SYM Maxsym 400 TEST: il GT si rinnova
Anche il Maxsym 400 approfitta dell'aggiornamento all'euro 5 per rifarsi completamente il look: abbandona le forme paciose da GT per avvicinarsi al concetto di sport GT, grazie a linee più tese e moderne, che ricordano quelle del fratello maggiore, il bicilindrico TL.
I fari full LED a tre elementi davanti e dal bel design singolare dietro, i dettagli molto più curati e la nuova strumentazione completano la dotazione estetica di questo 400, che entra a gamba tesa sul mercato pronto a infastidire anche i marchi più blasonati.
Andando a scavare più sotto pelle troviamo anche un nuovo telaio, che registra un calo di peso del 18,5% rispetto alla versione precedente e che consente un notevole risparmio generale: pur non brillando per snellezza, anche rispetto alla concorrenza, l'ago della bilancia scende di ben 19 chili - sono tantissimi - e si ferma a 215 in ordine di marcia.
Non un peso piuma, ma come sempre un buon bilanciamento dei pesi fa sì che durante la guida non si avvertano.
Meno pratiche invece le manovre di parcheggio o a bassa velocità: la sella alta (80 centimetri) con seduta e pedana molto larghe non consentono a tutte le altezze di appoggiare saldamente i piedi a terra.
E questo risulta l'unico difetto non difetto (perché assolutamente soggettivo, 165 centimetri chi scrive) riscontrato sul Maxsym.
Presenti sia il cavalletto laterale che quello centrale, semplicissimo da azionare anche per i meno forzuti.
Ottima la dotazione per quanto riguarda le sospensioni, con una bella forcella telescopica con steli da 41 millimetri e un doppio ammortizzatore regolabile su 5 posizioni.
"Da grande" anche l'impianto frenante, ovviamente dotato di ABS, che si avvale di due dischi a margherita da 275 millimetri all'anteriore, con pinza radiale a quattro pistoncini e un disco singolo al posteriore con pinza a un pistoncino.
I cerchi in alluminio da 15 e 14 pollici calzano gomme dalle misure generose: 120/70 e 160/60.
Importanti da segnalare sul Maxsym 400: l'arrivo della smart-key e la grande capacità di carico data da un ampissimo sottosella, ben organizzato e con luce di cortesia, che può contenere due caschi.
Nel retroscudo due vani (uno con presa USB) consentono di trovare spazio per tutti gli oggetti di uso quotidiano.
Di grandi dimensioni anche il serbatoio, nascosto nel tunnel centrale, che può contenere 13 litri di carburante e assicurare quindi - grazie ai bassi consumi - lunghe percorrenze tra un pieno e l'altro, con ben oltre 300 chilometri di autonomia.
Ed eccoci al cuore del nuovo Maxsym 400, che diventa euro 5 mantenendo - anzi migliorando - tutte le sue caratteristiche: è un monocilindrico da 399 cc raffreddato a liquido, con una potenza di 34 cavalli a a 6750 giri e una coppia massima di 39,5 Nm a 5250 giri.
Le prestazioni ai bassi regimi, rispetto al modello precedente, sono incrementate del 9,2%, così come in generale il rapporto peso/potenza dello scooter.
Il consumo è tenuto a bada (anche) dal nuovo albero a camme, ridisegnato per ridurre l'usura e l'attrito delle parti meccaniche e per migliorare le prestazioni di cui sopra.
Prestazioni che si apprezzano da subito, al primo ruotare della manopola del gas. Il Maxsym 400 è sì confortevole, comodo anche in due e con quell'aria da scooterone tranquillo, ma sotto sotto nasconde un bel caratterino.
I cavalli rispondono tutti subito più che volentieri, scattanti ma con una bella erogazione fluida che non molla mai, fino al limite dell'allungo, e un variatore CVT che lavora senza strappi o irregolarità.
A tenere a bada il tutto, quando necessario, c'è il controllo di trazione, disinseribile tramite un pulsante giallo posto sul lato sinistro del manubrio.
E' tutto sotto controllo e tutto al posto giusto, sul ponte di comando del Maxsym, dove troviamo anche una strumentazione leggibile e completa, con due quadranti analogici per velocità e contagiri e un display digitale centrale con tutte le info utili.
A tanta esuberanza del motore risponde egregiamente l'impianto frenante, modulabile sì, ma più improntato sulla grintosità.
Davvero un bel mordente, con l'ABS che entra solo se e quando serve.
Bene anche le sospensioni, con la forcella che lavora alla grande e una buona risposta anche del doppio ammortizzatore posteriore, non secco come spesso accade su scooter di questo tipo, ma pur sempre "da tarare" tramite le regolazioni dedicate, per trovare la quadra personale.
Completamente assenti le vibrazioni, anche nei trasferimenti autostradali, dove basta alzare il parabrezza (il sistema è meccanico, si alza manualmente) che protegge busto e testa pur restando sempre sotto la linea degli occhi di chi guida.
Sui tratti veloci il Maxsym non perde stabilità e trasmette sempre una grande sicurezza, così come nei tratti di ampie curve veloci, dove non disdegna di regalarci anche un po' di divertimento, forte del nuovo telaio che non si tira indietro.
In città non è - ovviamente - agile e leggero come un ruota alta di piccola cilindrata, ma se abitate fuori porta e per arrivare al lavoro dovete percorrere tratti extra-urbani, si rivela la scelta più azzeccata, perché veloce, stabile e con un'ottima protezione aerodinamica e capacità di carico, oltre ai bassi consumi.
C'è proprio tutto sul Maxsym 400: una dotazione completa, dettagli curati e tanta sostanza.
Il prezzo, in linea con la concorrenza, è di 6.699 euro, e lo scooter è in arrivo nelle concessionarie proprio in questi giorni in quattro colorazioni: grigio nuvola, blu opaco, antracite opaco e bianco.
Maggiori informazioni
Scooter: SYM Maxsym 400 ABS Euro 5
Meteo: Sole, 15° C
Location: Arona, Lago Maggiore
Tester: 1,65 cm
Abbiamo indossato
Casco: HJC i90
Giacca e guanti: Ixon
Jeans: Alpinestars Stella Angeles
Scarpe: MomoDesign Firegun 3 WP Woman