SWM Superdual T. La carica delle dual sport
La SWM rinasce sulle ceneri dello stabilimento di Biandronno (Varese) che già ospitò le Husqvarna dell'era Castiglioni prima e BMW poi. La proprietà è cinese, ma la fabbrica e i lavoratori sono 100% Made in Italy, quindi ben vengano i fondi di Shineray Group, che hanno dato nuova linfa al marchio SWM e al polo produttivo lombardo.
La SWM è impegnata in una grande opera di rilancio, che la vede protagonista su più fronti. Ci sono infatti le nuovissime 125 4 tempi (Enduro e Supermoto), di cui leggerete presto la nostra prova. Vi anticipiamo che motore e cambio sono forse i migliori di questo segmento. C'è poi la linea classica, che offre tre modelli (Gran Milano, Gran Turismo e Silver Vase). Non mancano le mono di indole corsaiola, dedicate sia all'Enduro (300 e 500 le cilindrate) e che al Supermotard (SM500R).
E finiamo ora con l'oggetto della nostra prova, l'enduro stradale Superdual T, che deriva dalla RS650R. A breve arriverà sul mercato anche la Superdual X, che si differenzia per avere i cerchi da 21 e 18" al posto della coppia 19 e 17 della T.
Com'è fatta
La SWM Superdual T nel telaio e nel motore si richiama evidentemente alle Husqvarna TE 610 di qualche anno fa. Il primo è infatti un robusto monotrave in acciaio con telaietto posteriore in alluminio. Di questo materiale è anche il forcellone. Il motore è un monocilindrico di 600 cc, doppio albero con 4 valvole, con alimentazione a iniezione elettronica della Mikuni, catalizzato ed Euro 4.
Ha 54,5 cv a 7.500 giri, ma esiste anche la versione depotenziata per le patenti A2. Dispone di 6 marce e ha la frizione a comando idraulico. Il serbatoio è in acciaio e contiene 18 litri.
Le sospensioni sono regolabili. Davanti troviamo una forcella Fast Ace (marchio asiatico poco conosciuto in Italia) da 45 mm con 210 mm di escursione. Dietro c'è un mono Sachs con ben 270 mm di escursione. L'impianto frenante è dotato di ABS disinseribile e impiega pinze Brembo che attaccano dischi Braking da 300 mm all'anteriore e 220 al posteriore. I cerchi sono a raggi con camera d'aria e ospitano gomme Tourance Next 110/80-19 e 140/80-17. Il peso a secco è di 169 kg.
La SWM Superdual T costa 7.490 euro, che diventano 8.200 nella versione GT con faretti e borse. Le finiture sono nel complesso discrete. La strumentazione è sin troppo semplice e c'è qualche cavo a vista qua e là; in compenso la dotazione è valida e comprende i paramani, il cupolino alto e le barre paramotore.
La nostra prova
La Superdual vuole rendere mansueta la sportiva endurona RS650R da cui deriva. E ci riesce. La posizione in sella è comoda, grazie alla sella bene imbottita (distante 89 cm da terra) e al cupolino che ripara discretamente dall'aria. La sella un po' infossata non dà troppa libertà di movimento ai piloti sopra il metro e ottanta, mentre il passeggero è ben ospitato, grazie a pedane basse e pratiche maniglie posteriori. Il big mono sopra i 6.000 vibra un po', ma è inutile spingersi così su, perché il meglio di questo motore è concentrato tra i 3 e i 6.000 appunto. C'è un sensibile effetto chiudi-apri sul comando del gas, che invita ad agire con polso fermo per attenuare il fenomeno. Il bialbero non è prontissimo nell'avviamento, ma poi si fa apprezzare con una bella erogazione piena e gentile. Manca la castagna ai medi dei vecchi mono a carburatore e di questo dobbiamo probabilmente ringraziare (ironicamente) l'Euro 4. In compenso il rumore di scarico è molto piacevole e l'andatura della SWM Superdual T resta brillante anche sui percorsi misti. Il peso infatti non si avverte e la moto varesina è immediata nel chiudere anche i tornanti più stretti. Ci è piaciuta la frenata Brembo, non tanto per la potenza (nella media), quanto per la facile modulabilità. Le sospensioni vantano una forcella dalla taratura quasi sportiva, che affonda poco, e un mono che invece si mostra leggermente sfrenato sui dossi (ma si può agire sulle regolazioni).
La SWM Superdual T - l'avrete capito - bada al sodo: prestazioni nella media, confort anche per due e tanta praticità d'uso per conquistare chi in viaggio non cerca potenze ed elettronica da Space Shuttle.
Pregi
Guida facile e poco impegnativa | Dotazione standard | Prezzo
Difetti
Vibrazioni | Posizione in sella per i più alti
Abbiamo usato
Casco X-lite X551GT
Giacca Tucano Urbano Multitask
Jeans Tucano Urbano
Guanti Tucano Urbano
Scarpe TCX
Certo, un motore stradale ha una diversa manutenzione e diversi costi. Però dipende molto dai Km percorsi in un anno: gli intervalli son sia chilometrici che temporali.
Quando ci sarà una prova approfondita? magari un confronto tra la t, la x e la cugina ajp pr7?