Enduro GP di Francia. Holcombe e Beta Mondiali E3
Cahors, 10 Settembre. Steve Holcombe, pilota ufficiale Beta, è il Campione del Mondo 2016 della classe E3, quella delle “grosse” cilindrate, per intenderci. Il titolo è arrivato con una giornata di anticipo sulla chiusura del Mondiale, per un trionfo in parte annunciato ma, come sempre nell’Enduro, mai scontato e molto combattuto. Per Beta, e per la squadra capitanata da Fabrizio Dini, è il trionfo che mette il sigillo di qualità una stagione stupenda e a un percorso di scelte, tecniche e sportive, vincenti.
La dimostrazione che non esageriamo è nella marcia di avvicinamento all’ultimo Gran Premio della stagione, che ha portato al GP di Francia il duello e lo show, comunque vincenti, dei piloti impegnati dalla fabbrica toscana nella ex classe regina, ma erano altri tempi, dell’Enduro. Alle spalle del leader della generale provvisoria, a diciassette lunghezze da Holcombe, c’era infatti Johnny Aubert, due volte Campione del Mondo e co-protagonista del rilancio Mondiale di Beta nell’Enduro. La giornata inaugurale del Gran Premio si è conclusa, dunque, con la vittoria del nuovo campione del mondo, che ha battuto nell’ordine Manuel Monni e Aubert, cui va la piazza d’onore del Mondiale che conferma la superiorità del Marchio.
La “traiettoria” di Holcombe, 22 anni, primi passi nel motocross ma “figlio” del BEC, il campionato inglese di Enduro, è straordinaria. Addirittura fulminante da quando il giovane talento è entrato a far parte della squadra Beta per la stagione 2015. Terzo lo scorso anno nel Mondiale Junior, nel 2016 il fuoriclasse inglese ha rotto il ghiaccio vincendo la prova inaugurale del Mondiale, in Marocco, e da allora ha vinto undici giornate di gara sulle quindici sinora disputate, ovvero oltre due volte su tre. In testa sin dall’inizio del campionato Holcombe è ancora in corsa, ma con chance ridotte dopo lo “zero” della Grecia, anche per il titolo della nuova classe regina, la Enduro GP alias Assoluta.
Dopo le assegnazioni del Gran Premio d’Italia di Fabriano, la Enduro Junior a Giacomo Redondi e la Youth Cup al figlio d’arte Jack Edmondson, e l’attualissimo titolo di Holcombe, restano dunque aperte tutte le altre classi, non risolte dalla prima giornata del Gran Premio di Francia.
Piccolo, inquietante colpo di scena nella E1 di sabato. Tutti i piloti erano obbligati a “blindare” la propria moto in parco chiuso durante la notte, ma al mattino Nathan Watson non è riuscito ad aprire il lucchetto che chiudeva la sua in tempo per rispettare l’orario di partenza della tabella di marcia. Il pilota ufficiale KTM ha corso tutta la giornata sub judiuce, con cinque minuti di ritardo, ma al termine il thriller si è risolto con la “depenalizzazione” del reato, e il pilota è riuscito così a vincere la prima giornata di gara, davanti al campione del mondo in carica Remes, TM, e al redivivo (una lunghissima e tormentata stagione di infortuni) pilota del Team Yamaha Miglio, Jamie McCanney. La vittoria consente a Watson, mantenuto in gioco dal passo falso di Remes a Euskadi, di “erodere” tre dei 17 punti di ritardo, e di continuare a contendere al finlandese il titolo delle “piccole” cilindrate.
Discorso analogo anche per la E2, il cui Titolo Mondiale è un affare privato tra Matthew Phillips, Sherco, e Mathias Bellino, Husqvarna. Bellino, dopo un inizio di stagione entusiasmante, ha pagato le conseguenze di un lungo tunnel di incertezza nel corso della stagione, ma Phillips, in testa per tutto l’anno, si è fermato domenica a Fabriano, rimettendo in gioco l’avversario. Quarto dopo la prima giornata del GP di Francia l’australiano rende al francese, vincitore davanti a Robert e Larrieu, sette dei diciotto punti di vantaggio, ma ne conserva abbastanza da poter gestire il gran finale in casa del “nemico”.
Bellino ha vinto anche il sabato francese della EnduroGP, l’assoluta e nuova classe di riferimento del Mondiale, ma in questo caso il Pilota non ha chance rispetto all’avversario della E2, Phillips che, nonostante un quinto posto che la dice lunga sulla “strategia” del nuovo Diavolo della Tasmania, conserva intatte tutte le sue possibilità di aggiudicarsi il primo Titolo della Storia della nuova classe. L’avversario diretto della grande sfida, ancora una volta quello Steve Holcombe che oggi festeggia la vittoria della E3, ha fatto peggio di lui nella classifica relativa alla EGP.
Aggiungiamo, per concludere, anche il thriller di Laia Sanz, che sulla strada del 18° Mondiale ha incontrato una irriducibile Maria Franke, che l’ha battuta e che rinvia al filo di lana anche l’assegnazione del titolo della E Women, una volata a tre che include anche Jane Daniels.
Cahors è tutta in piedi. In via del tutto eccezionale per il sempre piovoso GP di Francia, è un week end estivo di luce e di caldo, e anche di polvere, i confronti decisivi sono ravvicinatissimi e gli scarti irrisori. Il Gran Premio è enorme e si gioca, proiezione perfetta del Mondiale che chiude, sul filo del rasoio, fino alla fine. Il Campionato del Mondo di Alain Blanchard è bello anche per questo.
Foto: Steve Holcombe Racing, Future7Media
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zuffo7101, Piacenza (PC)ed a confermare la bontà del 300 beta a due tempi anche e soprattutto il 36n aubert che precede il migliore italiano salvini nella enduro gp !!