Test Sepang

Dall'Igna, Ducati: “Confermate l’80% delle previsioni”

- Il direttore generale di Ducati Corse fa il punto della situazione dopo il debutto della GP15. «Inevitabilmente 500 km non bastano per trovare la messa a punto ideale, ma sono fiducioso» Gli avversari dicono che va forte e Valentino Rossi tuona: «Hanno troppi vantaggi regolamentari» | G.Zamagni
Dall'Igna, Ducati: “Confermate l’80% delle previsioni”

SEPANG – L’euforia del primo giorno si è trasformata in “semplice” soddisfazione: stiamo comunque parlando di un risultato ampiamente favorevole. Ovviamente non mancano i punti negativi: quello più importante è che la GP15 si muove più del dovuto in frenata e questo ha penalizzato soprattutto Andrea Dovizioso, mentre Andrea Iannone si è trovato più a suo agio. Gli aspetti positivi sono comunque maggiori: «la moto adesso finalmente torna (gira, NDA)» per dirla con le parole di Dovizioso, «E’ molto maneggevole» per dirla con Iannone, «il potenziale è sicuramente superiore a quello della GP14» per dirla con gli uomini di Borgo Panigale.

Valentino Rossi, che ha avuto modo di fare qualche giro dietro alla GP15, dice che la moto è già competitiva, tanto da criticare i vantaggi regolamentari a favore della Ducati. Il cronometro conferma che l’inizio è stato certamente promettente, con un passo gara interessante (anche se non eccezionale), come conferma la mezza simulazione dell’ultimo giorno di Iannone: 2’00”384, 2’00”599, 2’02”442 (in questo giro Andrea ha trovato un pilota che lo ha rallentato), 2’01”024, 2’00”881, 2’01”678, 2’02”290, 2’01”924, 2’01”501, 2’01”899, 2’01”506, 2’01”717.

Cosa ne pensa l’ingegnere Gigi Dall’Igna? Ecco la sua analisi.

«Abbiamo raggiunto l’obiettivo di una messa a punto della GP15 già a livello della GP14.3? Diciamo così e così. Sicuramente abbiamo trovato un buon set up con Iannone, mentre con Dovizioso dobbiamo lavorare di più per risolvere i problemi in frenata. In sintesi posso dire di essere contento, ma non totalmente contento».

I piloti dicono che adesso la Ducati finalmente gira: cosa ha determinato questo cambiamento? la distribuzione dei pesi, il telaio, il motore?

«Impossibile indicare un solo aspetto che ha portato la moto a girare. Con la GP15 siamo partiti utilizzando lo stesso bilanciamento della 14.3, ma abbiamo finito in modo differente».

E’ andato tutto secondo le aspettative?

«Abbiamo riscontrato piccoli problemi che non ci aspettavamo ma è normale che ciò avvenga: la moto è completamente nuova e differente, non puoi prevedere tutto. Diciamo però che i commenti dei piloti hanno confermato l’80% delle nostre previsioni, mentre il 20% è ancora tutto da capire e scoprire. Dobbiamo ancora trovare la migliore configurazione della GP15».

Dovizioso ha trovato la GP15 molto migliore per maneggevolezza, ma con qualche limite in staccata
Dovizioso ha trovato la GP15 molto migliore per maneggevolezza, ma con qualche limite in staccata

Lunedì, dopo il primo giorno di test, avevi detto che sarebbero stati i piloti a decidere se correre in Qatar con la 14.3 o con la 15. Adesso puoi dire con certezza quale moto useranno?

«Non spetta a me questa decisione: come ho detto – e come ho sempre fatto – saranno loro a scegliere la soluzione tecnica che ritengono migliore. Un test per decidere è troppo poco, dobbiamo fare più chilometri. Per il momento siamo contenti, ma in Qatar dovremo fare altre prove comparative tra la 14.3 e la 15, poi prenderemo una decisione».

Quali sono gli aspetti positivi e negativi della GP15?

«La GP15 è sicuramente migliorata nelle chicane, in maneggevolezza, nella velocità in curva, ma non siamo a posto nella parte finale delle frenata. In staccata abbiamo peggiorato rispetto alla 14.3: credo che con il setting si possa fare un passo in avanti importante, anche se non posso avere la certezza assoluta. Con Iannone abbiamo trovato una base abbastanza soddisfacente: Andrea ha fatto un buon tempo ed è stato costante. Dovizioso, invece, fa della frenata il suo punto forte: peggiorare questo aspetto può essere un problema, dobbiamo riuscire a ridargli fiducia sull’anteriore».

Ritieni che debbano essere fatte modifiche importanti, tipo costruire qualcosa di nuovo?

«No, direi di no: la moto è molto giovane, in 500 chilometri non puoi trovare la messa a punto ideale. Come sempre, è tutto un compromesso: se guadagni qualcosa da una parte la perdi dall’altra, ma sono fiducioso che troveremo anche per Dovizioso un compromesso migliore in frenata».

Con che stato d’animo torni a casa?

«Sereno, perché abbiamo raccolto dati interessanti, tutti da confermare a casa con le simulazioni. Adesso si inizia un lavoro che porterà ad altri risultati».

  • Andrea.Turconi
    Andrea.Turconi, Rho (MI)

    GND

    Questo regolamento, che anch' io non amo, è utile a ridare la possibilità di sviluppo alle case che sono rimaste in dietro o penalizzate da regole mirate a mantenere se non aumentare il gap di mamma Honda e zia Yamaha rispetto a tutte le altre (almeno quelle che non hanno mollato).
    Contro Ducati sono state molte le regole che la hanno penalizzata una su tutte l' alesaggio fisso, che di fatto ha azzerato il vantaggio di motore che aveva, il limite poi ai test non è utile a mantenere i costi ma a mantenere lo status quo.
    Non amo i due regolamenti Open e Factory anzi 3 perchè per Ducati c' è un regolamento che è una vera e propria presa in giro orchestrata da Honda-Yamaha-Dorna, ma se non si fa cosi' vedresti un campionato monomarca di piloti spagnoli.
  • motobradipo
    motobradipo, Palermo (PA)

    faccio un po di complottismo e fantamotogp

    è il 2007, Preziosi progetta una moto vincente, le condizioni favorevoli, il pilota eccezionale..la Ducati vince il mondiale.
    L'euforia è alle stelle, la Ducati pensa giustamente di aver intrapreso un percorso diverso dalle jap, un percorso unico e vincente...tutto questo porta a pensare che sia quella la strada da proseguire, e Preziosi ha le idee ben chiare. Anno 2008, 2009...la Ducati lotta ed è protagonista ma qualcosa non è come prima, vuoi per manovre politiche vuoi epr altri fattori il mondiale non si rivince, in Ducati comunciano a serpeggiare dubbi sulal validità della filosofia tecnica, qualcuno mette in discussione Preziosi ma lui ha troppo prestigi e carisima per poter essere indotto al cambiamento, si proseguo sulla strada da lui tracciata ma le cose non funzionano, l'unico che può svincolarsi e Stoner...Preziosi è un uomo ducati nel profondo, non si può mettere in discussione, Stonere lo capisce sa che nulal cambaierà e decide di andare via, a Ducati sta bene anche perchè a qualcuno viene in mente un'idea...per mettere in discussione Preziosi ci vuole un con un calibro superiore al suo ...per esempio Rossi1 detto fatto Vale va in Ducati, cominciano i problemi e lui spinge per il cambiamento, il cambiamento è lungo, sofferto ma necessario, Preziosi adesso è all'angolo, non ha pià la libertà di un tempo i risultati gli sono contro e va via,, va via pure Vale ma ormai la cosa importante è avvenuta..finisce non l'era rossi ma l'era PReziosi, passano altri anni sofferit ma forse adesso si vede la luce....di certo di doveva cambiare per andare avanti....Tifo Rossi, la ducati mi piace, stimo Preziosi...ho solo lavorato un po di fantasia...
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