin, manager del Team Azzalin, nel 2016 ha fatto due centri clamorosi. Ha guidato alla vittoria il minotauro tasmano Matthew Phillips nella classe E2 e nella neonata EnduroGP. Si è trattato di un successo eclatante e perentorio, se pensiamo che Matt (alto 178 cm per circa 100 kg di peso) ha corso con una piccola 300 4t praticamente di serie contro la stragrande maggioranza di 450.
Tanto ci è bastato ad accendere la scintilla della curiosità: abbiamo chiamato Fabrizio e siamo corsi nella sede del team italiano, ad Albizzate, per vedere da vicino le nuove Sherco e per provarle nel campo di allenamento della squadra.
La nostra attenzione è caduta sulle versioni di 300 cc, sia a due che a quattro tempi. Le prime stanno vivendo una seconda giovinezza e sono in cima ai desideri degli appassionati. Le seconde si stanno rivelando le moto da battere nella agguerrita classe E2.
Entrambe sono interamente progettate e costruite a Nimes, in Francia. I motori hanno l’avviamento esclusivamente elettrico e sono realizzati in toto dal costruttore transalpino. I telai sono in acciaio e troviamo sospensioni fornite dalla WP. Quella posteriore ha il leveraggio irrobustito rispetto allo scorso anno. L’impianto frenante è dell’italiana Brembo. I motori dispongono di due mappe dedicate e la 300 a 2 tempi ha l’esclusiva della valvola elettronica sulle luci di scarico. Ricordiamo ai lettori che nel 2017 debutta sul mercato anche la versione SE-R 125, caratterizzata dalla stessa estetica accattivante e moderna delle versioni 300. Dispone anche lei di avviamento elettrico e di valvola elettronica sullo scarico.
L'estetica 2017 è molto moderna e segue la moda attuale, che vuole serbatoi chiari (per vedere il livello del carburante) e convogliatori dell'aria minimal. Il prezzo di acquisto è alto, ma allineato alla migliore concorrenza.
Sherco SE-R 300 2t. Com’è fatta e come va
9.020 euro
Nel 2017 la trecento due tempi si presenta con un’estetica tutta nuova e un serbatoio maggiorato a 11 litri di capienza. Il link posteriore è rinforzato con perni da 14 mm. Il motore monocilindrico Sherco è ottimizzato a livello di valvola elettronica di scarico. Ha l’avviamento solo elettrico. La marmitta è fornita dalla FMF e il telaio è stato rinforzato rispetto allo scorso anno. Il motore dispone di due mappature.
La Sherco SE-R ospita comodamente anche i piloti più alti. La spugna della sella è bella dura e anche le sospensioni mostrano un setting di base sostenuto, adatto alla pista da cross del nostro test. Il motore è molto pronto all’avviamento e raggiunge in pochissimo tempo la temperatura d’esercizio corretta, con una ridotta fumosità dallo scarico. L’erogazione è lineare, ma quando il 300 entra in coppia sprigiona una forza che può mettere in imbarazzo i meno allenati. La potenza massima è infatti al livello di KTM e Husqvarna, e superiore a Beta. Nel fango o in mulattiera è preferibile utilizzare le marce lunghe, dato che con la terza si fa praticamente tutto. La seconda marcia regala scariche di adrenalina notevoli, ma penalizza il riscontro cronometrico. Le sospensioni WP sono sì rigide nella taratura, ma dotate di una buona scorrevolezza. Nulla da dire anche sui freni Brembo. Durante il nostro test ci è piaciuto molto anche il telaio in acciaio rivisto e irrobustito. Dà la giusta maneggevolezza, pur senza eccellere sotto questa voce, ma è soprattutto stabile e preciso sul veloce.
Sherco SEF-R 300 4t. Com’è fatta e come va
9.790 euro
Fabrizio Azzalin va preso sul serio, quando ci spiega che Phillips con questa moto – dotata solo di sospensioni ufficiali – ci ha vinto il mondiale. Noi lo ascoltiamo un po’ increduli, perché sappiamo che contrastare i cavalli dei 450 della E2 con un piccolo 300 è roba da X-Men. Ma troveremo presto una risposta nelle extra-doti di questo incredibile motore francese.
La 300 4 tempi è stata rivista nel 2017 in modo significativo a livello estetico. Codino snello e plastiche inedite sono condivise col modello a miscela. Il serbatoio è maggiorato rispetto allo scorso anno di un litro (ora la capienza è di circa 10 litri). Come nel caso del motore 2 tempi, anche il 300 4 tempi è realizzato interamente a Nimes. La ciclistica è più robusta grazie al telaio irrobustito e al leveraggio con perni maggiorati. Il motore non riceve modifiche rispetto al 2016. L’avviamento è anche in questo caso solo elettrico e abbiamo due mappature. La frizione è idraulica Brembo su tutta la gamma.
“La prendi e vai”: facciamo nostra la frase di Fabrizio per descrivere la SEF-R 300 4t, che è stata sicuramente la grande sorpresa del nostro test. La ciclistica ricalca grosso modo quella della 300 2 tempi. Il telaio punta sulla stabilità e sul rigore direzionale; rispetto alla due tempi c’è ovviamente una maggiore inerzia in frenata e nello stretto, dovuta alle diverse masse in movimento del motore. La maneggevolezza resta comunque positiva. Le sospensioni scorrono bene e hanno già di serie un setting sostenuto, dedicato ai piloti veloci. I freni sono modulabili e molto potenti.
Ma a stupire è il motore 300. È prontissimo all’avviamento e ha una pienezza sotto che pare quasi miracolosa vista la cilindrata. Esce dai tornanti più stretti anche in terza senza un vuoto o un mancamento. Ai medi dispone già di tanti cavalli, ma basta insistere con la marcia per scoprire una potenza massima ragguardevole. Il mono francese è un motore completo e appagante; soddisfa l’appassionato dei giri in compagnia, che cerca un’erogazione facile ed elettrica, ma entusiasma anche chi corre e vuole un motore 4 tempi reattivo e potente, che non metta mai in difficoltà. Il suo funzionamento resta ineccepibile anche nel sottobosco viscido e bagnato, dove la trazione non manca mai proprio in virtù dell’ottima spinta ai bassi. Entrambe le 300 hanno la rapportatura del cambio adatta all'enduro, con una prima marcia corta e con le ultime due distese, godibili anche nei trasferimenti su asfalto.
Difetti? Le nuove Sherco sono belle, sia da guardare che da usare. E si fanno pagare care. Siamo al livello della migliore concorrenza europea, ma non c’è da stupirsi troppo. Le prestazioni sono ai vertici, come dimostrano i risultati della stagione 2016.
Sempre grande Perfetto!!!!